Il rap italiano ai tempi del coronavirus

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Come hanno reagito gli esponenti del rap italiano all’emergenza coronavirus?

Sono giorni difficili per tutta Italia questi, inutile sottolinearlo, la situazione è pesante e tutto il paese si può considerare zona rossa: l’emergenza coronavirus ha preso tutta la nazione, e gli appelli per rimanere chiusi in casa, limitando al minimo la socialità, arrivano da tutte le parti.

Così come molti esponenti di spicco della società civile, anche il mondo del rap ha deciso di fare la propria parte, utilizzando il proprio gigantesco bacino d’utenza sui social per comunicare con la propria fan base.

Queste comunicazioni sono state di vario tipo, per esempio Ghali e Marracash hanno annunciato lo spostamento dei loro tour in inverno. La stessa decisione che in precedenza era già stata annunciata da Gemitaiz e Madman per il loro Scatola Nera tour.

Proprio MadMan è stato uno dei personaggi più sensibili all’argomento coronavirus, tanto da publicare sui suoi profili social delle indicazioni del ministero della salute e un messaggio per i fan. Di rimbalzo, anche Gemitaiz nella giornata di ieri ha ricondiviso le storie dell’amico. E allo stesso modo sia Sfera che Salmo hanno fatto una serie di stories chiedendo ai fan di rimanere a casa.

Un altro artista che in questi giorni si è speso molto è Emis Killa, che in un lungo post su Instagram ha sottolineato a più riprese la necessità di stare a casa ma anche e soprattutto di stare uniti a livello nazionale.

Questa precisazione non sarebbe stata necessaria in un Paese normale, ma insieme a tanta solidarietà, le polemiche non mancano mai ed ecco quindi riemergere rigurgiti di separazione e divisioni, a partire da quella più famosa tra nord e sud Italia. Le parole di Luchè, che ha difeso le strutture e le professionalità del sud Italia, hanno infatti scatenato polemiche nei fan.

Con un pizzico della follia che lo contraddistingue, anche Tedua ha voluto dire la sua in una serie di stories su Instagram, in cui invitava a diffidare dagli influencer che dicono cosa fare.

Sotto un altro punto di vista, anche Noyz Narcos Rasty Kilo si sono dimostrati attenti al tema, in particolare per quanto riguarda la situazione delle carceri. Il primo ha infatti utilizzato i suoi social per condividere una serie di stories sulle rivolte carcerarie in giro per l’Italia. Il secondo si è espresso in maniera molto dura in merito.

rasty kilo_ covid19Accanto a tutto ciò si sottolineano anche iniziative più concrete a favore degli ospedali, come ad esempio la raccolta organizzata da Fedez e Chiara Ferragni per il San raffaele di Milano che ha raccolto oltre 3 milioni di euro in 24 ore.

Anche Achille Lauro ha chiesto un supporto economico ai suoi fan per gli Ospedali del Gruppo San donato tramite i suoi canali social.

La palma d’oro per l’iniziativa più hip hop la vince però Clementino assieme a Warez Nerone. Il primo ha infatti realizzato unconcer via streaming attraverso il proprio Instagram. Gli altri due hanno partecipato ad una performance streaming che ha coinvolto oltre 70 artisti dal Tempio del Futuro Perduto di Milano.

Si è percepito in generale (gli esempi potevano proseguire ancora), da parte del mondo del rap un’attenzione notevole per l’emergenza coronavirus, che non si è tirato indietro e anzi è stato in prima linea. Una buona prova di unità per una volta.

Grafica di Mr. Peppe Occhipinti.