Un anno incredibile anche questo per il rap made in America, tra dischi attesi a lungo, pubblicazioni a sorpresa e tante, tante, barre: riviviamo assieme questo 2021 con la nostra personale classifica.
I 10 migliori dischi rap pubblicati in America nel 2021 seconda la redazione di Rapologia
Anche questa volta è stato difficile lasciare fuori alcuni progetti molto validi, ma siamo più che orgogliosi di questa nostra selezione.
Dieci album frutto di una semplice votazione interna e condivisa con voi per poter rivivere in un colpo solo il meglio che la scena statunitense è riuscita a donarci in questo secondo anno di pandemia.
Ci sono state uscite rispettate, attese ancora non diventate realtà, annunci importanti, Verzuz Battle memorabili e dissing che hanno contribuito ancora una volta a fare la storia del genere.
Consapevoli di avere lasciato fuori progetti degni di nota – vedi sezione Menzioni in calce all’articolo – vi lasciamo ai 10 migliori dischi rap pubblicati in America nel 2021 seconda la redazione di Rapologia, messi in semplice ordine alfabetico
Baby Keem – The Melodic Blue
The Melodic Blue di Baby Keem è di diritto uno dei debutti più interessanti degli ultimi anni. Il giovane rapper californiano ha, infatti, saputo creare un prodotto moderno, che – pur rifacendosi alle sonorità contemporanee – assume una veste sperimentale. Il contenuto non ci permette di avere una visione completa della persona nascosta dietro l’artista, ma alimenta al contempo l’aura di mistero che lo ha sempre accompagnato. Questo progetto conferma il talento del giovane artista classe 2000, che sarà capace di costruire per sé una nomea al di là del supporto affettivo ed artistico del cugino Kendrick Lamar.
Brani consigliati: Issues, South Africa, Family Ties
Benny The Butcher, Harry Fraud – The Plugs I Met 2
Uno degli artisti più sottovalutati della scena, nel corso del 2021 ha deciso di mettere la propria firma con un progetto incredibile, destinato a diventare una pietra miliare per il futuro. Nel 2020 era stato pubblicato il disco ufficiale Burden Of Proof, interamente prodotto da Hit-Boy. Un album sicuramente di altissimo livello, ma che forse non aveva mostrato il lato migliore di Benny The Butcher, così come neanche le migliori produzioni della carriera di Hit-Boy. Nel corso del 2021 il rapper di Griselda ha deciso di rifarsi, questa volta coadiuvato da Harry Fraud alle produzioni. The Butcher in questo 2021 è parso essere veramente in forma e ha mostrato di rendere meglio sulle super produzioni di Harry, senza voler togliere nulla al multiplatino Hit-Boy. Nota di merito per le due bonus track pubblicate dopo la release del progetto: Thanksgiving e Sink, probabilmente sono due tra le migliori tracce mai realizzate dalla coppia Benny The Butcher e Harry Fraud.
Brani consigliati: Plug Talk, No Instructions, Longevity
Kanye West – DONDA
Donda di Kanye West è un lavoro monumentale, for the ages come direbbero da quelle parti. Ancora capita di imbattersi in pareri contrastanti al riguardo, soprattutto di chi non ha apprezzato l’ormai consolidata deriva gospel di molti suoi brani o le eccessive paturnie presenti nei testi che raccontano le debolezze dell’autore. Kanye West però non è mai stato convenzionale in questo, con una discografia che ha regalato di più sempre sul lungo che sul breve periodo. Il disco dedicato alla madre è una luce nel buio, un disco ispirato, pieno di idee ben realizzate e forte di un concept che come pochi altri lavori riesce a rendere onore alla dimensione dell’artista. Promosso a pieni voti.
