Murubutu – Une chrononaute à Paris (testo)

Murubutu

Testo di Une chrononaute à Paris di Murubutu, brano prodotto da Gian Flores.

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Leggi il testo di Une chrononaute à Paris di Murubutu

Greta ha fatto un patto stretto con la sua finestra (poi)
che richiude le sue ali come una falena (poi)
vuole aprirla solamente quando l’aria fredda, versa lacrime di cielo su Parigi intera

vive reclusa, sta chiusa fra le sue mura, ogni dubbio le fa da scusa ed un lume le fa da luna dai
giovane e cupa il suo mondo è una stanza buia, lo sfondo di un’alba scura ed il mondo le fa paura (poi)
vive tra spire, la piaga del mal sottile che scava dentro alle vite le grava dentro alla psiche (poi)

bella pittrice viaggiava fra le sue linee ora dipinge solo l’acqua che tinge ogni superficie
ma la pioggia la calma, la grazia dell’acqua che danza nell’aria le placa quell’ansia,
ed ogni goccia che salta e che bagna ogni dalia ogni tanto si affaccia e la chiama e la incanta,

Dio del cielo color nero non ti parlo mai
Resto ferma nel mio buio come una lanterna
Scende l’acqua dalle vene di queste grondaie
Nube che si ferma incerta ed io la sogno eterna

E questo cielo che incombe raccoglie le ombre e le orme di piogge trascorse
ed ogni fulmine scarica nell’aria ormai satura
e rimbomba dentro il petto e i vetri rotti dell’anima

Un giorno guarda sotto casa dalla sua soffitta
c’è una vecchia per la strada che la aspetta e fischia
pioggia fredda e fitta, quella chiama e fissa
lei non l’ha mai vista ma un po’ le assomiglia

i tuoi sogni densi, la luce negli occhi spenti, i tuoi mondi persi fra i sensi li conosco…au revoir
e i tuoi affreschi, i colori fra i tuoi i pennelli, gli autori che adori e appendi: “Gli ombrelli”, Renoir
Greta è stupita, la vecchia come indovina? conosce ogni pezzo perso, ogni aspetto della sua vita

Ha il suo stesso nome, è uno scherzo o una vecchia amica?
Ed il trotto del cuore in corsa le pulsa sotto le dita
Greta intanto la ascolta e la donna racconta e lei sa la sua storia, ricorda a memoria
ed ogni giorno ritorna, la incontra e conforta e le infonde in più forme più forza ogni volta

Dio del cielo color nero…Greta guarirai!
io ti porterò un segreto dentro questa stanza
se mi ascolterai col tempo forse capirai (dai)

che ogni pioggia passa, qua ogni pioggia cambia
Scivolando via dal buio verso luci nuove, la finestra spalancata nonostante il sole
e ogni raggio che valica, immagina decori in nuovi modi in vecchi cocci dell’anima

Passa il tempo e piano Greta torna ai suoi colori
esce dalla ragnatela fuori verso nuovi soli
Greta ha nuovi scopi, scuote cuore e i sogni
che poi mescola su tela si con nuovi olii

Grazie e te sono salva, più salda, più calma, più cauta, il mio karma rivive già qui
l’altra s’alza, la guarda, la scalda, la abbraccia, una danza dell’alma: “Joie de vivre”, Matisse

Se potessi andare indietro ritornare agli anni
buoni ad evitare danni, drammi, sbagli
e parlare con me stessa dei miei occhi affranti
rivedere ogni mia scelta e tutti i passi falsi

La vecchia rise poi mise le mani unite come linee di un confine che infine sparì d’un tratto
poi le sorrise e le disse nello svanire: Sai che ti posso capire perché io l’ho appena fatto…
il mio viaggio

Dio del cielo color nero…non ci crederai
non mi ferma più un diluvio, un lampo o una tempesta
scorre l’aria nelle vele di queste mie mani

questa pioggia eterna scenderà diversa
e questo cielo che incombe, raccoglie le ombre e le orme di piogge trascorse
ed un viaggio che varica e valica questa realtà ha mutato in nuovi S oli i vecchi tuoni dell’anima

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