Che Noir è il Food for Thought targato Buffalo

Food for Thought segna il ritorno di Che Noir. Per chi non la conoscesse, quest’artista classe 1994 rappresenta una delle voci migliori della scena underground americana e, in particolar modo, di Buffalo.

Grazie a progetti apprezzatissimi dalla critica, negli ultimi anni Che ha acquisito sempre più prestigio in quest’ambiente confermandosi non solo come una talentuosa mc, ma anche come un’ottima produttrice

Che Noir lancia Food for Thought: la conferma del talento della rapper di Buffalo.

Marche Lashawn nasce nel 1994 e cresce in una Buffalo molto turbolenta che, in quegli anni, conosce profondi cambiamenti sociali. La povertà e la violenza costituiscono, infatti, lo sfondo nel quale l’artista si fa le ossa al sound di Nas, Foxy Brown, JAY-Z e delle altre icone della Grande Mela.

Attorno ai quindici anni, Che Noir prende a cimentarsi con la musica tramite la strumentazione del fidanzato e inizia a produrre beat. Insieme a questa passione, cresce anche quella per il rap e l’artista capisce ben presto di voler dar voce all’ambiente in cui si trova a vivere.

Poco dopo, Marche decide di prendere seriamente la propria carriera musicale e mette in piede uno studio nell’appartamento di un conoscente. Qua inizia a registrare le sue prime canzoni che sarebbero finite in alcuni mixtape, pubblicati da indipendente.

L’incontro con Benny the Butcher.

Nel 2016, Che Noir conosce e lavora con Benny the Butcher molto prima che Casa Griselda consolidasse la propria fama nella scena americana. Il frutto della loro alchimia è Tyson, un’ottima traccia che le ha anche dato modo di diversificare il proprio sound.

Il duetto con Benny avrebbe giocato un ruolo fondamentale nel suo percorso artistico. La rapper ha, infatti, dichiarato che l’essere riconosciuta dal collega le ha dato il coraggio di dedicarsi completamente al rap:

“Ho iniziato a realizzare che tutto ciò poteva significare qualcosa per me quando ho ricevuto un riconoscimento da Benny nel 2016, prima ancora che ottenesse il contratto con la Griselda. (…) È stato il primo artista dal nord a riconoscermi, prestarmi ascolto e lavorare con me.”

La svolta nella sua carriera sarebbe arrivata nel 2018. In quell’anno, infatti, registra Thrill of A Hunt, un tape contenente Champions con DJ T-rell. Che Noir decide di inviarla a 38 Spesh, celebre produttore classe 1984 che aveva lavorato con pesi massimi del calibro di Jadakiss, Styles P e Alchemist.

Il sodalizio con 38 Spesh.

Il beatmaker rimane colpito dal suo talento e la invita a far parte della sua Trust Gang. Da quel momento, inizia una proficua collaborazione tra i due che porta all’incisione di The Thrill Of Hunt 2 (2019) e Juno (2020).

Che Noir si dimostra ben presto come una delle penne più prolifiche della scena e, nel 2020, condivide con la fan base altri due album: After 12 e As God Intended, opera di Apollo Brown. La critica continua a premiare la musica della rapper e il suo prestigio cresce nella scena underground.

Dopo un 2021 trascorso abbastanza in sordina, Che è finalmente pronta a pubblicare altri inediti, confluiti nel nuovissimo Food for Thought. Il progetto – uscito la scorsa notte – contiene dodici tracce, delle quali otto interamente prodotte dalla rapper stessa.

Che Noir, Armani Caesar e 7xvethegenius insieme in Food for Thought.

La chiave di lettura del progetto sta, anzitutto, nella copertina minimale e molto scura. La cover ritrae la rapper su di uno sfondo nero, mentre di fronte a lei si trova un piatto vuoto: ad essere protagonista, quindi, sarà la parola di Che Noir nella sua semplicità e trasparenza.

Il tema del cibo per la mente viene poi ripreso dai nomi delle canzoni che compongono la tracklist. Troviamo, infatti, rimandi alle posate (Gold Cutlery), alla condivisione (Split the Bread) e alle bevande (Water to Wine).

Il disco vede la partecipazione di Ransom e Rome Streetz, ma il punto più alto è probabilmente dato da Ladies Brunch, una bomba con 7xvethegenius e Armani Caesar. Le tre rapper hanno unito le forze in una delle collaborazioni più interessanti degli ultimi tempi.

Se amate il sound old school della Griselda, non potrete che apprezzare Che Noir e la sua arte. La rapper si distingue nella scena contemporanea grazie alle proprie liriche, tecnica e abilità nella produzione: talenti che ha avuto modo di coltivare non solo ascoltando gli OG, ma anche – soprattutto – studiando e migliorando ogni giorno.

Il suo obiettivo è sempre stato quello di dar voce agli emarginati della società e le sue barre sanno catturare in maniera magistrale l’ambiente nella quale è cresciuta. L’autenticità rappresenta il suo punto di forza rendendola un’artista molta valida e apprezzata.

Potete recuperare Food for Thought dal link di Spotify che trovate di seguito… buon ascolto!