Young Thug attraverso Slime Language 2 e la sua Deluxe Edition, uscita solo una settimana dopo, è riuscito a creare un raduno di artisti di tutta la scena trap/hip-hop americana.
Young Thug con Slime Language 2 Deluxe Edition ha chiamato a raccolta tutti gli artisti più quotati del momento
C’era un epoca in cui i featuring nei dischi rap erano basati quasi solo esclusivamente sulla stima reciproca tra gli artisti. Probabilmente erano anche periodi di faide più accese, per questo era inconcepibile vedere certi nomi sui dischi di altri, a prescindere dalle logiche di mercato.
Ora questa cosa è cambiata. Il primo punto anche nella creazione di un disco è vendere. Per aumentare il bacino di utenza, i rapper, nello specifico Young Thug ricorrono all’uso dei featuring. Lo scopo della musica d’altronde è intrattenere. Young Thug semplicemente dà al pubblico quello che il pubblico vuole.
Per queste ragioni, nel suo ultimo mixtape (se così si può chiamare…) e soprattutto nella sua Deluxe Edition ha chiamato in supporto tutti i rapper più quotati del momento. Tutti quelli in grado di sfornare platini ad ogni pubblicazione.
Nel disco troviamo infatti oltre al socio Gunna (presente in quasi tutte le tracce), Da Baby, Don Toliver, NAV, Jim Jones, Future, Travis Scott, Drake, Lil Baby, Lil Uzi Vert, Big Sean, Skepta e Kid Cudi. Facciamo notare come questo sia una lista parziale, citando solo i nomi più grossi presenti.
Probabilmente, facendo un calcolo ad occhio, Slime Language 2 Deluxe potrebbe avere il primato di avere il maggior numero di artisti “platinati” al suo interno. Nessuno ha mai avuto l’ardore di inserire nel proprio così tanti ospiti di spessore, ad eccezione di Dj Khaled (e qualche altro producer album). Il rischio di queste operazioni, è che gli artisti principali vengano quasi surclassati dagli ospiti, rischiando di sfigurare. Ed è un po’ il risultato di questo disco.
Per fare una metafora culinaria, potremmo dire che per fare un buon piatto sono necessari ingredienti di qualità, ma che tanti ingredienti di qualità non per forza rendono un buon piatto. Lo chef, in questo caso Thugger, avrebbe dovuto metterci un po’ più del suo, affinché il disco possa essere inserito nell’elenco dei “Classici”. Avrebbe avuto le carte in regola per farcela, ma sinceramente, dopo 75 minuti di ascolto di Slime Language 2, sfido chiunque a valutarlo un capolavoro.
Con questo, non bisogna negare che siano presenti diverse hit – portate anche su TikTok con la Ski Challenge – e tracce molto ben riuscite. Semplicemente sono troppo diluite da brani filler, di cui onestamente l’ascoltatore medio avrebbe fatto a meno volentieri.
Altro merito da riconoscere a Young Thung è sicuramente quello di sapersi muovere bene nella scena e avere buoni rapporti con tantissimi rapper (pure con Lil Wayne pare, recentemente…). Con questo disco è riuscito ad accostare mostri sacri del calibro di Drake o Travis Scott a giovani rapper della cantera di Young Thug, di cui probabilmente presto sentiremo parlare. Infatti il mixtape è creditato non come disco solista di Thugger, bensì come disco dell’intera crew YSL (Young Stoner Life).
Avere così tanti ospiti da gestire non è di sicuro cosa facile. Un altro pregio di Young Thug è stato quello di adeguarsi al mood degli artisti ospitati in ogni brano. Questo ha sicuramente messo a proprio agio gli ospiti e mostrato la versatilità del rapper di Atlanta. Basti ascoltare il brano con Jim Jones per averne un esempio lampante. Ma lo stesso discorso vale per i brani con Kid Cudi, Travis Scott e Drake. Indiscrezioni, dicono addirittura che il brano Solid con Drake fosse stato infatti pensato per Certified Lover Boy, il prossimo disco del rapper di Toronto.
Per avere una fotografia della scena trap del 2021 potete ascoltare il disco, di cui trovate il link qua sotto!