Montenero firma il suo Legacy

Montenero

Montenero è tornato con un progetto solido, essenziale, prodotto da Pietrino e Nikidefre, dal titolo Legacy.

Montenero – Legacy: la nuova eredità di strada

Dopo anni passati a raccontare Milano con il suo stile ruvido e diretto, Montenero sembra pronto a scrivere un nuovo capitolo con Legacy — un progetto che vuole essere, per usare un’espressione comune ma mai banale, “la vecchia scuola che non muore mai”.

Con la produzione affidata a Pietrino 2ndRoof (o Chef P) e a Nikidefre, l’album punta dritto su beat classici: niente fronzoli, solo basi essenziali e incisive che lasciano spazio alle rime. I tappeti sonori di Legacy non cercano suoni “fighi” a tutti i costi, ma puntano su quella ripetitività nervosa che da sempre lega il rap di strada al realismo delle sue storie. Un groove duro e costante — perfetto per riflettere su certe verità senza cercare facili distrazioni.

Tra i momenti più attesi dell’album, due collaborazioni su tutte:

  1. La strofa di Jake La Furia — collega storico nella Dogo Gang — che porta un’energia da veterano: nel corso del brano emozionante anche la citazione di Popolare, un riferimento sottile e forte a Marracash che grida “questa è come la vera Milano suona“.
  2. La traccia con Tormento intitolata Malibu, che si muove su un registro più esplicito quando parla dei rapporti con le donne: non è il romanticismo patinato, ma un racconto schietto che non lascia spazi a falsi pudori.

Nel panorama rap attuale, in cui molte uscite cercano il ritornello facile, Legacy suona come una scommessa — quella di restare fedeli a una tradizione, senza però fossilizzarsi. Montenero non vuole essere nostalgico: vuole essere autentico. E con Pietrino e Nikidefre dietro i piatti, sembra che l’equilibrio tra suono e parola regga.

Se sei stufo del rap costruito per playlist, Legacy è una boccata d’aria fredda che puoi ascoltare al link sotto.