9 brani postumi che continuano a far vivere gli artisti che abbiamo perso

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La vita dopo la morte: 9 esempi di ottimi brani postumi, ossia di quando il tributo riesce bene nel rap.

Non è certo un segreto che il concetto di album o brani postumi faccia storcere il naso solo a sentirsi. Da sempre la musica di un artista scomparso accende gli appetiti delle case discografiche che cercano costantemente di lucrare su ogni respiro non ancora rilasciato dall’artista in questione. Ma tra mille controversie c’è qualcosa di magico che può accadere e tenere accesa una legacy se non addirittura ampliarla toccando i giusti tasti sulla mixing board.

Questi sono 9 brani usciti successivamente alla morte dell’artista e reinterpretati musicalmente non tradendo però le intenzioni e il messaggio dietro l’arte precedentemente registrata.

Pimp C – What Up (feat. Drake & Bun B) (Prod. By DJ B-Do & Boi 1da) 2010

Figlio musicale di Houston e icona del Rap, Chad Butler aka Pimp C rimane un punto di riferimento per chi oltre alle rime ne studia anche la potenzialità espressiva. What Up proveniente dalla prima uscita postuma del leggendario artista (The Naked Soul of Sweet Jones) nonostante non andò al botteghino come sperato è probabilmente una perla nel catalogo di Pimp. All’epoca Drake stava portando avanti a pieno regime la sua espansione musicale e la sua relazione con Houston era tutt’altro che un segreto nei suoi progetti. Lo stile di vita raccontato dall’artista canadese nei suoi brani è talmente coerente con la legacy di Pimp da non poter far a meno di pensare che se il rapper fosse stato ancora tra noi un brano del genere avrebbe probabilmente visto la luce. La presenza di Bun B rafforza ancora di più la potenza della presentazione su di una produzione che suona gloriosa e soulful allo stesso tempo grazie alle abilità dello storico DJ B-Do e Boi 1da. What Up è la celebrazione di un’indimenticabile legacy che ancora oggi fa da musa nelle sonorità e nell’attitudine di diversi artisti.

Pop Smoke – The Woo (feat. 50 Cent & Roddy Rich) (Prod. By Rxcksta e 808 Melo) 2020

Era pronto a far gridare al mondo il suo Woo quando una tragica notte se lo è portato via. Pop Smoke stava riportando la Grande Mela sulla mappa con il suo Drill. Su note di chitarra impossibili da non apprezzare il fidato 808 Melo realizza una banger orchestrata da 50 Cent. Chiamando anche il giovane Roddy Rich, Curtis ha confezionato un brano in grado di ricordare per sempre un momento in cui sia Pop che che Roddy erano le facce del genere più ascoltato al mondo. Il brano è la completa realizzazione dell’ultimo sogno di Smoke, quello di poter lavorare con il suo mito Curtis Jackson. L’influenza di Fifty nella musica di Pop era nota a tutti e anche se ci rattrista che questo incontro sia avvenuto solo dopo la sua scomparsa, The Woo continuerà ad illuminare i locali di tutto il mondo negli anni a venire.

The Game & Eazy E – Still Crusin’ (Prod. By Red Spyda) 2004

È un dato di fatto che The Game sia il re delle tracce tributo ma Still Crusin’ è un’eccezione alla regola condividendo la più Los Angelina delle banger con il suo eroe Eazy-E. Contenuta in diversi side-project di Game antecedenti a The Documentary, Still Crusin’ è il sogno nascosto di qualsiasi amante del Rap West Coast, una perla nascosta capace ancora oggi di far vibrare i vostri impianti. La mole e la qualità del lavoro di Red Spyda ad inizio millennio rimane indiscussa e questa traccia non fa che confermarlo. Il basso che picchia come un martello in faccia e quel piano che tanto amava il fondatore degli N.W.A., Still Crusin’ con il sample della più leggendaria delle gangsta track è capace di far ritornare Eazy tra noi per 2 minuti e 30.

Sean Price – Negus (feat. MF DOOM & Ike Eyes) (Prod By Crummie Beats) 2017

Ciò che accomuna la scomparsa di Sean Price con quella di MF DOOM è che entrambe sono avvenute così improvvisamente da mandare in tilt la cultura. Sean e DOOM sono i rapper preferiti dei vostri rapper preferiti e su questa incredibile traccia confermano tutta la loro reputazione strappando in mille pezzi l’ostile beat di Crummie Beats. Nonostante Sean avesse già catturato nei suoi pensieri il maestoso Imperius Rex, i suoi problemi di salute non hanno permesso al MC di concluderlo lasciando questo compito alla sua famiglia. Non c’è altro da dire che non complimentarsi con l’operato dato che Negus e il disco da cui proviene sono uno showcase incredibile di uno dei migliori parolieri che la musica abbia mai avuto. Se a tutto questo aggiungiamo anche l’ultima triste notizia sul rapper di Madvillainy, Negus è un bene essenziale e dovreste ascoltarlo ora se non lo avete già fatto.

