I Tesori Nascosti di Johnny Marsiglia

Tesori Nascosti Johnny Marsiglia

La seconda puntata di Tesori Nascosti vuole evidenziare le tracce che meriterebbero di più nella discografia di Johnny Marsiglia, ovvero quelle canzoni che pur essendo realizzate bene sono passate troppo inosservate rispetto le altre.

Dopo aver parlato dei Tesori Nascosti di Guè Pequeno, andiamo a fare lo stesso con Johnny Marsiglia. Almeno per chi scrive, JM fa parte di quella categoria di rapper che nel nostro Paese si distinguono totalmente per caratteristiche, attitudine e bravura rispetto la media, rappresentando veramente un’eccellenza per il rap italiano.

Il metodo con il quale abbiamo selezionato le tracce si traduce nella scelta in base alla qualità della traccia rapportato al numero di ascolti su Spotify rispetto alle altre del disco preso in considerazione (poiché confrontare i numeri streaming di un disco del 2012 con uno del 2020 non ha senso, siccome è ovvio che sia molto più ascoltato quest’ultimo).

Quindi ci teniamo a precisare che non abbiamo scelto solo in base al numero di ascolti, ma questo dato è rapportato alla qualità della traccia. Evidenziamo anche che il termine qualità tende ad avere inevitabilmente una parte di soggettività ineliminabile se si parla di musica, quindi dubito che possa mettere d’accordo tutti. Per “qualità” si intende – in questo caso – il mix più equilibrato tra musicalità, liriche, flow, attitudine e mood. Inoltre è stata fatta una selezione stretta, non più di tre tracce per disco.

Di seguito andremo quindi a analizzare le canzoni in questione, partendo dall’ultimo – Memory – per arrivare fino al primo disco solista presente su Spotify, Orgoglio.

Memory

Tempi D’oro

È uno storytelling morbido, nostalgico e soprattutto passionale. Come in moltissime tracce del rapper palermitano si evince un certo amore verso il rap, che l’ha conquistato mentre tutti i suoi amici pensavano solamente al calcio e ai motorini. Un viaggio nel tempo nell’infanzia del protagonista in questione.

“I miei compagni pensavano ad elaborare il motorino
Fino a farlo diventare un razzo nucleare
Io scoprivo qualcosa in cui mi sentivo capace e speciale
E non avevo un mezzo da truccare”

Slot1

Altra canzone che durante l’ascolto di Memory si contraddistingue per suoni e melodie dolci. Questa volta Johnny Marsiglia apre il cuore davanti al microfono e balla sulla base di Big Joe con trasporto. Il classico pezzo da ascoltare ad occhi chiusi sdraiati sul prato col vento che accarezza il viso, un’istantanea di sentimenti da conservare e condividere, un gioiello nel disco.

“Ehi cosa ti ha concesso? Forse solo di sognare senza limiti, senza filtri
Come chi non ha smesso di lottare, Chissà chi sarei se non fossi nato qui
Se questa non fosse la mia storia
Il disco si chiama Memory, Affinché si fissi nella tua memoria
Palermo per sempre JM”

Fammi il prezzo

Questa traccia è, invece, molto più dura rispetto le altre due scelte. Vediamo un JM carico e più arrogante, che mette in mostra i muscoli sopra una produzione che aiuta l’esercizio di stile. Non è da intendere come traccia da zero contenuti, le liriche sono come al solito di livello e nessuna barra è messa a caso: nel complesso risulta una vera e propria “manata” che non può passare inosservata.

“Il trash tira tipo Diprè qua
Non ci si fida di te
Mi chiami fratello, fratelli di che?
Se scambi la Fraternité con un cesso in cui non c’è il bidet”

Fantastica Illusione

Io no

In questo pezzo vediamo JM prendere le distanze da atteggiamenti e comportamenti che non gli si addicono, come sempre non risparmia parole e barre, unendo magnificamente contenuto e tecnica. Una sorta di sfogo verso quello che vediamo tutti i giorni e ci fa storcere il naso, senza tralasciare la qualità musicale.

“Per ogni sciacallo accecato dell’oro
Per ogni padre di famiglia umiliato al lavoro
Per ogni figlio di madre annebbiato dall’ odio”

Boom

Esercizio di stile rappato su una base molto dura di Big Joe che dona all’ascoltatore l’ennesimo esperimento riuscito del duo Marsiglia-Joe. Punchline e incastri sono l’abito di questa traccia, che dimostra quanto il rapper palermitano sia versatile per ogni tipo di strumentale e argomento.

