Si intitola Santa Guerrilla il primo album ufficiale di Liffe, una delle migliori penne di questo 2025.
Le nuove generazioni possono ancora fare rap con tante barre e un messaggio forte? Chiedetelo a Liffe, la sua Santa Guerrilla è la risposta!
Una delle migliori rivelazioni del 2025 è sicuramente Liffe. Nel corso di questa stagione lo abbiamo potuto apprezzare in numerosi progetti. Prima di tutto nell0 splendido Supercella, uscito a inizio anno per Payback Records, realizzato assieme al socio Barra1. Successivamente ha preso parte a Fare Rap Non È Obbligatorio di Egreen e alle ultime due pubblicazioni MxRxGxA, ovvero Dream Team dove realizza una delle tracce migliori del disco e Mano Roja, il disco “dedicato” a Manu Chao sulle produzioni di Gionni Gioielli.
Oltre a questo, ha realizzato diverse perle all’interno di brani di altri artisti nel corso di quest’anno, così come era successo negli anni precedenti. Eppure, non era ancora arrivato il momento di un album intero solista.
Il momento finalmente è giunto e possiamo godere di un disco intero rappato da Liffe dall’inizio alla fine. I featuring sono pochi e miratissimi: Kazawi, Doye ed Egreen, l’uomo che prima di ogni altro probabilmente ha creduto in lui. Il disco è interamente prodotto da Kolpo, un producer che se per caso ancora non conoscete, dovete assolutamente recuperare. Gli scratch sono di Dee Jay Park.
In questo album Felipe aka Liffe, riesce a mettersi in luce al 100%, più di quanto non avesse mai fatto nei progetti precedenti. Oltre alle rime affilate, la metrica impeccabile e il flow da veterano, riesce a farcire le strofe di una serie di delicati messaggi sociali, che fanno capire apertamente il suo modo di pensare, pur senza risultare pesanti o stucchevoli. Gli anni ’90 sono passati: non è più necessario che il rap sia un genere “politico” però ci piace che ogni tanto gli artisti riescano a lasciare agli ascoltatori un messaggio anche di questo tipo. Liffe non esagera, però ci tiene a evidenziare talvolta il suo impegno, che evidentemente fa parte della sua storia personale, anche al di fuori del rap.
Santa Guerrilla scorre piacevolmente dall’inizio alla fine nonostante non sia un disco da ragazzini. Ci sono una marea di barre e una marea di riferimenti che vengono colti appieno solo dopo diversi ascolti. Nonostante la giovane età, Liffe dimostra di essere già un veterano della scena, con le idee molto chiare sul suo rap e le sue idee.
Potete ascoltare il suo disco su tutte le piattaforme oppure dal link qua sotto.


