Finalmente su Spotify Molotov Cocktail, il primo disco di Ted Bee

Ted Bee

In sordina è finalmente diventato disponibile su Spotify Molotov Cocktail, il primo progetto ufficiale di Ted Bee, al tempo Ted Bundy, che lo rese popolare in tutta Italia.

Molotov Cocktail, il primo leggendario mixtape di Ted Bee

Se come noi avete circa 30 anni e seguite il rap italiano dagli anni ’00, sicuramente vi ricorderete di Molotov Cocktail, il progetto di un esordiente Ted Bundy, giovane rivelazione dalla scuola Dogo Gang.

Siamo nel 2007, il rap italiano è poco più di una nicchia per cultori, eccetto qualche artista che si è approcciato alle major. Sono anni nei quali il rap inizia a diffondersi attraverso il web. Un po’ con YouTube (ma con i limiti delle costosissime reti a consumo) o con gli mp3, condivisi per passamano o attraverso eMule. I mezzi per raggiungere tutta Italia potenzialmente ci sono, ma si scontrano con obiettivi ostacoli quotidiani. Per questo, in questi anni sono pochissimi i nuovi talenti che riescono ad emergere e a farsi un nome. I Club Dogo sono nel momento più splendente della loro arte e decidono di allargare i loro orizzonti coinvolgendo una serie di artisti sui quali decidono di puntare, con i quali condividono visione, approccio, stile e cultura.

Uno tra questi è appunto Ted Bundy. Un ragazzo di 19 anni con idee chiarissime, un flow micidiale, una voce assolutamente riconoscibile e una facilità nel rappare da veterano. Appunto Giovane Veterano, come si battezzerà più avanti.

Lo stile di Ted si inserisce perfettamente nel contesto Dogo valorizzando il loro impegno sociale e di controcultura. Se la musica dei Club Dogo aveva varie sfaccettature, i vari componenti della Dogo Gang riuscivano a rappresentarne appieno ciascuna. Vincenzo mostrava la versione più gangsta, Marracash la versione più popolare, Caneda la versione più poetica, e così via.

In questo contesto Ted Bundy emerge con forza, impersonando la voce del Cane A Tre Teste in pezzi con impegno sociale e denuncia molto forti, come i Dogo stessi forse non erano mai riusciti a fare se non agli esordi.

Moltov Cocktail grazie a queste caratteristiche e al contesto sociale/musicale del 2007 riesce quindi a raggiungere rapidamente tutta l’Italia e conferisce al suo autore la medaglia di giovane promessa del rap italiano, confermando le altissime aspettative che il pubblico si era fatto dopo la sua presenza in Roccia Music Vol.1.

Parte del merito del successo di questo progetto è anche delle produzioni realizzate dai producers-in-house del marchio Dogo, ovvero Don Joe e Deleterio, il quale cura anche la pubblicazione del CD (oggi introvabile) grazie alla sua label Hard As Hell Records (H.A.H.). Spiccano anche i featuring, ovvero Guè Pequeno, Jake La Furia, Marracash, Del e Vincenzo da Via Anfossi che vanno a chiudere il cerchio di un progetto marchiato con il tirapugni.

Siamo veramente contenti che dopo 17 anni questo progetto sia diventato fruibile per una fetta di pubblico decisamente più ampio. Visto il successo del “revival” del progetto Club Dogo, speriamo che qualche giovane ascoltatore colga l’occasione per andare a riscoprire dove è nato il mito della Dogo Gang. Che ne sai della gang, presente in questo progetto è infatti il primo vero e proprio anthem della crew. Dove tutto è nato. E dove è giusto che tutto torni.

Molotov Cocktail di Ted Bee è disponibile anche dal link sottostante. QUI invece la nostra recente intervista.