Rapologia Charts – I dischi rap italiani che più ci hanno deluso nel 2022

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Definire dei dischi deludenti, non vuol dire necessariamente affermare che siano dischi brutti, ma ci si riferisce al fatto di avere a che fare con qualcosa non all’altezza delle aspettative o, comunque, inferiore a quanto fatto vedere in precedenza: di seguito vi mostreremo quelli che nel 2022 abbiamo inserito in questa categoria.

I dischi rap italiani che, purtroppo, ci hanno maggiormente deluso nel 2022

Lo sappiamo benissimo: non abbiamo alcun potere oggettivo per dire che un album è deludente per un motivo o per l’altro ma ci sembra giusto, in un periodo storico in cui è veramente difficile trovare una critica musicale capace di stroncare determinati progetti, poter dir la nostra anche quando c’è qualcosa che secondo noi non va, come tra l’altro abbiamo già fatto più volte in passato.

Molti dei dischi che abbiamo scelto per questa raccolta hanno ottenuto risultati vertiginosi ed encomi di ogni tipo ma secondo noi, al loro interno (a volte anche esterno), c’è più di un punto debole.

Proviamo a presentarveli di seguito, con la piena consapevolezza di non avere la verità in tasca.

Rhove – Provinciale

Quando si creano molte aspettative su un giovane alle primissime armi con questa musica, le possibilità di rimanere delusi sono purtroppo elevate. Rhove è un classe 2001, ha iniziato a farsi conoscere verso la fine del 2020 e nel giro di pochissimo ha fatto il botto, differenziandosi da tanti coetanei per tematiche e sound, diventando tra i primi a lanciare qui da noi la wave filo-francese che tanto sta funzionando Oltralpe. Da quella Blanc Orange (Nanana) ad oggi di acqua sotto i ponti ne è passata: Rhove è diventato uno dei ragazzi della scena più chiacchierati, capace di far ballare tutti con la sua Shakerando ma, al contempo, far discutere per alcune scelte prese durante i suoi live pirotecnici (QUI ve ne parliamo un po’). Questa estate, senza non poche problematiche, ha finalmente pubblicato Provinciale, il suo primo disco, su cui appunto si era creato un più che discreto hype di fan base, colleghi e addetti al settore. L’EP, sfortunatamente, è risultato però essere molto più debole di alcuni dei singoli che l’hanno portato dove è ora, quasi come se il meglio di sé l’avesse già tirato fuori. Nonostante i nomi presenti al suo interno, Provinciale a parer nostro non riesce a far compiere al rapper di Rho quello step ulteriore per diventare un punto fermo della scena nostrana; ma non si tratta di una bocciatura definitiva, anzi: Rhove ha talento e, se riuscirà a crearsi maggiormente uno stile tutto suo, siamo certi non verrà ricordato per essere “quello di Shakerando“.

Brani da ascoltare: La Famiglia, LAPROVINCE#2 

Seven7oo – Seven 7oo Mixtape

Per questo mixtape vale più o meno lo stesso discorso fatto per Rhove, solo che traslato su più ragazzi. Anche il collettivo di San Siro nel giro di un paio di anni è riuscito infatti ad attirare su di sé riflettori di ogni tipo e, al momento dell’annuncio del disco targato Warner Music Italy, con tanto di artwork che li ritraeva tutti quanti in una cella, la curiosità di vederli all’opera in qualcosa di più concreto di un singolo è aumentata esponenzialmente. Tuttavia, una volta messa in play, ci si è trovati davanti il classico disco dalla tracklist corposa che, con qualche taglio e accorgimento in più, avrebbe sicuramente reso meglio. Il talento in alcuni di loro è risaputo esserci da mo’, tuttavia in queste diciassette tracce nessuno della Seven 7oo riesce ad emergere più degli altri, nemmeno la punta di diamante Rondodasosa, offrendoci così un mixtape dalla forte impronta drill ma – eccetto qualche raro caso – privo di tracce memorabili.

Brani da ascoltare: NVNSNP, 66700, Spacciatore

Gemitaiz – Eclissi

Gemitaiz è un veterano della scena, ha pubblicato una miriade di progetti e canzoni e possiamo dire ormai di conoscerlo molto bene, a tal punto che, ogni volta che annuncia un disco, siamo certi di una cosa: se non è un mixtape, è difficile ci convincerà a pieno. Negli album ufficiali sembra infatti riservare maggiormente quella parte di lui che meno ci piace, con sonorità e concetti trattati lungo la tracklist che secondo noi non gli permettono di offrire il meglio sé. Frasi come “quando ti sento mi rimani dentro / il fuoco che c’era ancora non si è spento” oppure sonorità e tematiche alla Pornostar ci fanno rimpiangere ogni volta il Gem del QVC che speriamo, infatti, possa tornare presto. Magari con una nuova traccia insieme a Noyz, perché dopo il beef avuto nel corso degli anni, trovarli insieme in una traccia come Pochette, sa proprio di occasione persa per il rap romano.

Brani da ascoltare: Ciao Baby, Jorge Lorenzo, K.O.

Sfera Ebbasta & Rvssian – Italiano

Il titolo, la copertina e i nomi coinvolti: in Italiano EP di Sfera Ebbasta c’era tutta l’occasione per fare bella figura all’estero e sfatare l’immagine che hanno dell’italiano medio, attraverso un disco con qualcosa di serio da offrire agli ascoltatori. Invece, nonostante il coinvolgimento di un pezzo grosso come Rvssian al beat e di due trentenni a stelle e strisce che in questi ultimi anni si stanno facendo conoscere e apprezzare sempre di più, Sfera sembra proprio abbia voluto fare ancora una volta la sua formula vincente: minimo sforzo lirico e tematico e massima resa. Quasi cento milioni di stream solo su Spotify ma niente di nuovo sul piatto dell’artista più ascoltato in Italia nel 2022. Peccato!

