Tra le figure più importanti a forgiare il rap di Roma c’è stato Piotta e stiamo parlando dei primissimi anni Novanta (forse anche prima), per questo motivo non è con poca curiosità che accogliamo la notizia del suo nuovo libro intitolato Il primo re(p), alle origini del rap italico.
Il primo re(p), alle origini del rap italico: il nuovo libro di Piotta
Dopo Pioggia che cade, vita che scorre del 2006 e Troppo avanti: come sopravvivere al mondo dello spettacolo del 2008, Piotta è tornato in libreria con un prodotto da non sottovalutare.
Quante volte ci troviamo a che fare con persone che si mettono in bocca parole sul rap o sulla cultura hip-hop sapendo poco o nulla, soprattutto per quanto riguarda la sua storia? Potere leggere l’evoluzione di questo genere in Italia da parte di uno che questa storia l’ha fatta in prima persona è sicuramente un’opportunità da non perdere.
Stiamo parlando di chi con la Taverna Ottavo Colle, assieme a Danno e Masito, ha dato vita alla prima crew hip-hop romana, fondando poi assieme a Squarta la label Robba Coatta con cui pubblicarono l’iconico La banda der trucido, un disco che racchiudeva al suo interno tutta la scena rap capitolina.
In queste pagine edite Il Castello Editore e impreziosite da una prefazione di Manetti Bross, il rapper diventato noto al grande pubblico grazie a successi come Supercafone e La mossa del giaguaro ripercorre la sua vita e la sua trentennale carriera per far conoscere nel dettaglio ciò che ha contribuito a rendere il rap il genere più ascoltato in Italia.
“Noi ci siamo inventati questa professione in Italia, prima contro le famiglie, poi contro la miopia di molti addetti ai lavori, e a volte persino contro la gelosia di alcuni colleghi di quel tanto decantato pop italico”: afferma Tommaso che, seppur passino gli anni, continua ad essere un punto di riferimento per l’underground romano e non solo.
Il primo re(p), alle origini del rap italico di Piotta è disponibile nelle librerie e online: clicca QUI per acquistarlo.
