Rapologia Charts – I 10 migliori dischi rap pubblicati in Italia nel 2022

I 10 migliori dischi Rap del 2022
Artwork di Mr. Peppeocchipinti

Come di consueto, in queste ultime settimane dell’anno, noi di Rapologia ci siamo riuniti per tirare un po’ le somme e capire insieme quali siano i migliori dischi rap pubblicati in Italia in questo interminabile 2022

I 10 migliori dischi rap pubblicati in Italia nel 2022 seconda la redazione di Rapologia

È sempre difficile stilare questo genere di classifiche quando si ha a che fare una miriade di progetti interessanti sotto diversi punti di vista. Non tutti, però, sono stati in grado di dar vita ad un progetto completo e capace di trasmettere all’ascoltatore interesse e coinvolgimento. Qualcun altro invece sì e siamo fieri di poterli inserire tra i dischi meglio riusciti in Italia nel 2022.

Li trovate perciò in questa nostra personalissima raccolta, frutto di una semplice votazione interna e condivisa con voi per poter rivivere in un colpo solo il meglio che la scena italiana è riuscita a donarci in questa annata.

Consapevoli di avere lasciato fuori diversi progetti degni di nota – vedi sezione Menzioni in calce all’articolo – vi lasciamo ai 10 migliori dischi rap pubblicati in Italia nel 2022 seconda la redazione di Rapologia, messi in semplice ordine alfabetico.

Claver Gold – Questo Non È Un Cane

Anni fa in un’intervista Claver Gold ci disse che a Milano preferisce la sua vita tranquilla a portata di mano a San Benedetto sul Tronto, sul mare. Un dettaglio che ci dice molto anche della musica di Claver: da un lato c’è il rap italiano, dall’altro Claver (e pochi altri colleghi). Una differenza di intenti da vedere non come un antagonismo con nomi più altisonanti, ma semplicemente come un approccio differente a questo genere, che l’artista marchigiano riempie da anni con brani intimi che diventano in poco tempo speciali per molti fan. Questo Non È Un Cane è un disco che sembrerebbe esser nato proprio dalla sincera voglia di fare musica per sé e di mandare qualche messaggio agli ascoltatori – vecchi e nuovi – senza guardare alle classifiche o a TikTok. Non meno importante, tale disco conferma che la scelta di affidarsi a un unico produttore (Gian Flores in questo caso) aiuti tantissimo a rendere un album più fluido.

Brani consigliati: Quelli Come Noi, Horror Vacui, Nak Su Kao, Gitana

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Egreen – Nicolás

Gli artisti fuori dal circuito delle major non avranno mai certi budget ma hanno la libertà di fare la musica che vogliono. Sia chiaro, le grandi etichette non sono dei mostri cattivi ma sarebbe stupido non cogliere le differenze tra i vari contesti ed Egreen con questo disco ha confermato proprio tale dinamica, pubblicando in autonomia un disco lungo e intimo di cui Incubi – una traccia da oltre dieci minuti – è un ottimo biglietto da visita. Nicolás è un album rap fatto bene come pochi negli ultimi anni ma questo è uno di quei casi in cui anche il contorno conferisce importanza al prodotto: la storia umana e musicale di Egreen, che vi invito a scoprire nelle varie interviste, dice moltissimo sia di quei problemi che in gioventù si ignorano totalmente ma anche dello stato di salute della musica indipendente nel 2022.

Brani consigliati: Incubi, Skyline, Ridere Piangendo, Nicolás

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Inoki, Dj Shocca – 4 Mani

4 Mani di Inoki e DJ Shocca è un incontro tra due pesi massimi dell’hip hop italiano, che funge da enclave formalista in un periodo in cui i valori del rap tradizionale sono annegati da foci quali autotune e maranzate. L’unico accenno di autotune del disco sono nelle primissime barre introduttive del primo brano del disco, Spuntablu, che vede Inoki sparare un super egregio e classico esercizio di stile sopra il più crudo dei boom bap per il brano più riuscito dell’EP. 4 Lire radica il concetto del keep it real in un periodo in cui certi esponenti della scena recitano esplicitamente il fare parte di gang ed è assolutamente un brano con concetti necessari nel 2022. Milano by Night è un ottimo tributo alla loro storica traccia di 60 HZ, mentre gli scratch in Detox, il ritornello alla Sangue Misto di A & F e l’unione tra rap e R&B in Sorelle in compagnia di Nina Zilli non sono altro che punti aggiuntivi che scandiscono una bella prospettiva su quale sia il messaggio da portare avanti con l’hip hop. Ancora una volta, bravi Ness e Shocca!

