God Don’t Make Mistakes, e neanche Conway

Conway God don't make mistakes

Dopo una lunghissima attesa è finalmente uscito God Don’t Make Mistakes, il nuovo album di Conway the Machine sotto l’etichetta Shady Records.

I timori di un cambio di direzione verso il mainstream erano più che concreti, ma il rapper di Buffalo non ha fatto altro che confermarsi come uno dei liricisti più forte in circolazione.

God Don’t Make Mistakes: e se Conway fosse il nuovo Biggie?

God Don’t Make Mistakes ci restituisce un Conway The Machine in versione super, proprio come accadde con From a King to a God che segnò il suo debutto ufficiale nel 2020. E se La Maquina aveva rappresentato un periodo sperimentale del fratello di Westside Gunn questa volta non ci sono dubbi: il nuovo album uscito per l’etichetta di Eminem non fa altro che ergere ulteriormente lo status di Conway a vera e propria leggenda vivente del rap.

Il merito è dei flow che ci ricordano molto quelli che avrebbe avuto un Biggie più maturo e consapevole – magari sui sound odierni – a cui vengono abbinate liriche spesso molto profonde nella maggior parte dei brani, come accade in particolar modo nelle tracce Guilty, Stressed, Chanel Pearls o nella title track prodotta da The Alchemist.

Infine ad impreziosire l’intero ascolto ci sono i featuring, che rendono onore ad ogni traccia: dal contributo magico di Jill Scott e Beanie Sigel (!) passando per l’ormai consolidato trio Griselda. Per non parlare delle produzioni, dove Daringer e Beat Bucha la fanno da padrone, oltre al già citato alchimista ed alla inedita presenza della Justice League nella traccia So Much More, tra quelle che più spiccano nella seconda metà del disco.

Insomma, in attesa di un giudizio più completo non vi resta che schiacciare play e godervi uno dei migliori dischi usciti in questi primi mesi del 2022: