Murubutu – Il migliore dei mondi (testo)

Murubutu

Testo di Il migliore dei mondi  di Murubutu, brano prodotto da Gian Flores.

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Leggi il testo di Il migliore dei mondi  di Murubutu

Cosa guardi tanto tempo quando il cielo tuona?
Fra le nubi viola, io vedo qualcosa
Questo cielo quando cola perde qualche nota, na na na na
Si a quell’ora il cielo nero non piangeva ancora

tu passavi tutti i giorni con l’aria distratta
ti lanciai con la mia voce in volo qualche nota
che creò due cerchi enormi nei tuoi occhi d’acqua, dai
ma tu le nubi non le guardi mai, mai?

Ed io sentii arrivare qualche goccia….. veleggiavo nei tuoi occhi come un marinaio
incantato ora dal tropico della tua bocca
Bella e discinta che mi sembri dipinta
pioggia fitta sull’erba tu eterea, una ninfa

gocce di terra in questa eterna provincia
ricordi di perla persi nella clessidra
ehi….e tu cantavi quella melodia
che inseguiva in volo le falene

ed io volevo che tu fossi mia
tu inclinasti un poco il collo per dire: va bene
era un giorno a dicembre, la pioggia ed il vento
noi sotto un ombrello col sole lì dentro

mischiando i capelli: un frammento d’inverno
e il tempo era eterno e ci guardava in silenzio
e io ti feci una fotografia
in cui tu ridevi ed io guardavo
e suonavamo quella sinfonia: con le note mute e chiuse che produce un bacio

Quando pioverà sulla città, riapparirò come fosse magia
ma il giorno sai… in cui te ne andrai, riguarderò la tua fotografia

Sono caduti come petali i giorni dal mio calendario
provo a non perderti da secoli, per questo studio il viaggio spazio/tempo per aprire un varco
e il tempo è un riflesso del nostro universo e io ne ho già visto ogni pezzo, sequenza, segmento,
e c’è un futuro più bello, uno tremendo, uno stupendo

ma in ogni futuro diverso io comunque ti perdo, mi pento
e non accetto la parola addio, se piango note ed esce un pentagramma
e non esiste la parola oblio, il tempo viaggia a bassa quota su ali di farfalla
ma tu ogni volta mi cambi, ogni volta mi incanti, mi guardi e mi lasci

ed io che rincorro fra colpi e rimbalzi i tuoi occhi giganti che per il mio cuore sono il migliore dei mondi di Leibnitz
tu mi manchi…
sarà forse questa causa di tuoni e lampi
niente dedica romantica per tuoi rimpianti
leggi della crononautica per cuori infranti…

ciao…torno a guardare la fotografia
dove ti bacio col cielo in agguato
viaggio all’indietro e tu ritorni mia
poi riavvolgo soli e lune e ritorno da capo

Quando pioverà sulla città, riapparirò come fosse magia
ma il giorno sai… in cui te ne andrai, riguarderò la tua fotografia

io ti detto circa ti amo con ritmo circadiano
di di di da quanto ci incantiamo e ricadiamo, andiamo dai
sai quanto ho meditato che non ti meritavo
l’ho detto ogni meridiana su ogni meridiano

eh ma un cuore spezzato sai non si difende
tu hai mai dato un pezzo di cuore a chi non lo vuole?
quel pezzo è ormai perso e non si riprende e ovunque vada vaga nello spazio per sempre, per sempre

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