Puff Daddy accusato di reati sessuali

Puff Daddy

Negli ultimi mesi si è sentito parlare di Puff Daddy per una situazione spiacevole che tutto è tranne che legata alla musica. A partire da novembre 2023, è stato denunciato più volte da persone diverse per molestie e abusi sessuali, stupro anche di gruppo, sfruttamento di prostituzione e altri reati simili sempre a sfondo sessuale.

La Homeland Security americana ha recentemente perquisito i suoi immobili di Los Angeles, New York e Miami e gli esiti non sono ancora stati resi pubblici.

Caso Puff Daddy: ecco le accuse

La prima donna che ha denunciato Puff Daddy per molestie sessuali è stata la sua chef personale, Cindy Ruela, nel 2017. La cosa, però, si era risolta privatamente e non c’erano stati più aggiornamenti pubblici.

Più recentemente, a novembre 2023, c’è stata l’accusa di Cassie, cantante, attrice e modella americana. Aveva avuto una lunga relazione con il rapper iniziata nel 2007, quando aveva solo 19 anni mentre lui 37. Secondo Cassie, quando nel 2018 i due si sono lasciati, lei avrebbe cercato di andarsene via di casa ma Combs l’avrebbe violentata. Inoltre, stando a quando riportato dalle fonti americane, l’avrebbe anche costretta ad avere rapporti sessuali con degli escort mentre lui guardava.

Dopo l’accordo privato raggiunto da Cassie e Combs, sono arrivate molte altre accuse. Joie Dickerson-Neal lo ha accusato di averla drogata, violentata e filmata nel 1991 quando era ancora molto giovane, una studentessa.

Liza Gardner ha mosso la stessa accusa. l’autore di Gotta Move On e il cantante Aaron Hall avrebbero violentato sia lei sia una sua amica sempre nello stesso periodo di Joie e con lo stesso modus operandi.

Le accuse non finiscono qui perché anche un’altra donna ha detto di essere stata drogata e successivamente violentata dal rapper.

Inoltre, Rodney Jones ha riferito che Combs lo avrebbe toccato nelle parti intime e lo avrebbe anche cercato di convincere ad avere rapporti con vari uomini fra cui l’attore Cuba Gooding Jr.

Gli aggiornamenti sul caso

Puff Daddy era già noto alle forze dell’ordine a causa di violenze fisiche e sparatorie avvenute nel 2017. Nonostante ciò, il rapper si è difeso dicendo pubblicamente enough is enough (quando è troppo è troppo). Secondo lui, le vittime lo denuncerebbero per avere soldi facili.

Pensare però che tutti ce l’abbiano con lui e che tutte queste vittime, donne e non, si siano alleate inventandosi tutto per questioni economiche non risulta molto credibile, soprattutto al giorno d’oggi

Continueremo a seguire la vicenda, chissà cosa uscirà fuori dalle perquisizioni della Homeland Security.