I bambini fanno oou è il nuovo singolo di Cuta e Nitro, due generazioni di rap unite da una forte sinergia. Il risultato è una forte critica all’attuale società, a suon di barre che non risparmiano nessuno: dai più piccoli, cresciuti come figli dei social, ai più grandi, responsabili dei problemi dei più giovani.
I Bambini Fanno Oou è la foto di Cuta e Nitro alla società contemporanea
Il brano si propone come un’istantanea cruda della contemporaneità. Con una miscela di sarcasmo, ironia e rabbia, i due artisti dipingono un mondo instabile, dominato da contraddizioni e confusione.
Il titolo, un chiaro riferimento al celebre ritornello di Povia, viene qui completamente ribaltato. Quella che era una melodia innocente si trasforma in una caricatura feroce, una provocazione destinata a scuotere l’ascoltatore e a mettere a nudo i paradossi e le ipocrisie del nostro tempo.
A sostenere il peso delle liriche c’è un beat oscuro e incisivo: la trap contemporanea incontra l’attitudine del rap classico, creando un’atmosfera urgente dove ogni cambio di flow è funzionale al messaggio.
Una collaborazione che non cerca hit: I Bambini Fanno Oou è l’incontro tra due generazioni con un messaggio comune
I bambini fanno oou non cerca di essere la hit radiofonica. La traccia è un puro incontro tra Cuta e Nitro e i loro stili, due generazioni diverse che si uniscono per portare un messaggio comune.
La traccia è il punto di incontro tra due stili che si fondono per lanciare un atto d’accusa cinico. Il mirino è puntato ovunque: sui ragazzi anestetizzati dai feed dei social network, catapultati in un virtuale che cancella il reale, e sugli adulti, incapaci di fornire risposte concrete.
Saluto un influencer
Che non influenza un bel niente
Lavora perché è stata consenziente
È stata con sei aziende
E non è una vittima è una troia
Non per non niente
La vipera si trova col serpente
Distruggere la società e farlo con flow
In definitiva, Cuta e Nitro non si limitano all’intrattenimento. Hanno costruito uno specchio spietato in cui è difficile non riconoscersi: siamo tutti lì, tra giovani persi nelle illusioni digitali e grandi irresponsabili.
È una traccia che vuole distruggere le convenzioni sociali e lo fa con classe, dimostrando che il rap, quando unisce tecnica e contenuto, rimane il genere più potente per raccontare la realtà senza censure.


