Nas e Notorious B.I.G.: la storia dei Goodfellas che non furono

Nas Notorious BIG

Nel cuore della New York degli anni ’90, due giovani MC stavano per riscrivere la storia del rap insieme: Nas e The Notorious B.I.G., prima che i loro debut album diventassero capisaldi dell’hip hop, avevano in mente un progetto comune, un duo chiamato Goodfellas. Una collaborazione che avrebbe potuto cambiare per sempre le sorti della East Coast, ma che è rimasta uno dei più grandi “what if” della cultura hip hop.

L’idea dei Goodfellas, tra rivalità e rispetto

Nel 1994, Nas pubblicava Illmatic e Biggie rispondeva poco dopo con Ready To Die. Due dischi che, a pochi mesi di distanza, hanno ridefinito il suono di New York e posto entrambi in cima alla scena East Coast. Ma dietro le barre e le rivalità raccontate dai media, c’era un profondo rispetto reciproco. Nas ha più volte ammesso che Biggie lo spinse a evolversi, influenzando la direzione del suo secondo album It Was Written.

In un’intervista, Nas ha spiegato che il successo di Biggie con brani come Juicy e Big Poppa gli fece capire che era possibile conquistare il mainstream senza perdere autenticità. Mentre molti critici lo accusavano di essersi allontanato dall’underground, Nas vedeva in Biggie la prova vivente che il rap newyorkese poteva arrivare ovunque.

Quando Nas e Notorious B.I.G. sognavano di chiamarsi Goodfellas

In quegli stessi anni, i due parlarono più volte di unirsi in un gruppo chiamato Goodfellas, un omaggio alla leggendaria pellicola di Scorsese e al loro desiderio di rappresentare l’essenza cruda e reale di New York.

Nas ha raccontato a Rolling Stone che il progetto non andò mai oltre le prime conversazioni: “Non arrivammo a registrare nulla… era solo un’idea, poi la vita ci portò in direzioni diverse. Lui con Bad Boy, io con il mio percorso”.

C’era stata persino l’occasione per una prima collaborazione, un remix di Gimme The Loot, ma la sessione in studio finì in fumo, letteralmente: “Big stava rollando qualcosa da Brooklyn… e io mi sono semplicemente perso, fratello. Non riuscivo a scrivere nulla”, ha ricordato Nas ridendo al The Breakfast Club pochi anni fa:

Da quel momento, le loro carriere presero strade parallele, e la tragica scomparsa di Biggie nel 1997 chiuse definitivamente la porta a quella possibile unione.

Oggi, a distanza di trent’anni, il sogno dei Goodfellas resta una leggenda, una fantasia che ancora affascina gli appassionati di hip hop di tutto il mondo. Perché immaginare Nas e Biggie sullo stesso microfono non è solo un’operazione nostalgico, ma il simbolo di un’epoca in cui il rap newyorkese respirava unità nonostante le tensioni che si erano create attorno.