Siamo stati nell’ufficio della Big Picture Mngmnt di Paola Zukar per un’interessante chiacchierata.
Quando, poco meno di un anno fa, pubblicammo sul nostro “vecchio” portale – Hip Hop Rec – la recensione del libro di Paola Zukar, non ci saremmo mai aspettati un feedback da parte sua. Invece, nonostante il mood, in alcuni punti abbastanza critico, della nostra analisi, il suo parere, positivo, è arrivato e ci ha riempito d’orgoglio. Non è di certo facile trovare una professionista del settore musicale disposta anche solamente a rispondere ad una mail inviata da ragazzi che “lavorano” in questo ambito esclusivamente per passione.
Ancor più senza parole siamo rimasti quando, qualche settimana fa, alla nostra richiesta di un’intervista, Paola ci ha invitato nel suo studio a Milano, per una delle chiacchierate più stimolanti e interessanti della nostra “carriera”. Al di là dei discorsi trattati, è stato splendido renderci conto di avere davanti a noi una persona ancora innamorata del rap e aperta a passare del tempo con degli sbarbati sognatori.
Questo settore, come qualsiasi altro, è fin troppo pieno di persone che non appena arrivate a fare due soldi, si montano la testa, dimenticano le proprie origini e cominciano a comportarsi come delle rockstar. La verità è che dal piedistallo è facilissimo cadere e che essere umili e disponibili non è mai un difetto, semmai il contrario: troppi lo dimenticano.
Lasciando perdere queste mie riflessioni, con la manager di Fabri Fibra, Marracash e Clementino abbiamo parlato un po’ di tutto. Oltre che del suo libro “Rap. Una Storia Italiana“, che per fortuna ha avuto un discreto successo, ci siamo confrontati sulle attuali tendenze dell’industria rap italiana e abbiamo ipotizzato quali potranno essere quelle future, toccando anche altri argomenti, come per esempio la scena attuale di Genova e la new entry nel suo roster, Tommy Kuti.
Grafica by Manuèl Di Pasquale.