Claver Gold – Josephine (testo)

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Testo di Josephine di Claver Gold

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Leggi il testo di Josephine di Claver Gold

Tu che mi scaldi come il sole a Bahia
Tu che sei un mare di parole in balia
Del vento che ti soffia dentro, poi esplode lento
Nel malcontento di chi un giorno ha detto “vado via”

Io ti cercavo come l’oro in Klondike
Dentro i racconti di Jack London, nel fondo
Nel fumo piombo di fortuna in una Lucky Strike
Dentro ad ogni sporco bassofondo, nel mondo

Dentro ogni riga di Neruda ed ogni sua poesia
Correvo scalzo per cercare la mia Josephine
Ed ogni giorno era una ruga nuova in armonia
Con il mio volto che invecchiava senza averti qui

Lungo le coste dove il sale bagna le mie pare
Non mi so asciugare, dove il mare spegne il sole sull’altare
Nel tramonto dove l’ultimo gabbiano poi scompare
Amore, ti verrò a cercare, tu non chiedermi il perché

Dentro al fuoco a Notre Dame, nei passi di Montpellier
Tra le tele Delacroix, ghigliottina per i re
Dove piangi e le tue lacrime ora gonfiano il parquet
Poi ti specchi nel riflesso di quell’ultimo caffè

Dentro al fuoco a Notre Dame, nei passi di Montpellier
Tra le tele Delacroix, ghigliottina per i re
Dove piangi e le tue lacrime ora gonfiano il parquet
Poi ti specchi nel riflesso di quell’ultimo caffè

L’intimità gioca con gli occhi di Josephine
Senza l’età, come in un quadro di Modì
L’oscurità si specchia sul volto di Josephine
È sola in un bar
Là dove il tempo sembra condurla in un’altra realtà

Tu mi sfuggivi come sabbia dalla mano
Come rabbia dalla voce, nel silenzio atroce in cui moriamo
E poi brillavi, supernova, dentro la tua vita nuova
E risorgevi dal Moscova con in mano un tulipano

Amore, portami lontano, tra le rocce di Titano
Tra le gocce di veleno che stilliamo
Dove i bimbi giocano a sporcarsi
I vecchi giocano ad amarsi

Dove nasce il loto bianco tibetano
Tu te ne sei andata già da un po’
Vuoi sapere come sto
Come corde pizzicate dai liutai

Ti aspettavo insieme a due bulldog
Come l’alba a Capo Nord
Come il giorno quando tu ritornerai
Spostati i capelli da una spalla all’altra

E guardami morire in volo come una licena
Tu vieni dal cielo come un lampo
Sei l’unica dea che canto di mitologia terrena

Spostati i capelli da una spalla all’altra
E guardami morire in volo come una licena
Tu vieni dal cielo come un lampo
Sei l’unica dea che canto di mitologia terrena

L’intimità gioca con gli occhi di Josephine
Senza l’età, come in un quadro di Modì
L’oscurità si specchia sul volto di Josephine
È sola in un bar
Là dove il tempo sembra condurla in un’altra realtà

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