tha Supreme: futura promessa o solo hype?

tha supreme

tha Supreme pubblicherà il suo primo album il 15 novembre, dopo un paio di anni nei quali ha alimentato l’hype attraverso la freschezza da lui portata per quanto riguarda musicalità e immaginario.

L’immaginario portato da tha Supreme è stato fondamentale per la sua scalata. Sin da subito ha puntato su un’atmosfera “giocosa” e “cartoonata”, che ha rapito molti ascoltatori, sempre alla ricerca della novità e della freschezza. Ad accompagnare coerentemente questo discorso entra in gioco la sua musicalità, totalmente inedita e originale per il nostro Paese. Anche a livello grafico comunica attraverso immagini fumettistiche (che richiamano molto il mondo Simpson & family) e con post diretti, tralasciando la pubblicazione assidua in favore di un approccio più essenziale.

Le produzioni sono ricchissime di suoni e che si sovrappongono tra di loro creando, nella maggior parte dei casi, una sensazione di confusione che però risulta ben strutturata e curata. Per rendere l’idea consiglio l’ascolto di tre pezzi per capire cosa intendo: Scuol4, Ken Shiro e Carioca. Col microfono in mano, invece, ha puntato molto sulla musicalità e sul “far rimanere in testa” i suoi versi. Spesso rilegato ai ritornelli nei featuring, quando si presta in una strofa vera e propria, rispecchia quello che fa con le basi anche con la voce, usando flow poco lineari e a dir poco singolari.

Se da una parte lo ritengo uno dei migliori producer in Italia, devo dire però che come rapper secondo il sottoscritto ha da lavorare ancora un po’, poiché questo suo stile canoro è certamente originale ma alla lunga può risultare ostico e stancare facilmente, rischiando di acchiappare una fan base troppo giovane per restare sulla cresta dell’onda a lungo. Vero è, però, che nei ritornelli dà il meglio di sé, proprio per la sua capacità di fartelo memorizzare in fretta, motivo per il quale probabilmente è stato chiamato in lavori di grande peso come Machete Mixtape 4, Scatola Nera e Persona.

Fin Qui

Come dice in un’intervista a DJ Mag a soli tre anni è cominciata la sua passione per la musica, che piano a piano l’ha portato a produrre basi originali e alcuni remix (pubblicati su suo canale YouTube) e che nel giro di poco tempo l’hanno fatto conoscere ai migliori della scena. È infatti il 2017 quando – dopo aver prodotto tutte le basi dell’album Kalma B. di Nomercy Blake – Tha Supreme appena sedicenne, viene contattato da un certo Salmo che decide di affidargli la produzione della hit Perdonami. Da questo momento, innamorato del suono innovativo e totalmente inedito, ho cominciato a interessarmi al produttore e ho seguito la sua crescita mediatica.

Crescita che comincia con la pubblicazione di 6itch che vede per la prima volta l’esibizione anche canora dell’artista in questione. Dopo aver prodotto un paio di tracce di successo a Dani Faiv (Gameboy Color e La La La La La) consolidando sempre più il suo sodalizio artistico con la Machete, prosegue su questa linea con 5olo e scuol4. Quest’ultima si traduce in una vera e propria hit, la prima prodotta e cantata interamente da lui che diventa così popolare (più di 22 milioni su Spotify). Forte dell’impatto avuto con quest’ultima traccia, fa uscire oh 9od a fine 2018 in collaborazione con Nayt: neanche da dire che anche questo pezzo viene subito accolto bene dal pubblico che lo porta a decine di milioni di ascolti in pochi mesi.

Arriviamo al 2019, anno nel quale Tha Supreme vuole lasciare definitivamente il segno. Infatti, dopo essersi goduto a dovere i primi riscontri, pubblica ad aprile Nuova Registrazione 326 con Mara Sattei e a maggio il banger M8nstar che raccoglie, come i precedenti, un ottimo riscontro commerciale (da citare anche le due bellissime produzioni in Aletheia di Izi in Fumo Da Solo e Carioca). Arriviamo dunque alla sua conferma con MM4 che lo vede abbastanza protagonista con tre collaborazioni (Yoshi, Doppiogang, No Way), quattro se si aggiunge la sua produzione in Ken Shiro.

Di queste, Yoshi in particolare si traduce nella canzone dell’estate, raggiungendo il triplo platino in appena quattro mesi. Prosegue poi la sua affermazione attraverso il featuring in Fuori e Dentro contenuto nell’album Scatola Nera di Gemitaiz e MadMan e, infine, riceve la benedizione persino del King Del Rap che lo chiama nel banger del disco in collaborazione persino con Sfera: Supreme – L’ego. Curioso tra l’altro il fatto che in questi ultimi tre enormi successi non abbia prodotto la base ma si sia prestato solo come rapper, in particolare fa il ritornello in tutte le tracce appena citate.

Cosa dobbiamo aspettarci dal primo album ufficiale, 23 6451?

Sicuramente, il principale motivo per il quale sono nel cosiddetto hype per l’album di debutto di tha Supreme è di ascoltare un intero disco prodotto da lui, sperando che ribadisca il suo talento innato nella creazione delle strumentali. Certamente si presterà anche come rapper e questo, sempre secondo chi scrive, potrebbe portare il lavoro ad essere un po’ troppo stancante (per i motivi citati prima), siccome stiamo parlando di un progetto da venti tracce: dovrà essere capace di variare la sua stravaganza sul beat evitando di esaurire l’ascoltatore troppo in fretta. Ad aiutare questo aspetto ci saranno i numerosissimi featuring di enorme importanza come Marracash, Salmo, Lazza e molti altri.

In ogni caso bisogna dire che stiamo parlando di un ragazzo giovanissimo e di conseguenza sono inevitabilmente ammessi e concessi errori. Finora nei singoli e nelle collaborazioni ha sempre ottenuto un riscontro positivo dalla maggior parte del pubblico, ora bisogna vedere come se la caverà con un album ufficiale, ovvero il vero palco sul quale dimostrare la propria bravura.