ESCLUSIVA: l’intervista di Nicki Minaj ad Apple Music per Pink Friday 2

Impegnata nella promozione del suo ultimo album Pink Friday 2, Nicki Minaj si è fermata nel salotto di Ebro per rilasciare un’intervista esclusiva ai microfoni di Apple Music.

La rapper è tornata a raccontarsi dopo anni di assenza dalle scene, condividendo con gli ascoltatori i cambiamenti più significativi della sua vita privata e professionale.

Nicki Minaj racconta Pink Friday 2 ad Apple Music!

L’ultimo sforzo discografico di Onika è uscito ad inizio dicembre ed anche se non ha convinto del tutto la nostra redazione, è stato accolto calorosamente da fan e critica di settore. Il disco ha debuttato direttamente in vetta alla Billboard Hot 200 e, da allora, sta mostrando costanza nelle principali classifiche.

Durante la registrazione dell’album, l’artista ha dovuto fare i conti con la morte del padre oltre a dar il benvenuto al suo primogenito. Questi due eventi hanno trovato spazio nell’opener di PF2, nella quale Nicki Minaj si rammarica del fatto che nonno e nipote non si siano mai visti prima del tragico evento.

“Quel giorno, mentre lo cullavo, il telefono ha suonato ed ho visto che era mio padre. Di norma non avrei risposto, perché non mi piace parlare al telefono quando c’è il bambino. Avrei richiamato. Qualcosa invece mi ha detto: “Rispondi al telefono”. Ho risposto e mio padre era molto felice e ha detto: “Tesoro, potrei venire lunedì” perché stava aspettando di poter venire in California per aiutarmi. Io continuavo a dire: “Forza, vieni.” Non era molto felice, ma sapevo che, quando sarebbe venuto da noi, saremmo stati felici. Era una persona incredibile, fantastica, che illuminava tutta la casa. Siamo andati a letto e, mentre tutti dormivamo, il telefono ha suonato nuovamente. Ed era mia madre, che mi diceva che mio padre era stato coinvolto in un incidente e che non sapeva cosa sarebbe successo, e mi avrebbe richiamato. E poi, tutto ha cominciato a girare, letteralmente, perché  avevo appena avuto il mio bambino. Dopo aver avuto il mio bambino è stata la prima volta nella mia vita che sono svenuta. (…) Quindi ho aperto l’album dicendo: “Non hai mai avuto l’occasione di incontrare papà. È veramente dolce e tiene mamma in equilibrio.”

Nel corso del progetto, si susseguono alcune delle tracce più personali della discografia di Nicki Minaj. Pensiamo a Fallin 4 U piuttosto che a Just The Memories così come a My Life e Last Time I Saw You. Per la regina del gioco non è stato facile aprirsi così tanto ed ha altresì sentito la responsabilità di condividere con i fan certi aspetti del proprio percorso:

“Mi sento sempre come se dovessi dare ai miei fan, ai miei fan più fedeli, un aggiornamento quando torno con un album. E penso che per gli ultimi due ci sia voluto molto di più, a causa degli eventi che si sono verificati nel mezzo. E ogni volta che sto per pubblicarne uno nuovo, devo riconciliare nella mia testa il guadagno, i pro e i contro di condividere questo e “Perché sto condividendo questo? E come mi farà sentire? Sarò in grado di ascoltarlo per il resto della mia vita?” Sento sempre la necessità di iniziare in qualche modo dicendo loro cosa è successo, in modo che abbiano una prospettiva. Perché non l’hanno. Molte volte, pensano solo… Pensano che io stia seduta in casa tutto il giorno e abbia, non so, cameriere e tate e maggiordomi e robe del genere. Capisci? La maggior parte delle persone pensa così. Non mi vedono come un essere umano. E quindi, con i miei fan, perché ho un rapporto molto diverso con loro e loro mi conoscono davvero, do loro un aggiornamento.”

Molto interessanti anche i retroscena relativi ai duetti con Drake e J. Cole, titolati – rispettivamente – Needle e Let Me Calm Down. La prima traccia doveva apparire in For All The Dogs, ma il rapper della OVO Sound pensava che non fittasse il progetto dal punto di vista sonoro. Nicki Minaj l’ha quindi inclusa in PF2 per dare ai fan la tipica canzone Dricki:

“Beh, ha detto ai fan durante il suo tour che c’era la possibilità di vedermi apparire nel suo album. In realtà, la canzone di cui parlava era Needle. Ma alla fine ha sentito che, musicalmente parlando, non si abbinava a For All The Dogs. Io invece, fin dall’inizio, pensavo che si abbinasse a Pink Friday 2.”

La seconda ha invece segnato la prima collaborazione in assoluta tra la regina del gioco e Cole. Ad un primo ascolto, questi aveva reputato Let Me Calm Down troppo personale, ma fortunatamente i due sono arrivati ad incidere insieme:

“È venuto in studio a Malibu. E ho detto: “Voglio farti ascoltare una canzone, ma ad una condizione.” E lui ha detto: “Cosa?” Ho detto: “Devi ascoltarla con le cuffie prima delle casse.” E lui ha detto: “Ok.” Ho messo le cuffie, gliele ho date, e lui ballava e ballava. Si vedeva che gli piaceva. E ha detto: “Questa è davvero personale e mi sa che non dovrei nemmeno sentirla.” Ho detto: “Oh, capisco. Va bene.” E lui ha detto: “No, è figo. Mi piace.” Ed io ero tipo, “Oh, ok.” Nella mia testa pensavo, oddio. Oddio. Io ero molto occupata e lui era molto occupato. Lui stava per mettersi in viaggio, mentre io dovevo chiudere il disco. Quindi non pensavo avremmo avuto molto tempo per parlare o per entrare in sintonia. (…) Due giorni dopo, quando mi ha rimandato la strofa, ero tipo “Ma cosa diavolo?” perché sentivo di essermi seduta sul divano con uno psicoterapeuta e di aver messo tutto nella canzone.”

In un altro passaggio delicato, Ebro e Nicki hanno discusso della percezione che la comunità hip-hop ha della rapper. Questa sa di essere amata dalla fan base, ma non altrettanto dalla cultura in generale. L’argomento ha permesso a Onika di rendere omaggio alle sue fonti di ispirazioni maggiori, alle quali – ancora oggi – guarda con ammirazione:

“Per me è sempre stato importante che che tu sappia come sono, da dove vengo, se sono maschio, femmina, qualunque cosa. Tutto quello che contava per me era che piacessero le mie rime. E in qualche modo, lungo la strada, c’è stato un cambiamento dovuto a tutti, alla nostra cultura. È folle tornare indietro. E lo sto dicendo seriamente, perché quando penso alle persone che mi hanno ispirato, posso ancora trarne ispirazione ora. Ecco perché Biggie – riposi in pace – sembra sempre trovare il suo posto nei miei progetti. E non me ne sono nemmeno resa conto. Grazie a Dio ho avuto persone dalle quali trarre ancora ispirazione, che sia Biggie, che sia Jay, che sia Foxy, che sia Wayne, che sia Lauryn Hill.”

La conversazione con Ebro ha toccato altri punti, come l’imminente tour internazionale e la nuova etichetta da lei creata. Potete recuperarla interamente cliccando sul link di YouTube che trovate di seguito…buona visione!