Red Bull 64 Bars The Album: il rap al primo posto, grazie

ERNIA_GREGWILLEN Red Bull 64 Bars The Album

Nato nei Red Bull Studios di Auckland in Nuova Zelanda e fatto crescere dall’MC David Dallas, il format 64 Bars nel corso degli ultimi anni è diventato uno dei più apprezzati da chi mastica bene il rap nostrano e, perciò, si è creata molto curiosità attorno a Red Bull 64 Bars The Album.

Oggi, venerdì 28 maggio, è finalmente uscito sulle principali piattaforme di streaming e fin dalla prima traccia fa capire di che pasta è fatto.

Ernia, Rkomi, Beba, Izi sono solo alcuni dei nuovi nomi presenti in Red Bull 64 Bars The Album

Poco dopo l’uscita delle 64 Bars Di Paura di Marracash, avevamo raccolto sulla nostra pagina Instagram cinque puntate del format da recuperare. Già era stato difficile quella volta racchiuderne solo cinque, farlo ora, dopo l’uscita di questo disco, lo sarebbe ancora di più, a partire dalle due tracce inedite che aprono il progetto.

Ernia, a pochi giorni dall’uscita del settimo capitolo della saga di Lewandowski, torna con l’ottavo, forse il più forte di tutti, che inizia con un aspetto che alla lunga ha fatto storcere il naso, almeno al sottoscritto: il riferirsi sempre alla propria madre per dire di essere arrivati con il rap. Per non parlare poi delle altre punchline tirate contro i colleghi da Matteo Professione, aka new Sala.

Sti rapper parlan sempre delle madri, Dio che schifo
Sai che c’è? Sembra tipo che hanno il complesso di Edipo
Frate’, fatti il cazzo duro e dopo entra nella stanza
E una volta per tutte chiavati tua mamma, un po’ come dice Speranza

Ottima la performance dell’amico Rkomi, che dopo l’album pop Taxi Driver torna con 64 barre che faranno sicuramente piacere ai suoi fan ancora troppo legati a Dasein Sollen e Io In Terra: le rime (bentornate) e il flow riportano a quegli anni, un po’ come già ci aveva fatto assaporare nel recente album di Dj Ty1, Djungle .

Da sottolineare anche il contributo di Beba che – come è stato per Mirko – torna a rappare serrata dopo un pezzo più lontano da queste vibes (Narciso), le incredibili barre multilingua di Izi e la sorpresa Sina, che vi avevamo presentato in CI Siamo Fatti Male.

Completano gli inediti Blanco, Pyrex, e Carl Brave. Le strumentali sono state invece prodotte da Luché, Dat Boi Dee, Junior K, Low Kidd, Pherro, Greg Willen, Drast, Dade, Marz, Crookers, Nic Sarno, Shablo e Drillionaire, tutte quante con la dote non scontata di far muovere la testa dall’inizio alla fine.

Marracash aveva detto: “64 Bars è un format che riporta il rap alla sua vera essenza“. Verità assoluta a cui noi aggiungiamo un dettaglio: riporta al rap chi magari se ne stava allontanando un po’ troppo… Per questo motivo, grazie Red Bull 64 Bars The Album.

Buon ascolto!