Free Megan Thee Stallion: la storia si ripete

Free Megan Thee Stallion
Free Megan Thee Stallion

Con Free Megan Thee Stallion, la rapper texana ha denunciato le ingiustizie perpetrate dalla sua etichetta.

FreeMeganTheeStallion è l’hashtag che la rapper texana ha lanciato su Twitter l’altra sera. Reduce da un anno spettacolare, Megan aveva iniziato a lavorare al suo album di debutto, programmato per la prossima primavera.

Tuttavia, sembra che le cose si siano messe male per lei. Durante un live su Instagram, Megan Thee Stallion ha infatti confessato ai propri fan di essere ai ferri corti con la propria label, la 1501 Certified. Ma andiamo con ordine…

Lo scorso autunno, la rapper ha firmato un management deal con la Roc Nation di Jay-Z. Gli avvocati di Hova, dando una letta al suo contratto con la 1501, le hanno consigliato di rinegoziare alcune clausole.

Al tempo della firma, non è che non avessi letto il contratto” – queste le parole di Megan – “Semplicemente non avevo capito tutte le parole che avevano inserito.” La ragazza avrebbe chiesto ai proprietari dell’etichetta di rivedere alcune parti, ma questi – per ripicca – le hanno impedito di lanciare nuovo materiale.

“Pensano di essere stati loro a rendermi quel che sono ora. Peccato che Megan Thee Stallion fosse Megan Thee Stallion molto prima della firma con la 1501.”

Amareggiata da quello che stava accadendo, la ragazza si è quindi sfogata con i propri fan. Nelle ultime ore, è però arrivata la notizia secondo cui Megan ha fatto causa alla 1501 Certified.

Insieme alla denuncia, sono state rese note le clausole del contratto di cui la rapper chiedeva la rinegoziazione. La label si intascava il 60% dei proventi derivanti dalla musica, mentre il restante 40% serviva a Megan Thee Stallion per pagare le sessioni in studio, i tecnici, i featuring e tanto altro.

Tutti gli incassi derivanti dalle sue esibizioni entravano direttamente nelle tasche della 1501, mentre la ragazza non ha mai visto un centesimo. Al momento della firma, l’unica cosa che questa aveva ottenuto era un anticipo di 10.000 dollari.

Fortunatamente, una piccola vittoria è già stata ottenuta. In via cautelare, infatti, il giudice incaricato del caso ha concesso a Megan la libertà di lanciare nuova musica quando vuole.

Siamo molto felici che il tribunale ci abbia accordato questo provvedimento ed eccitati all’idea che il mondo possa sentire nuova musica di Megan il prossimo 6 marzo” – queste le dichiarazioni dell’avvocato Richard Bush. Pare quindi che la rapper sia già pronta a pubblicare un inedito estratto da Suga.

Questo fatto testimonia per l’ennesima volta le difficoltà che interessano le donne all’interno dell’industria musicale. La storia si ripete ciclicamente e quel che oggi sta accadendo a Megan, in passato è toccato ad Iggy Azalea, Tink e Kamaiyah – per citarne alcune.

È vero, talvolta episodi del genere riguardano anche i loro colleghi – Weezy ne è un esempio, ma gli ostacoli incontrati dalle rapper sono e saranno sempre molti di più. Quale può essere quindi il futuro di un’industria musicale che soffoca la libertà artistica, impone umiliazioni e diktat privi di senso?

Free Megan Thee Stallion.