Nel panorama musicale USA, il rap ha a lungo dominato sia nei numeri di streaming che nelle posizioni più alte della nota classifica Billboard Hot 100. Ma i dati della settimana del 1 novembre 2025 suggeriscono un segnale preoccupante: la prima traccia di un artista rap arriva solo alla posizione 50, e nelle successive 50 posizioni troviamo pochissimi rappresentanti del genere. Sta quindi il rap perdendo terreno o è solo un momento di pausa?
Rap alla deriva nella Billboard Hot 100
Classifica alla mano, la prima canzone di un artista che viene dal rap appare solo al numero 50: Hell At Night di BigXthaPlug featuring Ella Langley.
Successivamente, nelle posizioni dalla 51 alla 100, si contano solamente tre brani di Cardi B — e va considerato che il suo album Am I The Drama? è uscito solo poche settimane fa ed è già certificato doppio platino ma apparentemente non è riuscito a stabilizzarsi nelle posizioni alte come un tempo.
In queste stesse ultime 50 posizioni troviamo poi un brano di Tyler The Creator, uno di Doja Cat, uno di Gunna, uno di Metro Boomin, uno di YoungBoy Never Broke Again, uno di Kid Cudi (ripescato da un pezzo del 2008 diventato virale su TikTok), uno di G Herbo — e poi basta.
Questi numeri suggeriscono che nessun brano è un “rap puro” che può contare sulla forza del genere stesso: sono tutti titoli che si appoggiano a sonorità ibride, crossover o trainati da meccaniche social. Non che ci aspettassimo necessariamente i classici Mobb Deep o Curren$y in top 100, ma quantomeno vedere questa moria di rapper fa pensare.
È la prima volta che non c’è un brano rap nelle prime 40 posizioni dal 1990.
Oltre a questo, emerge un altro dato importante: nessuna traccia di Drake, cosa che non accadeva dallo scorso febbraio. Un segnale forte per uno degli artisti più costanti del rap moderno.
Inoltre non figurano nemmeno dischi usciti nelle ultime settimane di grossi nomi come Young Thug, Ty Dolla Sign — la loro assenza da una top 100 che normalmente li vede protagonisti è un indicatore di possibile stasi o declino.
Quali risvolti?
Naturalmente potrebbe trattarsi solo di un momento transitorio, magari dovuto all’assenza di grosse uscite rap che abbiano scalato la classifica, ma il trend assume già contorni da allarme.
Alla luce di questi dati si può sostenere che sì, il rap negli USA potrebbe star attraversando una fase di calo in termini di visibilità nella classifica Hot 100. La presenza ridotta nei posti alti, l’assenza di titoli 100% rap e la mancanza di alcuni big del genere lasciano poco margine all’ottimismo.
Questo momento merita attenzione da parte degli addetti ai lavori e degli appassionati ed è forse corretto porsi alcune domande: il mercato discografico si sta dirigendo verso lidi distanti dal rap o è solo una fase momentanea? Oppure è il genere stesso che non sta più puntando alle classifiche e alle radio?
Forse è troppo presto per avere delle risposte effettive. Staremo a sentire nelle prossime settimane.