“Attivo come chi si lamenta e non fa nient’altro
E non si accorge che la società lo sta annientando
A volte giuro, vorrei dirvi di andare a fanculo
Ma ho imparato che l’indifferenza fa più male
Da quando sono più maturo, non mi snaturo”

Impazzisco/Killer Negli Speaker

Una doppia traccia che mostra tutta la attitudine di Johnny Marsiglia, uno spaccato di rap nudo e crudo, due tracce molto diverse per quanto riguarda flow e base, unite dai una parte centrale che fa da collante. Ancora una volta sorprende come il protagonista in questione riesca a unire stile e contenuti.

“Reciso, deciso questo riesco fisso per quanto resisto
Ringrazio il rap perché esisto, quando registro
E non lo medico il mio cuore se non finalizzo
Le mie ferite sono aperte, io non cicatrizzo”

Orgoglio

Tutto Apposto

A parte il fatto che una traccia con Johnny Marsiglia e Jack The Smoker su una base di Big Joe potrebbe essere già il motivo per considerarla imperdibile, per il resto ascoltare per credere, Tutto Apposto è un pezzone bello carico e forte. Non dormite su un esercizio di stile del genere, la qualità non manca.

“salvo quando prendo il microfono, vedo ingiallire queste facce verdi, con la seppia nello stomaco!”

Orgoglio

Introspezione e poesia, il rapper di Palermo si fa voce del suo amico e produttore Big Joe, raccontandone il passato e le sensazioni. Questa è vera musica, una traccia-dedica che deve essere ascoltata, si percepisce veramente l’umanità e la sincerità che caratterizza il testo, cosa che nel rap è piuttosto rara.

“Resta perso nella musica, unica via di fuga, per lei abbandonerebbe anche l’unica via sicura”

Questo Sono Io

Se Orgoglio è una traccia su Big Joe, questa è invece – come si evince dal titolo – una bio track del protagonista in questione. Marsiglia svuota i propri pensieri sulla base del solito collega e racconta tutto ciò che ha da dire, mantenendo la solita attitudine e senza mai tralasciare la tecnica che lo contraddistingue.

“Scrivo quello che vedo e vivo, non lo faccio per fare il divo, bevi vino veritas”

Radiografia e Sentire Non È Ascoltare

Parlando di tesori nascosti, è doveroso menzionare questi due dischi, che non sono presenti su Spotify e che rappresentano i primi due lavori di Johnny Marsiglia/Killa. Nonostante si percepisce che siano due lavori un po’ prematuri – confrontati a quelli sopracitati – denotano già uno stile e una tecnica molto serrati, che puntano tanto sui testi quanto sull’attitudine.

In Radiografia vediamo una tracklist molto coerente e strutturata che comincia con un intro, presenta un interlude verso la metà e contiene tre episodi che staccano dal resto, ovvero i Jazzlude. Possiamo pensare un po’ che questi episodi rappresentano lo scheletro dell’album, mentre nel resto del progetto sono presenti le tracce “normali” che vanno a comporre il corpo di Radiografia. Seppur si percepiscono le potenzialità del protagonista in questione, si nota anche una certa, comprensibile, acerbità.

In Sentire Non È Ascoltare invece, troviamo un JM già più maturo, che riesce a convincere anche per mood e qualche episodio particolarmente interessante, denotando una crescita che lo contraddistinguerà in tutti i lavori successivi.

Secondo il sottoscritto, in questo secondo lavoro ufficiale si nota una certa volontà di far emergere tutte le qualità possibili, partendo dalla scrittura che si fa più interessante e meno grezza fino ad arrivare alla musicalità che risulta molto più compatta nel corso della tracklist.

Conclusioni

La carriera di Johnny Marsiglia – partendo da Radiografia fino ad arrivare a Memory – è letteralmente una continua ascesa verso una qualità sempre più elevata e una ricerca sempre più minuziosa della strada da intraprendere, ci si sposta da suoni e flow un po’ acerbi a una musicalità molto coerente e una gestione delle metriche pressoché perfetta.

La chiave di svolta può essere rappresentata da Fantastica Illusione che risulta essere già un album di livello altissimo sotto tutti i punti di vista, per giungere poi a Memory (al momento ultima fatica del rapper palermitano) che è la massima espressione della sua arte e del suo concetto di rap.

Grafica di Mr. Peppe Occhipinti.