Dave East ed Harry Fraud fuori con HOFFA

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Dave East ed Harry Fraud uniscono le forze nel loro collaborative album intitolato HOFFA.

Dopo i singoli che lo anticipavano, il disco è ora fuori su tutte le piattaforme.

HOFFA: Dave East si affida ad Harry Fraud per provare a lasciare un classico

HOFFA è il nuovo progetto di Dave East, prodotto interamente da Harry Fraud. Con questa unione Dave East punta a lasciare un disco che resti immortalato tra i classici del rap, in grado di dargli la popolarità che meriterebbe.

Dave East, dopo la premiata serie Karma, giunta nel 2020 al capitolo 3, cambia rotta e decide di puntare sul talento del noto producer Harry Fraud.

Harry Fraud è sicuramente uno dei producer più talentuosi dell’ultimo decennio, in grado di creare beat classici o moderni partendo sempre da campionamenti e sample ricercati e raffinatissimi. Nel corso degli anni, è stato in grado di creare un sound distintivo: ormai quando sentiamo nell’intro del brano “La música de Harry Fraud” sappiamo che sta per iniziare una bomba.

In HOFFA, il contributo di Harry Fraud va ben oltre alla sola produzione musicale. Infatti ha contribuito anche per quanto riguarda la scaletta degli ospiti presenti nel progetto. Tra i featuring troviamo infatti tutti i suoi più fedeli collaboratori. French Montana, con il quale ha realizzato molti dei successi dei Coke Boys oltre che l’EP Mac&Cheese: Appetizer; Curren$y, con cui ha realizzato The OutRunners, Director’s Cut, Cigarette Boats, The Marina EP, Bonus FootageBenny The Butcher, fresco della collaborazione in The Plugs I Met 2; Jim Jones, con cui ha realizzato The Fraud Department.

Insieme ai nomi sopraccitati, all’interno di HOFFA troviamo G Herbo, Steven Young, Cruch Calhoun e un verso postumo di Kiing Shooter.

Nota di merito anche per Westside Gunn che risulta come curatore artistico del progetto, supervisionando il tutto e arricchendo il progetto con l’imprinting Griselda/Buffalo Kids.

Nel complesso, i 40 minuti di durata del disco scorrono piacevolmente. Si apprezza l’affinità degli ospiti con le strumentali mai banali di Harry Fraud, che spezzano il flow preciso di Dave East, rendendo il progetto molto meno stucchevole dei precedenti lavori di Dave East.

Sarà questo il disco di consacrazione definitiva di Dave East, in grado di dargli la popolarità che merita?