Pessimo 17 e Sick Budd: Trittico Vol 5 continua la saga

Pessimo 17 Sick Budd
Foto di Andrea Marsilio

Pessimo 17 e Sick Budd firmano un nuovo capitolo della loro serie di mini-EP, con Trittico Vol 5, confermando un’intesa artistica ormai rodata. Tre brani, tre atmosfere, un solo filo conduttore: raccontare con lucidità e stile la vita ai margini, tra realness, disagio e riflessioni personali.

Tre brani, tre ritratti crudi: Pessimo 17 e Sick Budd tornano con Trittico Vol 5

Con Trittico Vol 5, Pessimo 17 e Sick Budd aggiungono un nuovo tassello alla loro saga, confermando una volta di più l’alchimia unica che li lega.

Tre tracce, ancora una volta intense, vere, cariche di immagini forti e suggestioni emotive, che scorrono con una certa continuità, grazie a produzioni dal tono soft, quasi jazzy, che vestono perfettamente l’introspezione dei testi. È rap crudo ma consapevole, con uno sguardo profondo e mai banale.

Nel primo brano SNAI emerge un forte senso di rivendicazione identitaria: in un panorama dove molti si svendono pur di inseguire l’hype, Pessimo difende con orgoglio la realness sua e della sua gente. Una presa di posizione netta, autentica, che riafferma un’idea di rap radicato nei valori e non nelle mode.

Nel secondo, LETTERA ALLA PROVINCIA, la provincia torna protagonista. Non come rifugio, ma come gabbia. Uno spazio che lascia addosso più cicatrici che insegnamenti, dove il disagio si taglia con il coltello e raccontare diventa quasi una condanna. Pessimo riesce a dipingere tutto questo con realismo, senza forzature, rendendo ogni barra un frammento vivido.

A chiudere il trittico, la presenza di Rafilù regala ulteriore sfumatura al progetto, suggellando con classe un lavoro che sa essere riflessivo e affilato allo stesso tempo.

Trittico Vol 5 è un ulteriore passo avanti in un percorso artistico che continua a distinguersi per coerenza, cura e identità.

Lo trovate al link sotto.