Il Super Bowl 2022 è ormai alle porte e la cultura Hip-Hop freme nell’assistere a dodici minuti di potenza sonora e lirica su uno dei palchi più importanti del mondo: Dr Dre, Eminem, Kendrick Lamar, Snoop Dogg e Mary J Blige hanno già fatto la storia davanti a delle camere televisive e oggi vi presentiamo cinque performance che hanno lasciato il segno in ognuna delle loro carriere.
Le performance più iconiche dei protagonisti del Super Bowl 2022
Dr. Dre & Snoop Dogg – Coachella 2012
Probabilmente l’evento che più si avvicinerà alla qualità a cui assisteremo il prossimo 13 febbraio. Il Coachella 2012 faceva sentire Detox più vicino che mai. Dr. Dre insieme a Snoop Dogg ha elettrizzato il palco con una delle performance più iconiche della storia del festival. Come se non bastasse gli ospiti presenti fra cui Eminem, 50 Cent e Kendrick Lamar hanno contribuito a rendere il momento monumentale.
Se a tutto questo ci aggiungiamo un emozionante tributo a Nate Dogg e il già mitico ologramma di 2Pac, possiamo di certo dire che questa è stata una delle performance più uniche e leggendarie dell’era moderna.
Eminem – MTV VMAs 2000
Eminem e Kendrick Lamar sono probabilmente gli artisti che più hanno preso a cuore la qualità dei loro spettacoli televisivi. Difficilissimo scegliere una singola performance di Slim Shady da incorniciare, dalle più vecchie come Forgot About Dre cantata sul palco dei BET Awards con gli N.W.A. alle più recenti come Rap God privo di playback agli YouTube Awards, Eminem ha sempre dato grande spettacolo e grande Rap sullo schermo d’argento. Ciò che rende unici gli MTV VMAs del 2000 però è il momento, la realizzazione agli occhi del mondo che Marshall Mathers faceva sul serio.
Se The Slim Shady LP era già un successo planetario e The Marshall Mathers LP stava per superare OGNI record, il pubblico voleva ora assistere alla STAR. Innumerevoli cloni biondi vestiti come il nemico pubblico numero 1 marciavano su Times Square fino ad un palco dove Em in compagnia di Proof cambiava violentemente mood con The Way I Am mostrando a tutti che era lì per rimanerci.
Snoop Dogg – MTV VMAs 1994
Difficile oggi immaginare Uncle Snoop implicato in gravissime accuse legali ma gli anni 90s erano tutta un’altra storia. Snoop Dogg era il futuro del genere, il protegé di Dre e la faccia della label più importante del momento. Dopo il vertiginoso successo del leggendario Doggystyle, Snoop venne coinvolto a causa di alcune tossiche associazioni in un processo per omicidio da cui inizialmente non vedeva via d’uscita. La vita che imita l’arte per eccellenza, dato che Murder Was The Case venne registrata nella sua versione originale ben prima di tutto questo.
Risolti i problemi legali, Snoop scelse proprio questa canzone da presentare sul palco dei VMAs, mostrando al mondo la capacità del Rap di poter esorcizzare qualsiasi tipo di sentimento o situazione. Una spettacolare e oscura performance che ricorda una delle carriere più longeve di sempre e che non vediamo l’ora di ammirare al Super Bowl 2022.
Kendrick Lamar – Grammy Awards 2018
Kendrick Lamar arriva dopo tutte le carriere descritte in questo post. Da studente di tutti questi momenti iconici, K. Dot ha preso coscienza del potere che l’arte può avere a prescindere dalla situazione in cui viene espressa. Le sue performance alle varie edizioni dei Grammy, VMAs, Talk Show vari hanno scritto la storia della sua carriera tanto quanto i suoi progetti. I Grammy Awards 2018 sono forse la chiusura di un capitolo nella vita di Kendrick che ancora oggi risulta sigillato.
Presentato e narrato da Dave Chappelle e accompagnato da un gruppo di incredibili ballerini, Kendrick metteva in rima e energia ogni oscuro cancro che affligge la società moderna. Accompagnato unicamente dalla voce di Bono, Kendrick era una star che stava cambiando il corso della storia già da anni ma quella notte mostrò di poter superare anche il suo più grande avversario, sé stesso.
Mary J. Blige – BET Awards 2019
Prepare the stage for the Queen annunciava Puff Daddy durante l’iconico tributo ai BET Awards del 2019. Dal classico My Life ad oggi ne sono passati di anni ma la voce di Mary J. Blige non fa che ricordarci ogni volta perchè il termine Regina sia il più appropriato quando si parla o scrive di lei.
In un lungo medley di singoli e brani storici, Mary J. Blige ricordava a tutti del suo contributo non solo alla black music ma alla figura della donna nell’industria musicale, una musa per tantissimi e un ispirazione per tutti.