Brani da ascoltare: Easy, X6

Fabri Fibra – Caos

È difficile dire qualsiasi cosa contro Fabri Fibra, anche muovere una piccola critica, è un po’ come andare contro i propri genitori, ma per quanto ci duole ammetterlo, questo disco non ci ha convinto fino in fondo. (Aperta parentesi: ancora meno ci è piaciuto l’approccio della quasi totalità dei media che hanno immediatamente gridato al capolavoro all’uscita del disco, definendolo persino disco dell’anno dopo un giorno, senza nemmeno il tempo di metabolizzare l’album). Dopo tanti anni di attesa in molti attendevano un disco alla pari o quasi di Persona di Marracash e invece molti brani del progetto di Fibra ci sono sembrati riempitivi. Lo stesso Fibra ha confermato di aver realizzato il disco in qualche mese e di avergli dato il titolo ascoltando il ritornello di Lazza nella traccia omonima: è davvero è il massimo concept che il rapper poteva offrirci? Caos è qualitativamente un buon disco (ci mancherebbe, parliamo di un top player e di top budget) ma siamo convinti che ci sarebbe potuto essere altro oltre a diverse hit radio e collaborazioni con artisti in hype. Brani come Stavo Pensando A Te del precedente disco ci hanno dimostrato come l’artista marchigiano riesca nel difficile compito di produrre delle hit che contestualmente tocchino l’animo degli ascoltatori, ma purtroppo in Caos abbiamo fatto fatica a trovarne.

Qui puoi trovare la nostra recensione completa

Brani da ascoltare: GoodFellas, Cocaine, Noia, Outro (senti)

L’Elfo – Milord

«Le critiche ricevute con Milord so che si spegneranno presto», ce lo aveva detto lo stesso Elfo durante la nostra intervista realizzata a ridosso dell’uscita del disco. In questi sette brani, stile, atmosfere, musiche e testi si sono rivelati essere totalmente differenti da quelli pubblicati in precedenza dal rapper catanese, non confermando quanto di buono fatto con il progetto prima, Vangelo II Luka. La sua convinzione di essere una macchina da guerra con il microfono in mano, ci fa però rimanere tranquilli e, infatti, già con alcuni brani e featuring rilasciati nei mesi successi all’EP, ce ne ha dato la prova. Aspettiamo speranzosi il suo prossimo disco.

Brano da ascoltare: Origami

Axos – Manie

Crediamo davvero tanto in un ritorno di Axos stile Mitridate e siamo abbastanza certi che potremmo averlo per le mani nel 2023 dati gli ultimi indizi rilasciati su Instagram. Per quanto riguarda questo 2022, però, abbiamo trovato Axos alle prese con le sue Manie davvero distante da come lo avevamo conosciuto, e lo stesso accadeva due anni prima con Anima Mundi. Se, comunque, nelle atmosfere ricercate di Anima Mundi e in tracce come Anima e Nome, L’amore Ci Farà A Pezzi Ancora e 9 Del Mattino, avevamo ritrovato l’artista de La pluie, in Manie abbiamo avuto serie difficoltà a riconoscerlo. Gli artisti evolvono, è naturale e ne siamo ben consapevoli, ma avendo avuto modo di conoscere l’enorme potenziale di Axos, saremmo ben contenti di ritrovarlo nella veste che, secondo noi, più gli si addice e che non ci faccia rimpiangere gli anni di Anima Mea e del suo primo progetto ufficiale.

Brani da ascoltare: Sotto Zero, Thriller, Padri

Junior Cally – Deviazioni

Junior Cally negli anni più recenti è finito fuori dai nostri radar e, dopo aver messo in play per curiosità il suo ultimo album ufficiale, ne abbiamo avuto la conferma definitiva: la sua strada è sempre più lontana da quella del rap. Abbandonata la maschera di inizio carriera, Junior aveva comunque dimostrato in qualche occasione di avere ancora le giuste skill per emergere e, in Deviazioni, qua e là ce l’ha leggermente ricordato. Ciò che però questo disco fa trasparire, è la sua volontà di abbracciare sonorità e mondi totalmente diversi da quelli da cui è partito: ce la farà? La salita è ancora lunga…

Brani da ascoltare: Prison Break

MezzoSangue – Sete

Dopo anni in cui non si è saputo quasi nulla del rapper di Nevermind, ecco arrivare a sorpresa sul finire dell’anno un nuovo disco, Sete, pubblicato per Sony. Il talento del rapper romano è innegabile, ma secondo noi questo album ha qualche pain point. Inannzitutto il disco è molto breve, si sviluppa in poco più di mezzora: per un lavoro che vuole dire qualcosa e che nasconde simbolismi e messaggi, rischia di essere un aspetto negativo. In alcune tracce il rapper ha sperimentato come non mai, nei testi e nelle linee vocali, spostandosi secondo noi un po’ troppo in là, forzando qualche rima e qualche cantato. Infine l’assenza di ospiti (non una novità per Mezzo) ha reso il disco un po’ monotono, complici le produzioni simili e i temi che a volte hanno rischiato di sovrapporsi. Qualche ospite di livello – come Rancore, Claver Gold e perché no Marracash – avrebbe potuto sicuramente dare quel quid in più al lavoro. Un ritorno gradito, ma siamo sicuri che dietro quella maschera si nascondano progetti migliori.

Brani da ascoltare: Sete, Dopo l’aurora, Occhi

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