Pessimo Esempio, l’introspezione di un rapper in crisi

Marco Pessimo

Da Milano Sud Est arriva Marco Pessimo, fuori da poco con il suo nuovo album intitolato semplicemente Pessimo Esempio.

Un titolo – e un nome – d’impatto, che sanno quasi di avvertimento per l’ascoltatore ma, allo stesso tempo, anche di piena consapevolezza di ciò che si è fatto, una capacità non di certo alla portata di tutti. Sarà così anche questo disco? Scopriamolo insieme.

Marco si ritiene un Pessimo Esempio ma si rimette in gioco

Nel panorama musicale contemporaneo, emergono spesso album che, oltre a rappresentare un’epoca o un genere, si rivelano come specchi in cui l’artista riflette le proprie crisi e trasformazioni interiori. È il caso di Pessimo Esempio, il disco con cui il rapper di Corvetto ci conduce in un viaggio personale e introspettivo.

Questo album nasce da un punto di rottura introspettivo“, ci racconta Marco Pessimo. Fin dalle prime battute, è chiaro che siamo di fronte a un progetto che non teme di scavare nelle pieghe più oscure della sua psiche. Il rapper descrive un processo di autoanalisi, un guardarsi dall’esterno in maniera oggettiva che lo porta a chiedersi: “cosa sono diventato?“.

Questa domanda, semplice ma non troppo, è il motore dell’intero album. Attraverso i vari brani, Marco esplora il disorientamento e la perdita di identità derivanti da una corsa incessante verso obiettivi non sempre chiari. È una corsa fatta “col paraocchi”, che lo ha portato lontano ma anche a perdere di vista le ragioni originali del suo viaggio musicale.

Nelle tredici tracce che lo compongo c’è così largo spazio per sfogarsi contro una falsità che contraddistingue la realtà attorno a noi e una fortuna che non sempre ci è amica, con tutto ciò che ha portato probabilmente il rapper a perdere le staffe e a starci talmente di m*rda da intitolarci, senza troppi giri di parole, un brano del disco (Sto Male).

Ma i giochi sono fatti e Marco Pessimo non si dà per vinto, anzi, vuole provare a dare una sterzata alla sua esistenza con questa musica che l’ha portato a entrare a far parte del collettivo Mad Soul Legacy, di cui troviamo qui altri due esponenti di spicco: Lanz Khan e Jangy Leeon, autori di due sedici che alzano ulteriormente la portata del disco. Al loro contributo si aggiunge anche il ritornello dalle vibes da barrio di Francikario in Colpo Da 100 e la strofa di Cisky MCK nella conclusiva R.I.K.O.

Gli highlights di Pessimo Esempio se li prendono certamente tracce come Nevica, Amici Un Cazzo, Pathos e le track con i compagni di crew. Quella con lo stakanovista Jangy, tra l’altro, è fuori anche con un videoclip diretto da Different Drew’s:

La produzione dell’intero album, i mixaggi e i master sono opera di Cabeçao Productions, sua vecchia conoscenza a cui è rimasto molto legato nonostante viva ormai a migliaia di chilometri di distanza e che gli ha confezionato un sound coeso e vario al punto giusto.

Ascoltandolo, Pessimo Esempio sembra quasi sfidare l’ascoltatore a guardarsi dentro e a confrontarsi con le proprie contraddizioni. È un’opera che parla di cadute e di risalite, di errori e di consapevolezza, di paura e di coraggio o semplicemente di quella quotidianità che accomuna molti che, in una metropoli come Milano, hanno le palle di mettersi ancora in gioco.

Dategli un ascolto. Vi basta premiare play qui sotto.