The Imperfect Storm, il nuovo EP di Wale scritto in due settimane

The Imperfect Storm

The Imperfect Storm contiene 6 tracce, scritte da Wale dopo il sorgere delle manifestazioni negli Usa

The Imperfect Storm è il nuovo EP del rapper di Washington Wale: 6 brani scritti nelle ultime due settimana, sull’onda delle manifestazioni contro il razzismo sistemico e la brutalità della polizia.

La cover art del progetto e il titolo rivelano già molto del concept. Una foto scattata dal basso con in primo piano un cartello che sta andando a fuoco. Subito dietro si vedono alcune persone in piedi rivolte verso un edificio, che sembrano manifestanti. Il cielo è coperto e nuvoloso preannuncia l’arrivo, appunto, di una tempesta (come richiamato nel titolo).

L’annuncio dell’uscita dell’EP – comprensibilmente con i ristretti tempi di assemblaggio – è avvenuta solo due giorni prima. Le atmosfere dell’album passano da brani più cupi e riflessivi, come MOVIN’ DIFFERENT e JUNE 5th/QueenZnGodZ, ai ritmi più alti e giocosi di BLUE YELLOW GREEN PINK WHITE e MAAYO. In nessun brano mancano comunque spunti di riflessione sul piano culturale e sociale.

La “chicca” di The Imperfect Storm è SHIT DON’T STOP. Un breve inno per gli afroamericani che manifestano in questi giorni, con una dedica a Oluwatoyin Salau, attivista di Black Lives Matter assassinata ad inizio giugno. La traccia è stata registrata “di fortuna”. Al di là della comunque buona qualità del microfono (che ha la maggior parte degli smartphone ormai ndr.), si sente chiaramente che i cori di Eric Bellinger arrivano da più lontano rispetto a dove sta cantando Wale, come se stessero registrando una sessione prova con un microfono in mezzo alla stanza.

‘Cause we on top
There’s a lot goin’ on in the world man hold up
We just lost a young Nigerian girl
To bullshit
Do better (Oluwatoyin)
We together (Oluwatoyin)
Won’t stop (Oluwatoyin)

The Imperfect Storm è un progetto agile, ma completo. Nelle 6 tracce riesce a trattare l’attualità: senza esagerata retorica, né superficialità.

L’uscita il 19 giugno (Juneteenth) in cui gli afroamericani festeggiano la fine dello schiavismo negli USA, non è certamente casuale. E chissà se in questo 2020 vedremo anche un album di Wale, Wow… That’s Crazy ad ottobre compirà un anno.