Brani consigliati: Off The Grid, Hurricane, Keep My Spirit Alive
Kota the Friend, Statik Selektah – To Kill A Sunrise
Una delle dimostrazioni più eclatanti dell’evoluzione del boom bap arriva dall’ultimo album di Statik Selektah e Kota the Friend, To Kill a Sunrise, con produzioni aggiornate che mettono in risalto l’evoluzione del concetto di sample negli ultimi 20 anni. L’approccio decisamente classico di Kota, soprattutto in termini di flow, strizza l’occhio ai classici dell’hip hop newyorkese, punto di riferimento assoluto per il rapper di Brooklyn. Statik conferma l’ottimo periodo di forma, culminato con l’uscita di The Balancing Act. La scelta del produttore statunitense rimane sempre quella di scovare ed esaltare i nuovi talenti della scena, sfornando produzioni sempre al passo con i tempi non perdendo mai di vista la visione che l’ha contraddistinto per tutta la carriera. Un progetto sottovalutato all’interno del mainstream ma senza ombra dubbio uno dei più validi, soprattutto per gli amanti dello stile predominante nei 90s.
Brani consigliati: The Cold, Hate, Sunrise
J. Cole – The Off Season
Ogni secondo passato ad ascoltare The Off-Season testimonia la perseveranza e l’ambizione di un artista che ha contribuito a costruire il panorama Hip-Hop moderno. Cole rende omaggio alla sua cultura, isola il sentimento più letale della sua community e ricattura la stessa fame che dieci anni fa lo portò a scrivere la storia. Un MC che si spoglia delle sue conquiste per provare di nuovo al mondo che piegare le parole al proprio volere ed essere una superstar sono due aspetti della sua vita che possono coesistere. J. Cole torna con nuovi flow, beat variegati ma amalgamati perfettamente in un concept che ci esalta nel presente e ci eccita per il futuro. Se The Fall-Off avrà lo stesso spirito, quella di J. Cole sarà una carriera destinata a concludersi con il botto.
Brani consigliati: 99. South, pride.is.the.devil, hunger.on.hillside
Nas – King’s Disease 2
Dinanzi ad una grande pellicola o un grande album, il sequel è un concetto che spaventa. Nas e Hit Boy riscrivono le regole, proponendo dopo dodici mesi un capitolo ancora più ambizioso e soddisfacente. King’s Disease II conferma una verità che fa ombra sulla scena Rap dall’arrivo di 4:44. Il Rap non è più solo un gioco da ragazzi. Esperienza e maturazione sono l’energia principale dietro capolavori come Death Row East e Nas Is Good e il fan-service di prima qualità con la presenza di Lauryn Hill e Eminem non fa che impreziosire un progetto che vola alto nell’immensa discografia della leggenda di Queensbridge. Nas e Hit-Boy dimostrano al mondo che due generazioni distanti e distinte possono collidere per formare una delle esplosioni creative più eccitanti sul mercato.
Brani consigliati: Death Row East, Nas Is Good, Nobody
Russ – Chomp 2
Ciò che rende Chomp 2 un album così bello sono le sue i rime, i beat anche autoprodotti, la quantità degli ospiti, la loro grande importanza e la qualità del contributo che danno al progetto. Tra gli MC troviamo Jadakiss, The Game, Conway The Machine, Snoop Dogg, Joey Badass, Big Sean, Wale, Westside Gunn, Lloyd Banks e molti altri; ci sono però anche dei produttori di prima categoria come Dj Premier, Hit-Boy, Statik Selektah, 9th Wonder e non solo. Sembra incredibile che Russ sia stato capace di riunire tutti questi artisti regalandoci tanta musica di qualità e versi incredibili dai più grandi esponenti del genere di sempre. Se dovessimo trovare un difetto nel progetto si potrebbe dire che i versi degli ospiti superino in quantità e qualità quegli dell’artista principale, ma una cosa è certa: i fan delle barre non rimarranno per niente delusi.
