L’Oriente immaginato da Warez in Silk Road

Warez

San, ni, ichi… Silk Road di Warez è fuori! Countdown finito. Secondo album per l’artista milanese, primo da solista, che porta al livello successivo le sue personali riflessioni ispirate alle filosofie orientali cominciate con Kaiseki.

Dopo aver rilasciato Baozi nei Rick Rowens verso la fine dell’anno scorso, il rapper milanese ci trasporta in un viaggio che parte dall’Europa, costeggia il Medio Oriente e la Persia, e giunge fino al paese del dragone rosso.

Silk Road: Warez e il suo omaggio all’Oriente

Lavoro complesso e articolato. L’asse Milano-Pechino appare solido sin dalle prime barre. Bushido – via del guerriero non a caso apre l’intera composizione raccontando i valori con cui l’artista è cresciuto legando a sé alcune considerazioni originali sulla contemporaneità. Raccontare la realtà attraverso un’angolatura diversa è l’obiettivo.

Personalità complessa ma consapevole quella di Warez:

No che non sono facile da capire,
la penso così ma dico il contrario
perché se vedi il peggio di me, lo accetti
vi potrò solo stupire, poi continuiamo

Le collaborazioni potenziano bene l’album: alcune basate su amicizie costruite al di fuori del mondo della musica, altre basate su rapporti di stima costruiti nel tempo. Spicca il pezzo Udon Love con Nerone ma sono presenti anche Axos, Jack the Smoker, Niah Steiner, Silent Bob e infine Sean Zh., rapper di Pechino, che impreziosisce Marco Polo con una strofa in cinese.

Il richiamo alle atmosfere orientali e alla cucina, in particolare giapponese e cinese, oltre che alle arti marziali sono il leitmotiv dell’intero disco che ci permettono di immergerci in un mondo lontano dalla nostra quotidianità. Spesso fatta di azioni superficiali e decisioni prese velocemente che non sempre vengono capite.

Tornare indietro non ha senso
non so che fare se non questo
tu non dirmi di andare piano
perché so andare solo a tempo.

Ascoltando attentamente l’intero lavoro, ciò che rimane è un bagaglio sostanzioso di pensieri veicolati da un flow che si trasforma molto bene in base ai bpm delle tracce. Si alternano brani più leggeri e legati alla vita milanese a veri e propri flussi di pensiero con una potenza testuale non indifferente.

Sembra che Warez, per i fan il “Ninja”, abbiamo lanciato un mawashi-geri (calcio circolare) diretto alla scena rap/Hip Hop facendo capire di che pasta è fatto. 

Non rimane che ascoltare l’album, link QUI sotto, magari mentre ci gustiamo un piatto di Udon!

Buon ascolto e stay tuned!