Che anno per Payback Records, la posse track celebra una label in stato di grazia

Payback records 2025

Il 2025 di Payback Records si chiude con una fotografia nitida di quello che questa realtà è diventata nel giro di poco tempo: una delle label underground più cariche, coerenti e interessanti della scena rap italiana, probabilmente la più solida emersa negli ultimi anni. Un percorso costruito senza scorciatoie, fatto di studio, visione e presenza costante sul territorio, che oggi viene celebrato nel modo più naturale possibile per una realtà hip hop: una posse track.

Payback Records e il piano di Egreen

Alla base di tutto c’è una direzione chiara. Egreen non ha mai nascosto di avere un piano in testa: spingere il rap fatto bene lungo tutto lo stivale, dando spazio a rapper e producer che lavorano seriamente, con fame e rispetto per la cultura. Payback Records nasce e cresce proprio su questa idea, diventando un punto di riferimento per chi vede ancora il rap come linguaggio, identità e lavoro quotidiano, non come semplice contenuto usa e getta.

Nel corso dell’anno il nome Payback Records ha girato parecchio. Merito di un ottimo lavoro in studio, ma anche di una presenza dal vivo costante e credibile nonostante lo Stivale non sia ancora strutturato per offrire ovunque le migliori situazioni per portare musica rap dal vivo. Ad ogni modo, Payback è diventata una firma riconoscibile, sinonimo di qualità e attitudine.

Una realtà in continua evoluzione

Quello che colpisce è la capacità di trasformarsi senza perdere coerenza. Payback Records non è mai rimasta ferma su una formula, continuando a inserire nuovi nomi e nuove energie, rapper che entrano di diritto nelle nostre best strofe e nelle migliori uscite del mese. È un movimento costante, che racconta un’idea di scena viva, alla faccia di chi insinua il contrario.

Guardando al 2026, è facile immaginare un ulteriore level up. I presupposti ci sono tutti: una struttura sempre più rodata, artisti in crescita e una credibilità costruita passo dopo passo. Payback sembra pronta a spingere ancora più forte, senza snaturarsi.

Payback Posse, la ciliegina sulla torta per l’anno della Payback Records

A suggellare questa annata arriva Payback Posse, uscita oggi e perfetta sintesi dello spirito della label. Al microfono troviamo Egreen, Liffe, Barra1, Sonny Purni, Damn Daniel, Roy Zen, Peter Wit e Michael Sorriso, su un beattone minimale firmato da Azukorin e Fabio Armato. Una posse track che non è solo esercizio di stile, ma dichiarazione d’intenti: Payback Records c’è, è compatta e guarda avanti.

Se questo è il modo di chiudere l’anno, il prossimo capitolo promette di essere ancora più interessante.