Tha Wolf on Wall St secondo Your Old Droog e Tha God Fahim

Tha Wolf on Wall St è il nuovo album di Your Old Droog e Tha God Fahim, due delle nuove sensazioni più interessanti del rap USA underground

Immaginatevi a New York in un giorno di pioggia, con Nas in sottofondo nelle cuffie. Bene, ora provate a fare lo stesso ma con Tha Wolf on Wall St di Your Old Droog e Tha God Fahim, sulla scia delle vibes del prodigio del Queensbridge. Sembra quasi che il testimone del tempo abbia lasciato tutto immutato.

Atlanta e New York non sono mai state così vicine ed affini come accade in questo disco, che abbina l’eleganza delle produzioni di Tha God Fahim alle lyrics piene di feelings di Old Droog. Il primo viene da Atlanta, ma del sud ha forse soltanto la genetica dato che il suono newyorchese è stato sempre determinante nella sua ispirazione, come potete ascoltare nei suoi innumerevoli “vintage tape” tra cui spiccano il collaborativo Wide Berth (con Mach – Hommy) o il solista After Every Dark Day Comes Sunshine.  Lo stesso Fahim – che si definisce come il leggendario King of Rhyme – ha prodotto interamente il primo album collaborativo assieme a Your Old Droog, lo street lyricist più entusiasmante di New York al momento, secondo forse soltanto a Joey Badass tra le nuove leve.

Per introdurvi la storia e lo stile del rapper di Brooklyn con origini ucraine servirebbe un approfondimento a parte – a meno che non ascoltiate il suo autobiografico Dump YOD – ma vi basti sapere che prima del suo debutto ufficiale con l’album Packs (2017) si pensava fosse addirittura Nas sotto le spoglie di un suo alter ego. Così ovviamente non è stato, e Droog ci ha messo davvero poco a prendersi tutte le attenzioni della Grande Mela e dintorni consacrandosi poi con The Trasportation, un album denso di storytelling che vi porterà nella sua vita newyorchese utilizzando i più svariati mezzi di trasporto come metafora di ogni concetto sviluppato.

Ecco, Tha Wolf of Wall St è un album che dovreste ascoltare qualora voleste aprirvi ad un certo tipo di ascolto più ispirato rispetto al prodotto medio – che oggi in USA esce con puntuale regolarità – perdendovi tra le sue strumentali evocative che vengono impreziosite dal contrasto tra il timbro profondo e tecnico di Droog e quello più melodico e catchy di Fahim. La metafora del Lupo di Wall Street questa volta non è quella del vincente broker dipinto da Scorsese nel suo cult movie, quanto quello di un lupo solitario che si aggira tra le strade del noto distretto newyorchese tutto preso da riflessioni sul proprio vissuto (Poverty Bothers Me) ed emozioni in sospeso (Meditation).

Le strumentali del disco salgono di livello ed acquistano di significato con il progredire degli ascolti, che oltre le rime dei due artisti coinvolti ospitano anche Mach-Hommy, che con Fahim condivide una solida amicizia e con Droog una particolarità davvero unica: entrambi gli artisti hanno vietato a Genius di caricare le proprie lyrics perché privi di una tutela al riguardo. Che sia la nuova frontiera dell’indipendenza?

Dopo Portishus di Hus Kingpin, Tha Wolf on Wall Street è un disco che vi consigliamo caldamente di ascoltare, che dimostra quanto talento nascosto ci sia nell’underground statunitense che – proprio come quello italiano – è un po’ come un vivaio, una palestra per gli artisti che imparando a coltivare il proprio talento si preparano a sfondare ai livelli più grossi. Basta soltanto non limitare gli ascolti alla solita cerchia di artisti risaputi e provare a scommettere un po’ di più su quel che le tendenze ancora non dicono.

Puoi ascoltare l’album qui: