Con Razza Aliena Rancore chiude la sua trilogia di maggio

Rancore Premio Tenco

Esce oggi Razza Aliena, l’ultimo extra-ordinario capitolo della trilogia di maggio di Rancore.

Alieno: dal latino alienus. Altrui, estraneo, straniero. In senso figurato, colui che è diverso a un ambiente e a un contesto sociale. Tutto ciò che non conosci.

Che sia destino o fortuita coincidenza, a corrispondere in toto a questa definizione treccaniana è l’autore di barre come “Non lo senti che non sto più in questo pianeta?” e “Benvenuti nel mio centro asociale, dove non ci si può più associare” e colui che nei propri pezzi ha sempre dimostrato un vivo interesse per tutto ciò che è extra-ordinario (e terrestre).

Stiamo ovviamente parlando di Rancore, che con Razza aliena completa il proprio trittico maggese, la cui genesi ha spiegato essere stata frutto di “un’esigenza di scrivere alcuni pensieri, e li ho scritti molto velocemente così da poterli immortalare sul foglio prima di cambiare idea.”

È stata dunque la necessità di conferire forma e parole alle sensazioni anormali vissute in questi mesi che ha spinto Rancore a scrivere Razza aliena, un brano/sfogo composto in sole 48 ore, registrato nell’armadio di casa, chiuso grazie a Meiden, Jano, Big Fish e Marco Zangirolami, e che in questo viaggio – iniziato il 12 maggio con Lost in the desert e proseguito con Il mio nemico invisibile – rappresenta la tappa finale, quella più ardua e introspettiva: l’Alienazione.

Pur essendo un pezzo assolutamente figlio del proprio tempo – non potrebbe infatti esistere altrove e non potrebbe prescindere dal periodo storico che stiamo vivendo –, con Razza aliena Rancore dimostra ancora una volta di essere un vero e proprio alieno nella musica italiana: ciò che racconta non è l’ottimismo del dopo, non è l’ormai ripetitiva retorica dell’andrà tutto bene e del torneremo a correre nei prati, non è un messaggio di speranza collettivo. Del resto, nomen omen.

Quello che Rancore ci sbatte in faccia – stavolta senza messaggi in codice o metafore edulcorate – è il lato oscuro del suo isolamento personale, quello dei conti con se stesso, con quel riflesso e quei mostri/alieni da cui ha sempre cercato di sfuggire ma con cui in questi mesi non ha potuto esimersi dal confrontarsi, e se Razza aliena è il dialogo che ne è uscito, non possiamo che sperare che Rancore e i suoi alieni continuino a parlarsi e a scrivere ancora per molto tempo.

Puoi ascoltare Razza Aliena qui sotto. Buon ascolto!

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  • Clicca QUI per leggere il testo di Razza Aliena di Rancore.
  • Ascolta anche Il Mio Nemico Invisibile, la sua recente collaborazione con Daniele Silvestri.