Massimo Pericolo – Fumo (testo)

Massimo Pericolo

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Testo di Fumo di Massimo Pericolo.

Sei un illuso
T’ha fottuto e ti pigliava per il c*lo
Davi il fumo a lui e lui lo dava ad uno, sì, sicuro
Quello è un tossico di m*rda, mica spaccia
È sotto con la bamba e ti scavalla per pipparla
Ma te ti puoi fidare, già ma vatti a preparare fra
Che quello ti si è fatto, avrà finito anche di farsela
Credi che sia tanto per tre giorni di ritardo
Ma ti stai comportando molto meglio del bastardo

Questo ti fa fesso in ginocchio, poi si fa bello
Io gli porto il ferro e vedi che non si inginocchia per un pezzo
Dai cazzo, scherzo, è solo per fare scena
Non fare quella faccia, che sembra che vai in galera
Stasera lo gonfiamo così tanto, chе vedi
Che smettе di pippare, se la basa per due mesi
E poi sto andando giù solo per te, quindi vieni
E non si tratta più solo del cash, quindi meni

O c’hai le palle di darle, o non te li do, fra
Qua si vedrà chi ha le palle, chi non le ha, fra
Se ti racconta le palle che non li ha, ah
Noi gliele diamo e vedrai come te li da, fra

Piove un cifro e non c’è più nessuno in giro
Parcheggia lì vicino che sta su in quel condominio
Mi tiro su la giacca e faccio un tiro di paglia
Con grande calma, perché so che c’ho l’aria di essere in ansia
Volevo solo i miei soldi, non la sua testa
Bisogna essere str*nzi a fargli la festa
Ma un fra si affaccenda a tirarmi fuori dalla merda
E io mi sentirei una m*rda, tirar fuori la faccenda
L’acqua batte sulla strada insieme a una p*ttana

Passiamo svelti sulla ghiaia, fuori dall’entrata
La porta è tutta spalancata, senza la vetrata
Saliamo le scale, sono pronto a fare sta c*zzata
Per quattrocento euro, io me ne sbattevo
Ma quei discorsi sul rispetto, come me li bevo
Non so mai dir di no, non posso dir di no
Arrivo al quinto e clicco din-don
Sento la tele, poi la spegne, fa come niente
Sto sc*mo mente come sempre, come le merde
Suono prepotente, quello mi ha preteso
Come se quei pochi petos che mi deve non me li dovesse
Perdo di botto la pazienza, lo spingo dentro
E nel momento stesso penso “che sto facendo?”

Il mio socio gli fa un cenno e tira su la maglia
Lui cambia voce, cambia aspetto, come a Casablanca
La prepotenza ci esalta e mi sento un altro, c*zzo
Lui chiede scusa, io non chiedo e prendo tutto quanto
Mi avvicino a sto babbo e gli do uno schiaffo
Ma d’un tratto esce una troia dal bagno e si copre urlando
Io la guardo stupefatto, in quell’attimo
Il tipo si alza di scatto e prende una lama dal tavolo
La ragazza in un angolo, io per terra che sanguino
Poi due colpi di Magnum
E tre famiglie che piangono per un angelo

O c’hai le palle di darle, o non te li do, fra’
Qua si vedrà chi ha le palle, chi non le ha, fra’
Se ti racconta le palle che non li ha, ah
Noi gliele diamo, vedrai come te li da, fra’
O c’hai le palle di darle, o non te le do, fra’
Qua si vedrà chi ha le palle, chi non le ha, fra’
Se ti racconta le palle che non li ha, ah
Noi gliele diamo, vedrai come te li da, fra’

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