OLYO Bollente è il Nuovo Wu-Tang della Brianza

OLYO Bollente

Il Nuovo Wu-tang degli Olyo Bollente, segna la Brianza come una piccola New York

Se penso alla scena rap brianzola, il primo nome che mi viene in mente è quello di Ape, storico rapper che ci ha raccontato e fatto vivere la Brianza attraverso i suoi testi e la sua musica.

È proprio grazie ad Ape, durante le riprese del format Fatti Un Giro Nel Quartiere, che ho avuto l’onore di conoscere da vicino il collettivo OLYO Bollente, una crew che vanta più di dieci anni di attività e che ad oggi ha arruolato nuove reclute nell’equipaggio. Sto parlando di Pj Neena (Beatmaker del pezzo), Stoma Emsi, Cherischio, Alz GreyGoat, 100X100Raw, Tenpo, Chase, No Rem, Senz’R, Defe, Pabo e Scarty Doc.

Gli artisti in questione, oltre ad avere in comune la passione per la doppia H, hanno una missione, che in Brianza a mio parere non è facile da compiere, quella di portare questa cultura sempre più in alto, grazie alla loro arte e al loro impegno.

Da pochi mesi hanno portato alla luce un progetto davvero interessante, per certi versi possiamo definirlo alquanto azzardato, ma che ascoltandolo a fondo ci trasmette a pieno la loro attitudine: farsi ascoltare.

Sto parlando del video il Nuovo Wu-Tang, che consacra definitivamente la crew con una vera e propria posse track, facendo trasparire la loro voglia di mettere l’ennesima bandierina sul territorio.

Già dal titolo del brano, possiamo intuire, se abbiamo un minimo di conoscenza di questa cultura musicale, il modus operandi degli artisti in questione: giovani savages, sregolati con la voglia di arrivare in cima partendo dal nulla:

“Non facciamo i soldi con sto rap, andiamo a lavorare”

Il video girato in zona Vimercate e diretto da Enreeco, racchiude a pieno l’idea di rap di strada dei ragazzi brianzoli, il rap quello grezzo, quello fatto tra i palazzi con naturalezza e spontaneità, con rime crude che si sposano alla perfezione con il beat.

E proprio come il Wu-Tang, il collettivo brianzolo si discosta dalla wave del momento, niente base trap o autotune, solo fotta, flow skillz che richiamano appunto il sound della golden age, grezzo genuino, real.

Qui non si tratta di fare nessun paragone con i leggendari rappers newyorkesi, qui si tratta di entrare dentro a una realtà ispirata dai grandi artisti che hanno fatto la storia dell’hip hop. La crew OLYO Bollente ha, a mio avviso, tutte le carte in regola e soprattutto la caparbietà per far sì che si parli ancora a lungo di questo progetto (e di eventuali singoli che ne faranno parte).

Ascoltatevi OLYO Bollente e…attenti a non ustionarvi!