Brani consigliati: Bucket Hat Low, Note To Self, Get It
Tyler, the Creator – Call Me If You Get Lost
Il folgorante percorso di Tyler, the Creator arriva alla sua settima installazione con CALL ME IF YOU GET LOST e ci mostra un artista in uno stato di forma invidiabile. Tyler prova assieme a Dj Drama a far rivivere l’atmosfera che si respirava nei mixtape Gangsta Grillz dei primi anni duemila, ma è soltanto una scusa per dare forma a un frullato di influenze estremamente composito. C’è il rap, e tanto (CORSO, LUMBERJACK, MASSA), ma anche il pop, il soul, e in SWEET / I THOUGHT YOU WANTED TO DANCE persino la bossanova. Tyler e Dj Drama firmano un grand tour tra Paesi e generi, tra banger e pezzi per cuori spezzati. La varietà di influenze e generi peraltro non inficia in nessun modo la coesione del disco che richiede necessariamente di essere ascoltato dall’inizio alla fine senza skip. Disco imperdibile.
Brani consigliati: CORSO, LUMBERJACK, MASSA
Vince Staples – Vince Staples
A tre anni di distanza da Fm! – un ottimo lavoro con il quale riuscì a farsi conoscere da un pubblico più ampio – è tornato con un disco omonimo Vince Staples. Dieci brani per una durata totale di ventidue minuti, dove nessun pezzo sembra essere fuori posto, facendo così scorrere in maniera fluida l’intero album durante l’ascolto. Il mood del progetto viene enfatizzato dalle strumentali di Kenny Beats, il quale ha ricamato intorno ai testi di Vince delle atmosfere che accompagnano perfettamente l’ascoltatore nel nuovo viaggio intrapreso dal rapper di Compton. Le tematiche sono diverse: esperienze romantiche adolescenziali, la vita di strada ed il racconto di esperienze passate, il tutto a volte trattato in maniera più leggera, riuscendo così potenzialmente a catturare gusti di palati differenti. Vince Staples è un progetto valido, perfetto per trasmettere good vibes in momenti vuoti della giornata.
Brani consigliati:
Westside Gunn – Hitler Wears Hermes 8: Sincerely Adolf
WSG è ormai diventata una certezza. Rapper, imprenditore, produttore discografico, curatore d’arte e tanto altro, si fa prima a definire cosa non rappresenti oggi il CEO di Griselda piuttosto che il contrario. Quest’anno il rapper di Buffalo ha aggiunto dei trofei alla sua bacheca con due release fondamentali come l’ottavo ed ultimo capitolo della saga HWH – composto da ben due dischi per un totale di trentasette tracce – nei panni del rapper e quella di Pray For Haiti di Mach-Hommy nei panni del produttore esecutivo, offrendoci uno dei dischi di maggior qualità che siano usciti negli ultimi anni nel rapporto idea/esecuzione. Tutto questo da indipendente e con un impero che sembra veramente poter replicare quello di altre leggende che hanno fatto valere la propria visione imprenditoriale come 50 Cent o Dr. Dre. FLYGOD è una figura necessaria.
Brani consigliati: Margiela Split Toes, Bash Money, Big AL
Oltre i dischi appena citati, abbiamo il dovere di menzionare altri progetti che hanno reso speciale anche questo 2021 del rap in America:
- Exodus di DMX
- The Course of Inevitable di Lloyd Banks
- Pray For Haiti di Mach-Hommy
- I Died For This!? di GRIP
- Richer Than I Ever Been di Rick Ross
- Algorithm di Snoop Dogg
- Death And The Magician di Dj Muggs e Rome Streetz
- Just Until… di Cordae
- Once Upon A Time di Chika
- Unlearning Vol.1 di Evidence
E per voi, quali sono i migliori dischi rap pubblicati in America in questo 2021?
Classifica dei 10 migliori dischi rap pubblicati in America nel 2021
a cura dello staff di Rapologia
Grafica di Mr. Peppe Occhipinti.