È uscito La Legge Dello Specchio, il primo brano postumo di Jesto

Jesto

La pubblicazione di La Legge Dello Specchio segna un momento doloroso ma necessario: il primo tassello della produzione postuma di Jesto, un artista che ha sempre trasformato la scrittura in uno specchio interiore e che oggi parla da un’altra dimensione, con un peso diverso ma ancora potentissimo.

La Legge Dello Specchio: un brano che mostra quanto Jesto fosse consapevole del suo dono

Fin dall’attacco, La Legge Dello Specchio mette in chiaro la lucidità con cui Jesto osservava il proprio talento. Le barre “Senti la mia voce come fa vibrare il cono / So che devo usarlo a fin di bene questo dono” sono la dichiarazione di un rapper che conosce a fondo il potere della parola. Non è solo tecnica: è una responsabilità. Jesto ha sempre dosato ogni sillaba, costruendo incastri metrici chirurgici che, in questo brano, risultano ancora più intensi perché arrivano come un’eredità.

Ed è impossibile non restare colpiti quando arriva la barra “Se dico che smetto, te dimmi che effetto fa”. Oggi, dopo la sua scomparsa, quella frase esplode: ha smesso davvero e l’effetto è devastante per chi lo ha amato come artista e per chi lo ha vissuto come persona. La musica rimane, ma il vuoto è enorme.

L’introspezione elevata a codice espressivo

Il nucleo concettuale del pezzo arriva quando Jesto declina uno dei temi più profondi della sua poetica:

La legge dello specchio, quello che vedi fuori
Avviene prima dentro, quello che c’è all’esterno
Prende forma all’interno, quello che vedi fuori è
Solamente un riflesso, è la legge dello specchio.

Qui Jesto non sta solo rappando: sta spiegando un principio che ha guidato tutta la sua produzione. La realtà esterna come proiezione di un mondo interiore complesso, fragile, spesso in conflitto. È una riflessione che trascende la musica e lo avvicina a un livello quasi filosofico, ma resa con un flow costruito su incastri fittissimi,  marchio di fabbrica del suo stile.

L’organicità del testo dimostra ancora una volta quanto Jesto fosse un fuoriclasse nella metrica. Nulla è casuale, tutto è incastrato con una precisione che pochi in Italia hanno saputo raggiungere.

Brani come questo, pubblicati dopo la sua morte, non fanno che amplificare il rimpianto per un artista irripetibile. Jesto era uno di quelli che riuscivano a trasformare il rap in un diario emotivo, mantenendo allo stesso tempo un livello tecnico altissimo. La Legge Dello Specchio è la prova definitiva di quanto la sua penna fosse speciale e di quanto la sua assenza pesi.

Ascoltatelo.