Mi sento circondato dal Vuoto. Indefinito, e rumoroso. Mi sento passivo, disperso, e disperato. Ho ancora la sensazione che ci sia un modo almeno per provare a contrapporsi a questa forza sconosciuta che ci logora. E sento che tutto è fermo. Dobbiamo provare a fare un passo indietro. Lo scontro non è più – e non è solo – stilistico. E sento che c’è, in questo momento, un ‘ritorno ai contenuti’ trasversale, a un rap più ‘ragionato’, a un rap finalmente più maturo; una tendenza che l’Underground ha sempre (e da sempre!) provato a sviluppare, a prescindere da tutto (e da tutti). Il progetto di Contagio e Nix mi ha dato questa sensazione. Sento un sentimento comune di rottura, un bisogno ‘fisiologico’ di tornare a cercare le parole, senza sentirsi ossessionati dai numeri. La sento forte e viva, dai progetti senza budget (perché nasce tutto ‘dal basso’, sempre) ai prodotti major.
Il Contagio e Nix : una vita destinata alla gavetta
Il ‘momento’ che stiamo vivendo – da un punto di vista esclusivamente musicale – è certamente florido. Basti pensare al disco di Neffa, quello di Salmo, l’annuncio di 60 HZ II… notizie cariche di speranza – soddisfatta in parte – per un certo ‘ritorno alle origini’, che è sempre un ritorno all’originalità.
Per tutto il coraggio non giunto a compimento, per tutti i progetti lasciati a metà, per chi si consuma alla ricerca di qualcosa di più, tutto è fermo. Ci arriva questo da Contagio e Nix, a partire già dalla title-track, traccia che apre il disco aprendoci una prospettiva sulla fetta dell’Arte lasciata ai margini del Mercato.
Non basta urlare quando il male brucia dentro/tutto è spento e a tutto gli si vuole dare un senso
È la terapia del rap nella pausa dal lavoro, è la scrittura che si ritaglia spazi in una routine che ha divorato tutto il resto, il grido di resistenza di chi, nonostante tutto, continua a nutrire un ‘sogno’, dai contorni sempre più indefiniti, eppure presente.
La mia redenzione ha/l’odore di frizione bruciata a metà/la speranza non l’ho persa si è attardata in un bar/e ora tutto è fermo, e io mi chiedo se ci sei…
Impreziosita dal featuring con Reks, il disco si apre con questa intensità lirica, con un fuoco quasi narrativo, e ci trasporta dentro la Provincia Italiana, unica perché diversa nelle sue sfaccettature, ma accomunata da un senso più grande, dal senso di sentirsi tutti liberi, e diversi. Anche nello scegliere come sprecare il proprio tempo.
Tutto è fermo e io mi chiedo se ci sei
Il Contagio e Nix è un’operazione riuscita anche – e soprattutto – per il perfetto bilanciamento ‘vocale’ tra i due rapper. Prescindendo da affinità stilistiche o esistenziali, è vocalmente che il connubio artistico funziona.
Contagio è caldo, avvolgente e ‘musicale’ tanto quanto Nix è freddo, istintivo e tagliente. Uno più lisergico e trasognato, l’altro più realistico e tagliente. I loro stili si combinano restando sempre ‘separati’, come due facce della stessa moneta, restando distinguibili e originali, in una sorta di dibattito interno continuo.
Esemplari, in questo senso, le due tracce da solisti. Contagio, in Jim Morrison, ci trascina dentro il logorio psico-fisico e l’analisi impietosa del sé, nella ricerca di un equilibrio e di una ‘direzione’;
Dove sei stato in questi giorni e mesi…non stato in questi giorni e mesi…vivo con i nervi tesi aspettando che non torni…
Nix è portatore di un rap da battaglia, un rap di barre infuocate ed immagini taglienti: con Rappare a Brooklyn è questo lato ad emergere con forza, uno stile BoomBapposo che ‘esplode’ del tutto, poi, in Top Weekend prodotta da Fastcut e in Non c’è poesia, la posse track che vede i contributi al mic di Mr Planta, Cal, Casco e Tony Marciante.
In un progetto così inquadrato musicalmente (nonostante sia un lavoro composto da più produttori, polifonico e multiforme), ad emergere e spiccare è il pezzo chi si distingue dagli altri, il pezzo che non t’aspetti. Angles Morts – con il featuring di Dj Taglierino – impreziosisce un EP già ricco di spunti e visioni, con un cambio di direzioni, con una sbandata.
Alla giusta meta non ci si arriva mai/con i vetri intatti, con gli occhi asciutti
Con una base che corre, quasi in maniera violenta, con Angles Morts siamo perfettamente dentro la vita di un Rapper Underground. Dentro la fretta nel raggiungere un qualcosa che forse non c’è. Ed ecco la risposta dentro la traccia successiva, Post Verità (con una strofa-killer di Kyodo).
Potete recuperare Tutto É Fermo di Il Contagio e Nix qui sotto: buon ascolto!