Papa V è stato il protagonista del nuovo episodio di Real Talk, poco dopo la puntata con Chadia.
Attraverso versi carichi di provocazione ci racconta la sua visione della vita e le sue esperienze in modo diretto.
Papa V a Real Talk: lusso e superficialità dopo l’episodio con Chadia
Nel primo take Papa V sfida le convenzioni sociali celebrando il “vivere al limite”. I versi parlano di lusso e criminalità con riferimenti a droga e denaro. Le barre riflettono il disprezzo del rapper verso la cultura letteraria e l’educazione tradizionale enfatizzando invece il denaro e i beni materiali fatti con soldi sporchi. La sua visione della vita è intrisa di materialismo sfrenato e da una mentalità basata sulle ricchezze lussuose.
E sto usando troppo il c***o e troppo poco la testa
Sono sempre ubriaco, non mi importa se c’è festa
Sono il primo a entrare al bar e se c’ho voglia me lo compro
Sono un giovane alcolista che sta guadagnando troppo
Nel secondo take nello studio di Bosca e Kuma continua il tema della criminalità con riferimenti a una vita vissuta ai limiti della legalità e all’indifferenza verso il bene e il male. Inoltre, Papa V esprime tutto il suo cinismo nei confronti della società, della moralità e delle convenzioni sociali.
Una mano lava l’altra
Ho la terza media, ma c’ho trentamila tutti in carta
Senza droga il mio amico si incarta
Giro in giro pulito e senza mai un cazzo addosso
Anche il terzo take porta tematiche simili. Il pezzo si concentra sullo sfoggio del suo status economico rappresentato dal denaro, dai beni di lusso e dai vari rapporti sessuali che Papa V si vanta di avere. Ci sono riferimenti all’abbigliamento costoso, alla spesa sconsiderata e alla percezione di sé come una figura di potere e di ricchezza.
Ho fatto solo soldi sporchi, li conto coi guanti sempre
Quotidianamente, vince chi è intelligente
È dai tempi della lira che i pacchi arrivan precisi
Coi soldi nel sottoscala e le armi ai clandestini
Nello scorso episodio di Real Talk Chadia si era autoproclamata la “rapper più vera in Italia” e aveva ostentato il suo materialismo in barre che, in realtà, erano risultate abbastanza monotone.
Similmente, Papa V in questa nuova puntata ha sfoggiato eccessivamente i suoi beni materiali e ha esaltato in modo forse un po’ sporporzionato la sua immagine.
Le barre di Papa V risultano superficiali e ripetitive. L’effetto potenzialmente dannoso delle tematiche celebrate e l’assenza di una riflessione più profonda sui comportamenti descritti non come problematici ma come qualcosa di cui vantarsi rendono i tre take tendenzialmente vuoti. L’assenza di un messaggio chiaro o di uno scopo è evidente. Questo rende i versi non solo vuoti ma anche privi di una direzione narrativa che avrebbe potuto dare più sostanza all’esibizione.
Un’analisi critica approfondita avrebbe potuto fornire una migliore comprensione delle barre. Senza tale analisi i contenuti di Papa V rischiano di essere interpretati superficialmente come un semplice elenco di bravate senza conseguenze né riflessioni più profonde sulla società o sulla condizione umana in alcune realtà. Ma forse va anche bene così, dopotutto ognuno con il proprio rap fa quello che vuole, no?
Potete vedere la sua esibizione qui: