La provincia di Ragusa che suona bene con Manuel Impoco

Manuel Impoco

Ogni tanto abbiamo la fortuna (e il tempo) di scoprire nuove leve interessanti nell’ampio underground del nostro Stivale e tra queste da poco possiamo includere Manuel Impoco, rapper e produttore siciliano contraddistinto dall’attitudine giusta sopra il beat.

Sonorità soulful e chill in WAVY, il disco che ci presenta Manuel Impoco

La prima volta che abbiamo messo gli occhi su Manuel Impoco è stato lo scorso anno con Sud Est Tour ’21, singolo autoprodotto caratterizzato da un mood che strizza l’occhio alla west coast statunitense, come già era successo per il brano che lo aveva preceduto, Morire Ad L.A..

Manuel proviene dalla provincia di Ragusa, zona sud-orientale della Sicilia che già abbiamo iniziato a conoscere grazie a Carlo Corallo e, soprattutto, al nostro grafico Mr Peppe Occhipinti. Un motivo in più per andare a visitare questa bellissima regione ce lo offre quindi una provincia foce di talenti.

Lo stile tipico della costa californiana lo ritroviamo anche nel nuovo progetto di Manuel Impoco, da poco uscito sulle principali piattaforme di streaming.

Si chiama WAVY ed è la raccolta di sette brani, uno diverso dall’altro, e che ci offre uno specchio dei diversi stili di questo ragazzo che sta cercando di farsi strada in un mare affollatissimo ma con le carte giuste, ossia quelle della dedizione e dell’impegno sopra ogni beat, spesso autoprodotto.

A proposito di strumentali, se vi è capito di mettere in play Corallo, avrete facilmente ascoltato una sua produzione.

Per capire meglio il nuovo disco, abbiamo voluto chiedergli direttamente cosa rappresentasse per lui:

WAVY rappresenta me e la mia idea di musica, forse ancora non al 100%, ma penso possa dare un’idea generale di chi è Manuel Impoco. La scelta di uscire con un “pack” di canzoni diverse tra loro a livello di contenuti è stata alimentata anche dalla voglia di far conoscere sfaccettature di me che non erano mai uscite fuori, specialmente quello dell’ironia, della leggerezza e dell’utilizzo del dialetto. ANGIOLIERI è il pezzo meno ascoltato dell’ep, ma è quello che forse si avvicina di più alla mia identità. Nel brano impersonifico un po’ me stesso e un po il ragazzo medio della mia città, con i suoi problemi, le sue soluzioni e i suoi ego trip. È stato istintivo pensare e, di conseguenza, scrivere quel pezzo in dialetto e utilizzare termini non proprio aulici per rimarcare la mia appartenenza a una realtà che vivo tutti i giorni e che è diversa da quella di una grande metropoli anche del sud.

Ego trip, introspezione, dialetto e strofe che scivolano benissimo sopra i beat contraddistinguono i primi passi nel rap game di Manuel, una nuova leva che se continua così potrà trovarsi sempre più spazio.

Vi lasciamo con lo streaming da WAVY, da ascoltare preferibilmente in auto con il finestrino abbassato e il braccio fuori, soprattutto se siete sotto il sole siciliano.

Progetto grafico del disco a cura di Antonio Turco.

Aspettiamo il prossimo episodio. Buon ascolto!