Brani consigliati: Milano By Night, Ezército, Detox, Sorelle

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Jake La Furia – Ferro Del Mestiere

Il ritorno da solista di Jake fa scintille e lancia ancora di più l’ex Club Dogo dopo l’album con Emis Killa. Ferro Del Mestiere mixa il vecchio e il nuovo: spazio al classico con le produzioni di Dj Shocca e le barre di Inoki, lasciando spazio a giovani talentuosi come Paky e 8blevrai. Banger, brani d’amore, racconti di vita e flow incalzanti su cassa e rullante: FDM ci fa riscoprire un Jake la Furia vario a seconda delle sonorità, senza ovviamente abbandonare la prerogativa delle rime che l’ha sempre contraddistinto. Ennesima dimostrazione che i veri top player si riconoscono dopo un percorso decennale e non dopo i cento metri. Ferro Del Mestiere, oltre a confermare questa ipotesi, si spinge oltre e avvalora quella che non è più una supposizione: Jake la Furia ha ancora tanto da dare al rap italiano.

Brani consigliati: 20 Primavere, I Soldi E La Droga, Jumpman, La Cosa Giusta

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Lazza – Sirio

Uscito ad aprile di quest’anno, si è piazzato sin da subito nelle classifiche e ancora proprio non ne vuole sapere di farsi da parte. Sirio è per Lazza il disco della vera consacrazione e non poteva essere altrimenti: da pezzi come Alibi, passando per Nessuno e l’iconica Piove, fino ad arrivare a Nulla Di, giusto per citarne alcuni, il progetto è un percorso di altissimo livello e nessuno – escludendo Panico – scivolone. Sirio è il disco dei grandi nomi al suo interno, vedi Tory Lanez e French Montana, ma è anche il disco della presa di coscienza dei propri punti di forza per Lazza. Che sia impreziosito nella sua versione Concertos o messo in play in originale, Sirio è senza dubbio tra i dischi più belli di questo 2022.

Brani consigliati: Ouv3rture, Piove, Jefe, Puto

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Luchè – Dove Volano Le Aquile

In molti ricorderanno le tante offese (si sa come vanno i social) rivolte ai Luchè nei suoi canali non appena uscì questo disco. Mesi dopo l’artista napoletano ha collezionato diversi sold out importanti in tutta Italia: magari tante persone non avranno cambiato idea sull’album, ma i numeri raccolti da nord a sud portando in tour uno show di assoluto livello hanno confermato la fattura dell’artista. I punti di forza di Dove Non Volano Le Aquile sono sicuramente la cura e la freschezza di molte produzioni, l’originalità di alcuni brani (D1OS lascia senza parole) e l’aver scelto in maniera eccellente gli ospiti. A nostro avviso qualche traccia in meno avrebbe potuto conferire più omogeneità al disco, ma il progetto rimane tra i meglio riusciti del 2022. Se c’è una lezione che abbiamo compreso da questo lavoro è che quando un artista va oltre l’idea che il fan si era fatto di lui c’è da aspettarsi un po’ di hating.

Brani consigliati: Over, Si Vince Alla Fine, Ci Riuscirò Davvero, Le Pietre Non Volano

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MRGA – Festivalbars

Tra i dischi più interessanti del 2022 non potevamo omettere un progetto MRGA. Durante quest’anno solare hanno visto la luce ben sette progetti individuali (Gran Turismo di Gentle T, #FREECRAXI di Gionni Gioielli, WoodStock e NewPort di Blo/B, Ligera Memories di Montenero, Luchino Visconti di Toni Zeno e 10.5 di EliaPhoks) e un doppio LP corale: FestivaBars Compilation Rossa e Blu. In questa classifica vogliamo premiare il collettivo al completo, assegnando il premio proprio a FestivalBars. Nonostante #FREECRAXI spicchi per essere il disco con maggiori contenuti, è però con i due FestivalBars che abbiamo apprezzato al meglio la vera essenza del collettivo. Diciannove tracce in cui si alternano tutti i membri di MRGA sulle super produzioni di Gionni Gioielli, che accompagnano gli ascoltatori nell’immaginario delle estati italiane degli anni 80-90. Tra skit memorabili, barre taglienti e spunti di nostalgia, i due FestivalBars ci hanno sicuramente fatto appezzare la torrida estate del 2022, lasciando in noi un ottimo ricordo, esattamente come le estati di qualche anno fa, passate a guardare il celebre show musicale alla televisione.

