La Black Rain raccontata da Murubutu, Claver Gold e Rancore

MURUBUTU CLAVER GOLD RANCORE

Avere sopra un beat di James Logan le liriche di Murubutu, Claver Gold e Rancore è un’occasione più unica che rara e per questo motivo l’annuncio dell’uscita del singolo Black Rain è stato accolto da un boato di gioia da parte dei loro fan.

Vediamo cosa ci hanno raccontato.

Black Rain, il nuovo storytelling di Murubutu, Claver Gold e Rancore

C’è un album in arrivo, spero prima della fine dell’anno” ci aveva detto Murubutu in una recente intervista realizzata assieme a noi. Questo singolo possiamo vederlo quindi come il primo – o forse secondo, considerando anche Temporale – passo verso il suo nuovo disco.

A distanza di un anno e mezzo dall’uscita dell’acclamato Infernum con Claver e a quasi tre anni dalla pubblicazione del suo album Tenebra è la notte ed altri racconti di buio e crepuscoli, il Professore pare ormai pronto a rilasciare la sua nuova fatica discografica. Fatica è a volte un termine fuori luogo quando si parla di rap,  ma in questo caso è più che adatto dato che possiamo solamente immaginare la dedizione che Murubutu ci mette in ogni singolo testo, caratteristica che l’ha reso tra i più apprezzati storyteller di sempre del rap italiano.

Se per caso ci stai leggendo e non lo hai mai ascoltato prima d’ora, ti basta mettere in play Black Rain per capire di cosa stiamo parlando.

Il singolo uscito oggi su tutte le piattaforme digitali per Glory Hole Records è un racconto distopico ambientato nel 2095 e che ci presenta un mondo ormai in collasso, sommerso da una pioggia nera che controlla e soggioga i più deboli, con alcuni di questi pronti a tutto pur di invertire un tragico destino.

Questa storia Murubutu ha deciso di raccontarla avvalendosi dell’aiuto di altre due penne eccelse dello Stivale: il compagno di mille battaglie, Claver Gold, e un altro storyteller eccelso, Rancore, che aveva già collaborato con lui in Scirocco, brano contenuto in L’uomo che viaggiava nel vento e altri racconti di brezze e correnti (2016).

I tre hanno dato vita così a un intenso storytelling rap che può ricordare un po’ 1984 di George Orwell, senza tuttavia discostarsi più di tanto dalle differenze sociali attuali che differenziano gli Stati benestanti da quelli del cosiddetto Terzo Mondo (ma, in un certo senso, anche all’interno degli Stati stessi in maggiore espansione).

Il tutto è stato accompagnato da un eccelso videoclip diretto e animato da Nicola Corradino e disegnato da Forc1n.

Non perdetevelo ma non fatevi sopprimere da questa Black Rain.

Buon ascolto e buona visione!

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