Kendrick Lamar e Drake: il beef nel modo di essere, ancora prima che nelle rime

drake kendrick lamar

In attesa della release del nuovo album di Kendrick Lamar, stiamo ripercorrendo la sua discografia, apprezzata quasi dall’unanimità degli ascoltatori. Se diciamo quasi è perché c’è qualcuno a cui il modo di fare di Kendrick sembra non piacere proprio: stiamo parlando di Drake, un artista con cui si sono scambiati numerose frecciatine nel corso degli anni.

Ma il loro è un beef che va oltre alle rime, riguarda proprio l’approccio alla musica. Proviamo ad analizzarlo insieme.

Kendrick Lamar e Drake: il beef infinito, tra due visioni opposte del rap

Siamo all’inizio degli anni ’10. La scena statunitense è cambiata radicalmente rispetto a qualche anno prima e acquisiscono posizioni sempre più rilevanti giovani rapper, venuti per restare. Tra questi ci sono ovviamente Drake e Kendrick Lamar.

Pur con background differenti, hanno dei tratti comuni. Entrambi hanno trovato il grande pubblico grazie a un “mentore”, Lil Wayne per il primo, Dr. Dre per il secondo e utilizzano il rap in una maniera diversa dai loro predecessori. Il rap per loro è una vera e propria valvola di sfogo in cui mostrare anche le proprie fragilità ed è esattamente questo che li fa apprezzare tantissimo dal pubblico, forse un po’ stufo dei rapper spacconi.

In questo periodo transitorio K. Dot e The Boy sembrano andare d’accordo e avere un’ottima affinità sul beat. Tanto che Kendrick sarà protagonista di una bellissima interlude solista nell’album Take Care di Drake, mentre quest’ultimo sarà presente nel singolo Poetic Justice del rapper di Compton. Inoltre insieme compaiono nella hit Fucking Problems di A$AP Rocky, mostrando affinità e stile anche in questo banger.

Ma l’approccio personale e sincero al rap per Drake e Kendrick è diverso. Se il primo ogni tanto sembra enfatizzare i suoi sentimenti e strumentalizzarli per creare dei successi, il secondo dimostra di essere molto più chiuso, usando il rap come mezzo per comunicare qualcosa che vada al di là del momento. Qualcosa per restare. Nonostante un rap intimo e introspettivo per entrambi, questa differenza di approccio emergerà nel 2013, all’interno del famoso brano Control.

Control: una traccia in grado di spaccare la scena americana

Come detto, appena arriva il successo, Drake e Kendrick dimostrano di avere un approccio molto diverso, soprattutto per come usano il rap per veicolare il loro messaggio. Drake coglie ogni occasione possibile per fare strofe o partecipazioni, per far vedere a tutto il mondo che con il suo rap sentimentale è riuscito ad ottenere soldi, donne e successo; al contrario, Kendrick sembra misurare di più le sue partecipazioni e a renderle un evento ogni volta che capita. E nel 2013 la sua collaborazione nel brano Control di Big Sean è stata davvero un evento.

Pur essendo artista ospite, prende il centro della scena con una strofa pazzesca in cui senza mezzi termini dice di rispettare tutti, ma di voler uccidere tutti i principali rapper della scena. Lo fa facendo i nomi dei principali attori della scena del 2013: J. Cole, Meek Mill, Drake, Big K.R.I.T., Wale, Pusha T, ASAP Rocky, Tyler, the Creator e Mac Miller. Senza dubbio una strofe forte e cruda, che sta a dimostrare come il rap per Kendrick non sia solo un gioco o un mezzo per arricchirsi, ma rappresenti la sua vita, per il quale sarebbe disposto a tutto.

Alcuni degli artisti citati hanno capito la metafora, mentre altri, non hanno per niente apprezzato questa cosa, anzi l’hanno presa molto sul personale.

È questo il caso di Drake, che se l’è legata al dito e nel corso di tantissimi brani successivi, ha lanciato frecciate più o meno celate a Kendrick per ribadire il suo ruolo di centralità nella scena. Un po’ come per dirgli: “Sono ancora qua in vetta, non mi hai ancora ucciso“.

I numeri gli danno ragione, perché nell’ultimo decennio è stato probabilmente il rapper più ascoltato e di maggiore impatto al mondo.

La faida continua

Nel corso degli anni, gli episodi di tensione tra i due sono stati numerosi e quasi sempre sottili.

Di tracce con riferimenti all’avversario (o presunti tali) ce ne sono tantissime. La prima risposta di Drake arriva in The Language, a cui segue la contro-risposta di Kendrick ai BET Award 2013 con un freestyle in cui critica Drake in maniera abbastanza esplicita.

In seguito Drake negò un riferimento a Kendrick in quel pezzo, ma ormai era troppo tardi. Nel corso degli anni K. Dot ha pubblicato Pay for it, Darkside/Gone e Deep Water in cui erano presenti riferimenti alla differenza di approccio al rap tra lui e Drake.

Sicuramente quando è scoppiato lo “scandalo ghostwriting” di Drake, Kendrick ha guadagnato dei punti e non ha mancato di ricordarlo in King Kunta.

You goat-mouth mammyf*cker
I was gonna kill a couple rappers, but they did it to themselves
Everybody’s suicidal, they ain’t even need my help

Dall’altra parte, Drake ha potenzialmente  risposto con Used To e 4PM In Calabasas.

Ricordiamo che il Certified Lover Boy ha avuto diversi dissing piuttosto accesi nel corso degli anni, con Kanye, Meek Mill e Kid Cudi tutti risolti e con Pusha-T, che perdura. Per questo ogni barra rivolta agli “opps” a seconda delle interpretazioni poteva essere rivolta a uno di questi, a Kendrick o a nessuno. Ha anche dimostrato, ad esempio con Meek Mill, che nonostante le apparenti buone maniere, sa usare il rap per fare delle diss-track potenti.

Tuttavia, ha dato l’impressione di non volersi mai addentrare in un dissing vero e proprio con Kendrick, ma ha preferito punzecchiarlo mostrando i traguardi raggiunti. Kendrick al contrario si è sempre mostrato molto preciso nei riferimenti a Drake, pur senza affondare mai il colpo.

Arrivando ai tempi più recenti, alcuni ascoltatori hanno notato riferimenti a Kendrick in No friends in the industry, così come è stato notato un riferimento a Drake in Family ties, presente in The Melodic Blue di Baby Keem.

La faida continua, per questo nel nuovo disco di Kendrick potrebbero esserci ancora riferimenti a Drake. Perché il loro non è un dissing vero e proprio, è una propaganda alla propria visione del rap, di due rapper simili per certi versi, agli antipodi per altri.

In ogni caso occorre riconoscere l’enorme impatto sulla musica da parte di entrambi.

Drake con il rap ha portato a tutto il mondo i problemi del suo animo complesso, mentre Kendrick ha usato il suo rap per toccare l’anima di tutto il mondo. Due approcci opposti, pur accomunati da una considerevole sensibilità.