Brani consigliati: Vittorio Salvetti, Susanna Messaggio, Giorgia Surina, Piero Pelù

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Noyz Narcos – Virus

Pubblicare un disco il 14 gennaio è un’arma a doppio taglio: ti permette di iniziare l’anno col botto ma, al contempo, rischia che si perda tra la miriade di pubblicazioni che i colleghi pubblicheranno di mese in mese. Qui, tuttavia, stiamo parlando di Noyz Narcos, un punto fermo della scena rap nostrana che ogni volta che fa qualcosa lascia in maniera indelebile il segno, che sia con un suo disco o con una sedici all’interno di un progetto altrui. Virus è perciò un album che è rimasto, eccome, merito del barre al veleno del rapper romano ma anche del prezioso contributo di Night Skinny, autore di tredici strumentali su sedici, che suonano tutte quante alla grande anche su quei palchi che NN ha infuocato in giro per l’Italia. Se poi ci aggiungi la parte 3 di Verano Zombie e un contributo memorabile di Raekwon (e un po’ meno di Cam’ron, ma comunque fighissimo), si capisce facilmente la caratura di un disco che, nonostante l’uscita indipendente, sia riuscito a mani basse a prendersi le prime posizioni dei migliori dischi rap del 2022.

Brani consigliati: Uomo A terra, Welcome Back, Foot Locker, Dope Boy

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Toni Zeno, Gionni Gioielli – Luchino Visconti

Il fardello che poggiava sulle spallo di Toni Zeno all’indomani dell’uscita di Luchino Visconti era enorme. La prima uscita della Fase Quattro di casa MRGA era attesissima ed ha visto proprio il rapper siciliano sugli scudi. Lui non ha minimamente deluso aspettative che erano diventate altissime negli ultimi tempi, anche grazie all’ottimo Solve et Coagula EP con Aleaka. Luchino Visconti è un disco esplosivo, ricchissimo di barre incastri e tecnicismi ma che sa portare sul piatto anche una gran varietà di argomenti, fatto non scontato nel panorama attuale. Le collaborazioni figlie delle grandi personalità degli artisti di casa MRGA danno un forte accento ai pezzi. Gioielli si conferma, se ancora ce ne fosse stato bisogno, come uno dei migliori d’Italia: la sua capacità di creare miscele sempre diverse per prodotti differenti è una capacità che nel Bel Paese pochi produttori hanno. C’è poco da aggiungere, la Marvel dovrebbe imparare da MRGA come si fanno le Fasi 4.

Brani consigliati: Gruppi di Famiglia In Un Interno, Balastri, La Caduta degli Dei, Ludwig von Wittelsbach

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Vacca – Barroso

Se sei un artista come Vacca, sempre produttivo e con la stessa fame dei primi giorni, stare fermi è davvero difficile, quasi impossibile. A volte, però, un periodo di pausa è necessario e spesso, quello che porta con sé, è una nuova e migliorata versione della propria persona. Questo è esattamente quello che è successo con Barroso, il progetto che Vacca ha rilasciato sul finire di settembre e che da molti è stato decretato come il suo disco migliore. Vacca, infatti, dopo essere momentaneamente sparito dalla scena, ha ricaricato le pile per tornare più in forma che mai. In maniera semplice ma come sempre diretta, è riuscito a raccontarsi e raccontare: della quotidianità, della strada, della fame e della voglia di farcela; tutte tematiche già sentite, certo, ma in una veste totalmente nuova, che non lascia spazio a critiche. Barroso, che piaccia o meno, è un disco abilmente eseguito e brani come Real Hustlers, Sangre de la Isla e la stessa Barroso, sono quelli giusti da mettere in play per togliervi ogni dubbio a riguardo.

Brani consigliati: Benedetto, Real Hustlers, Paranormal Activity, Barroso

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Oltre i dischi appena citati, abbiamo il dovere di menzionare altri progetti che hanno fortunatamente puntato sulle rime in questo 2022 del rap italiano:

  • 10.5 di EliaPhoks e Gionni Gioielli
  • Dramma D’Autore di Tosses e Pessimo17
  • Mercato Nero di Nex Cassel
  • Chiodi di Kaos
  • Black Pulcinella di Clementino
  • Xenoverso di Rancore
  • Storie d’amore con pioggia e altri racconti di rovesci e temporali di Murubutu
  • Educazione e Rispetto di Gio Lama
  • L’Ultimo Disco di Danti
  • Tana Libera Tutti di Alda
  • Solve et Coagula EP di Toni Zeno e Aleaka
  • WoodStock di Blo/B
  • Jack Di Fiori di Lanz Khan e Sick Budd
  • Quando le canzoni finiscono di Carlo Corallo
  • Decadenza EP di Mr. Phil e Montenero
  • Santa Sede di Santa Sede
  • Addio, a domani. di Don Diegoh
  • Suono Sporco di Dj Fede
  • Ex Presidents EP di Lil Pin, Mattaman, Rox

E per voi, quali sono i migliori dischi rap pubblicati in Italia in questo 2022?

Classifica dei 10 migliori dischi rap pubblicati in Italia nel 2022
a cura dello staff di Rapologia

Grafica di Mr. Peppe Occhipinti.