William Pascal in Barre Rare 3: heart gold and soul silver

William Pascal

Con grafiche da videogioco retrò, e un immaginario analogico per distinguersi; con un bagaglio stilistico collaudato in anni di Do Your Thang, realtà più che romana nel panorama underground italiano; con una nutrita/gradita schiera di ospiti, William Pascal è fuori con un nuovo doppio progetto: Barre Rare vol 3: Heart gold e Soul Silver

Le barre rare di William Pascal anche in Heart Gold e Soul Silver

Ascoltare per davvero. Forse il Rap, e i rapper attraverso di esso, chiedono solo questo. Richiesta che si scontra con la ‘velocità’ del nostro tempo, che non permette alle esperienze di ‘decantare’, di depositarsi nei nostri pensieri, lentamente, e di lasciarsi assimilare.

La velocità è nemica dell’Underground, parola che ripetiamo spesso. Ma non è un mantra: è una condizione, scomoda, ma necessaria. E la nuova scuola italiana di Rap Underground è cresciuta dentro questa condizione, e contraddizione. Spaccare sempre, e il più velocemente possibile. Stare sempre sul pezzo, e al passo coi tempi.

Non sappiamo se William Pascal in questo momento provi le nostre stesse sensazioni, mentre il suo nuovo disco esce su tutte le piattaforme, come di consueto, e il suo lavoro smette di essere suo e va in pasto al pubblico – dramma artistico primigenio – assumendo significati diversi in base all’orecchio in cui arriva.

Non sappiamo se Heart Gold/Soul Silver sia portatore o meno di un nuovo gusto, e di un nuovo equilibrio raggiunto tra la componente stilistica e quella ‘politica’ del rap, da sempre in contrasto (dove per politica intendiamo la possibile e auspicabile veicolazione di messaggi in qualche modo costruttivi verso una realtà collettiva, e dunque politica)

Ciò che emerge è un punto, chiaro nella sua sinteticità, programmatico, portatore di una speranza che, sola, può smuovere dal fondo profondamente nichilistico, questa (nostra) generazione: “La nuova scuola cresce, non importa cosa esce”.

Barre rare, in giornate tristi di clausura

Ascoltandolo con attenzione, Heart Gold/Soul Silver è un disco leggero: ed è una grande qualità. Nonostante William Pascal sia un ‘tecnicista’, un culture quasi ossessivo dell’incastro fine a sé stesso, croce e delizia del rapper di ogni età, il disco scivola piacevolmente, si lascia apprezzare e comprendere. Grazie ad una produzione varia e composita, ma omogenea.

I produttori coinvolti in questo disco riescono ad avere un suono comune, a sposarsi con la voce e i gusti di William, grazie al loro ‘biforcarsi’ in due visioni: le visioni – contrapposte e complementari – all’interno della stessa persona: in questo caso, la parte d’oro e quella d’argento.

Oro. Il cuore. La pancia, l’istinto, la parte più pura. Per William Pascal questa parte è la ‘tradizione’. L’ispirazione originaria, il rap del freestyle-in cypher-ai giardini, delle punchiline, i giochi di parole. La parte classica, che suoni consapevolmente boom bap. Un boom bap del 2024, non una semplice operazione-nostalgia.

ho smesso di perdere tempo in quanto è prezioso/a 30 anni il prezzo è alto, ho già troppe pressioni

E Argento. L’anima. La parte più corruttibile – e compromessa – con i gusti e i problemi del proprio tempo, la parte che deve confrontarsi, e resistere, contro demoni e nemici. La parte delle nuove influenze e della necessità di farsi ‘capire’, del bisogno di confronto con un cambiamento in atto e di una svolta, che si vuole cogliere.

Con “occhi rosso-vino”, e tante barre rare, classiche e leggere, William Pascal è fuori con Barre Rare Vol 3 Heart Fold/Soul Silver. Un nuovo capitolo nel rap italiano. La nuova scuola che è cresciuta. E che, ora, deve affermarsi.