Quando lo Skate incontra il Rap e le Birre – Intervista a Supa e Asher Kuno

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Appuntamento da Boardstyle, uno dei più importanti skateshop che si trova a Senago (MI). Supa ci ha raccontato il suo trascorso da skater e del suo sodalizio con Asher Kuno che ha dato vita al progetto “Mille Birre”.

Molto spesso l’arte dello skateboarding viene associata al periodo punk rock di inizio anni ’80, quando in America, precisamente in California, luogo che ha visto nascere questa disciplina (anno di nascita 1959), skateare andava di pari passo all’atteggiamento anti-conformista e rivoluzionario di questo movimento. Lo skate era un’alternativa, un’arte praticata per dar sfogo alla propria anima non conforme alle regole sociali, un’attitudine che rappresentava l’animo aggressivo e critico verso la società. Negli anni ’90 però prese letteralmente piede, avvicinandosi non più solo alla scena underground hardcore del punk, ma anche ad altri generi musicali come il rock e la musica rap, diventando così ufficialmente mainstream.

Grazie anche all’avvento dei video musicali, lo skate divenne protagonista. Lo hanno utilizzato molti artisti sia della scena punk rock, come per esempio i Green Day in American Idol o i Blink 182 in Josie, sia artisti rap come i Beastie Boys in Time for Livin: nei loro videoclip infatti gli skaters blastavano sulle rampe con le loro tavole, dando vita ad un vero e proprio culto.

Al pari dell’hip hop, lo skate è considerato uno stile di vita, tanto che Rancore in un’intervista lo definì così: “Lo skateboard lo vedo proprio come una metafora della vita, uno deve restare sempre in equilibrio, deve cercare di far saltare un oggetto che sembra staccato da lui ma che è vivo perchè è di legno, deve saperlo far girare sotto i piedi e fidarsi a tal punto del movimento fatto all’inizio, per avere la sicurezza di riuscirci di atterrare bene.

L’ambiente del rap vanta di moltissimi artisti che praticano o che hanno praticato l’arte dello skateboarding, sia rapper d’oltreoceano che rapper nostrani. Nel primo caso, tra i tanti, possiamo nominare Lil Wayne, che ha fatto dello skate una religione, portandolo sempre in prima linea in tutto il percorso della sua carriera artistica. Il suo video Skate it Off è stato girato proprio in uno skatepark.

Nel Rap Italiano, se paragonato all’America, siamo sicuramente in minoranza, ma nonostante questo ci difendiamo abbastanza bene. Come appunto citato prima, Rancore è uno dei rapper che ha dedicato molte rime allo skate, che nei suoi testi ermetici diventa metafora della vita. Anche Fabri Fibra è un cultore ed estimatore dello skate, e in Dexter fa una citazione che solo chi è davvero appassionato di questo sport può davvero comprendere:

Sono esperto, ho preso posto
Un occhio sempre aperto, Rob Roskopp”

Rob Roskopp infatti è il nome di uno dei più famosi Skateboarder anni ’90, non solo per la sua bravura sulla tavola, ma anche perchè la sua deck promodel ritraeva “Un occhio sempre aperto”, la mitica Roskopp Eyes della Santa Cruz.

Cliccando QUI potete vederne qualche esempio.

Quando abbiamo deciso di fare questa intervista, non è stato facile trovare un rapper attuale che ha questa passione e che skatea, purtroppo la generazione d’oggi ha perso un po’ di vista quest’arte che è sempre stata fondamentale per la musica Rap, soprattutto nel periodo della Golden Age. È proprio in quel periodo infatti che il Rap e lo skate si sono incontrati e hanno istaurato una sorta di sodalizio. Tra gli artisti degli anni d’oro in Italia, che fin da giovanissimo prese in mano la tavola e iniziò a blastare le rampe, fu Fabrizio Nano, o meglio conosciuto come Supa Cush.

Molti di voi lo conosceranno per essere uno dei fondatori di una delle crew storiche e leggendarie del Rap Italiano, la Sano Business, che assieme al socio Rido Mc diede vita alla Cricca dei Balordi. La sua passione per lo skate inizia nel ’92 e tutt’ora è ancora viva. Quando è entrato nel negozio Boardstyle di Senago (MI) dove abbiamo girato l’intervista, sembrava un bimbo in un negozio di giocattoli, si percepiva che in quel posto stava bene, era nella sua zona comfort.

Nel suo brano SK8 OR DIE, presente nell’album “Dico il Vero” del 2010, dice appunto:

“Cemento e sudore poteva durare ore, avevo lividi e graffi ma non sentivo dolore, skate or die, spingo ancora questo cliché, lo skate non è un crimine, lo dice lo sticker.”

Supa però non è venuto da solo, ad accompagnarlo c’era il suo oramai socio e collega Asher Kuno. La loro amicizia e la loro passione, sia per il Rap che per le Birre, ha fatto sì che nascesse il progetto Mille Birre.

Questo sodalizio artistico nasce nel 2015 durante una serata chill tra i due rapper, dove tra una Guiness e un joint hanno realizzato fino ad oggi ben quattordici freestyle inediti pubblicati nel loro canale YouTube e che continueranno a sfornare finchè avranno sete, idratandosi a suon di rime direttamente dal loro birrificio, il Kunetti&Supa.

Se volete sapere qual è la loro birra preferita e se Supa sa ancora “ollare” con lo SK8, stappatevi una birra anche voi e guardatevi la video intervista, non ve ne pentirete.

Un ringraziamento speciale a Michele Platania per averci ospitati nel suo skateshop Boardstyle di Senago (MI) e ad Alberto Pagani per le riprese e il montaggio del video.

Intervista a cura di Elena Exena e Greta Valicenti