Gang Starr – Family and Loyalty (feat. J Cole) (Prod. By DJ Premier) 2019

Diciamoci la verità, se Preemo ha atteso più di 10 anni per permetterci di ascoltare la voce di Guru ci sarà stato un motivo. Dal momento in cui ho saputo del ritorno dei Gang Starr intuivo già che si sarebbe trattato di qualcosa di delicato e ispirato. Il primo assaggio del sottovalutato One of the Best Yet rimane speciale per diversi motivi. Nonostante l’incredibile lavoro di DJ Premier negli ultimi 10 anni, lo spirito con cui Family and Loyalty è stata prodotta grida Gang Starr in ogni suo campionamento. La voce di Guru è così raw e pura da rendere ancora oggi difficile da credere che non ci sia più. La nostalgica aura del beat spinge J Cole ad esporre il suo obiettivo in quelle che sono alcune delle rime più belle che abbia mai regalato in una collaborazione. È un connubio perfetto tra poeti del passato e speranze del futuro, in un piccolo capolavoro di black excellence passato forse troppo sotto coperta.

Big L – Deadly Combination (feat. 2Pac & The Notorious B.I.G.) (Prod. By DJ Ron G) 2000

Seppure la versione rilasciata in The Big Picture veda l’assenza di Notorious B.I.G., questo remix esteso orchestrato dalla leggenda di Harlem Don Ron G oltre ad essere un’incredibile street banger è uno dei beni postumi più preziosi realizzati per Big L. Proprio quando le cose sembravano calmarsi dopo i due tragici omicidi che hanno segnato la cultura Hip-Hop per sempre, ecco che ci viene tolta un’altra stella dal cielo. Big L con un solo album e innumerevoli esposizioni liriche era pronto a conquistare la scena. Il verso di Tupac è stato registrato personalmente per Ron G la sera del 30 novembre 1994, ore prima  al primo attentato alla vita del leggendario rapper che ha cambiato per sempre la sua vita. Il potente verso di B.I.G., sempre di proprietà dell’iconico DJ di Harlem proviene dal mixtape It’s On! Part 2 rilasciato sempre nel 1994. Deadly Combination unisce tre voci che rimandano a pensieri agrodolci di quegli anni 90 che ci hanno dato tanto ma ci hanno portato via altrettanto.

Mac Miller – Good News (Prod. By Mac Miller & Jon Brion) 2020

Il progetto era quello di continuare la narrativa di Swimming con Circles creando un double album unito unicamente dallo stesso messaggio e produttore, Jon Brion. Quando arrivò il drammatico 7 settembre 2018 tutto finì giustamente in un limbo con un Circles finito solo a metà. Anche se Good News non è propriamente una traccia Rap, viene dallo stesso animo e spirito con cui Mac Miller fino a quel momento aveva versato le sue crude e oneste strofe. Una delle tracce più commoventi e ben prodotte di sempre che mostra l’incredibile sensibilità di Jon Brion con una produzione che lascia viaggiare le fragili parole di Mac fino a farle arrivare anche al più alienato degli ascoltatori. Ci manchi Mac.

The Notorious B.I.G. – Dead Wrong (feat. Eminem) (Prod. By Chucky Thompson & Mario Winans) 1999.

Considerata la limitata produttività del King Of New York in studio, le uscite postume sono super limitate e i suoi vocals sono considerati oro bianco marziano. Nonostante questo, alcuni dei suoi migliori versi passarono inosservati nei circuiti dei mixtape newyorkesi negli anni 90. I vocals di Dead Wrong provengano da un vecchio tape di Mister Cee del 1995 e la versione che è arrivata su Born Again ha esattamente fatto quello che il titolo del disco indicava. Riutilizzando le drums di I’m Glad You’re Mine (incontrate già due volte in Life After Death) il team di produttori di Puff Daddy ha confezionato il fat man delle strumentali. Una bomba atomica che va a braccetto con quelle che sono probabilmente le rime più violente e controverse che Biggie abbia mai rappato. L’idea di inserire la novità di fine millennio Eminem ha fatto sì che il giovanissimo MC abbia esposto quello che rimane oggi uno delle sue esibizioni più impressionanti, al pari con la defunta leggenda di Brooklyn. Dead Wrong è simbolica sulla carta e incredibilmente potente sulla pratica.

2Pac – Ghetto Gospel (feat. Elton John) (Prod. By Eminem) 2005.

Riconosco che per molti la traccia postuma di 2Pac per eccellenza è Changes, ma tra la versione originale e quella contenuta successivamente nel Greatest Hits lo spazio è quasi minimo. Dall’altra parte la magia che è trasparita nel 2005 grazie alla produzione di Eminem e al sample di Indian Sunset ha trasformato Ghetto Gospel in un magnifico punto di accesso per milioni di giovani ascoltatori che quando il mito camminava ancora su questa terra erano probabilmente ancora in grembo materno. Ghetto Gospel fu registrata per la compilation A Very Special Christmas 2 come soundtrack per le Special Olympics del 1992 ma all’ultimo venne eliminata dalla tracklist a causa dei problemi legali di Shakur. Concepita nella sua versione originale come una canzone di speranza per il domani, Ghetto Gospel rimane ancora oggi un fantastico trailer per chi da lì in avanti deciderà di studiare una delle più autentiche e prolifere discografie che la musica abbia mai avuto. Benedetto da Afeni Shakur in persona, Eminem crea un beat segnature con cui far splendere dinanzi a quello stesso mondo che era ai suoi piedi, le parole di un artista che nonostante le mille controversie non ha mai smesso di portare la luce nell’oscurità.

“I WANTED to do something that would effect people, not today but tomorrow, whenever you played it” – 2pAC PARLANDO CON mtv DELLA VERSIONE ORIGINALE DI GHETTO GOSPEL, 1992.