«In Grattacieli ho raggiunto il giusto compromesso stilistico»: Intervista a PL

Abbiamo intervistato il giovane rapper facente parte dei Santa Sangre, da poco fuori con Grattacieli, il suo nuovo album solista.

Tra i numerosi obiettivi che cerchiamo di perseguire tramite questo portale vi è sicuramente la volontà di dare maggiore spazio agli artisti emergenti del nostro Stivale, purchè siano meritevoli. Spesso tentiamo anche di scambiarci due parole, perché quando si parla di musica non c’è migliore di chi la compone in prima persona. Questa volta abbiamo avuto l’opportunità di intervistare PL, giovane rapper romano, parte del gruppo Santa Sangre.

Il ragazzo ha da poco pubblicato Grattacieli, il suo nuovo disco, per Quadraro Basement. Ecco cosa ci siamo detti:

Cominciamo con una domanda di rito: il tuo disco “Grattacieliè uscito da quasi un mese, come sta andando?
«Ancora troppo presto per tirare le somme. Quello che posso dirti è che quando ho suonato il disco live la prima volta a Roma sono stato contento della risposta del pubblico, i pezzi dal vivo suonano molto bene!»

Poco tempo fa su un portale che parla di rap abbastanza conosciuto leggevo critiche ad un disco di un rapper della vecchia scuola, giudicato dall’autore “poco innovativo” ed effettivamente non sono in pochi a pensare che un certo tipo di rap sia morto (o che debba morire). Tu nel tuo disco hai fatto una chiara scelta musicale e lirica, ti sei pentito di qualcosa?
«Avrei fatto un disco ancora più in quella direzione “vecchia scuola”. Il suono classico è ciò che mi ha fatto innamorare di questo genere e che tutt’ora m’ispira di più. Con WhiteNoise abbiamo trovato un giusto compromesso stilistico: un sound fresco ma non “banale”, hardcore ma innovativo.»

Quanto credi abbia influito il vivere a Roma nella scrittura di questo disco?
«Roma è una città immensa…mi ha influenzato vivere nel mio quartiere! Tutte le storie che racconto sono storie vere che appartengono alle strade dell’VIII Municipio.»

In “Jessica Rabbit” ho trovato delle somiglianze con alcuni vecchi lavori del TruceKlan (il mischiare l’italiano con l’inglese): è così? Sei estimatore della loro roba?
«Come ogni rapper romano della mia età ho ascoltato e seguito il Truceklan, in particolare Noyz Narcos…nel precedente disco Santa Sangre abbiamo anche collaborato con Gel (“Lucignolo” traccia contenuta nell’album “Eden”). Ma non mi sono ispirato direttamente a loro, come dicevo prima, io prendo ispirazioni dalla vita vera, che vedo e vivo tutti i giorni.»

Qual è il tuo pezzo preferito di “Grattacieli” e perché?
«“Qualche kilo” perché è il pezzo che dopo 2 anni mi suona ancora nuovo, ancora non mi stanca…per me sarà eterno!»

Ormai sei nella scena da un po’ di tempo: ti ritieni soddisfatto del lavoro fatto da solista e con i Santa Sangre?
«Sono molto soddisfatto del lavoro di tutti noi. In ogni disco che abbiamo realizzato c’è del gran rap ed è innegabile.»

Tornando a parlare di ispirazioni, oggi cosa ascolti principalmente?
«Oltre a essere un rapper sono anche un producer, infatti prima di fare uscire “Grattacieli” ho pubblicato “Bastardi Senza Gloria”, il mio primo disco da beatmaker che si trova su tutti i digital stores. Anche per questo motivo ultimamente sto ascoltando tantissima musica di diversi generi, il genere che ascolto meno è il rap paradossalmente. Principalmente sto ascoltando dalla musica punk hardcore, alla canzone d’autore napoletana.»

Com’è stato lavorare con Fuzzy e Quadraro Basement?
«Con Fuzzy ormai ci lavoro da quattro anni, è un “padre musicale” per me! È stato un lavoro molto naturale e spontaneo anche con i ragazzi della Quadraro che sono tutti miei fratelli.»

Tutte le produzioni del disco sono state curate da White Noise: in che modo avete collaborato per dare vita alle giuste atmosfere?
«Anche qui è stato tutto molto spontaneo. Io e WhiteNoise ci siamo conosciuti un giorno per puro caso e dopo due giorni eravamo già in studio a lavorare al disco. Nulla accade mai per caso nella vita.»

Progetti futuri?
«Sto preparando un’EP in coppia con un altro rapper che penso vedrà la luca questa primavera/estate. Inoltre, sto producendo il terzo album di mio fratello Esdì e l’EP di Chicano, proprietario dello storico negozio di vinili “Hocus Pocus” a Roma, ricercando di riportare quel suono puro della vecchia scuola che si sta andando a perdere.»