Claver Gold – La Tana Del Lupo (testo)

Claver Gold

Testo di La Tana Del Lupo di Claver Gold.

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Sapessi quante volte ho chiesto aiuto
Sapessi quante vite ho già vissuto
E quante volte son rimasto muto
Zitto e deluso, stanco e confuso
Sai quante volte ho visto il cielo cupo
Cadere sugli umani in un minuto
E son rimasto ancora lì seduto
Zitto e deluso nella tana del lupo

Parlano di droghe tipo medicina
C’hanno gli occhi chiusi tipo made in Cina
Io mi sento bene quando ho lei vicina
Chiudo metà rima, metadone, metanfetamina
Metà della scena è da lobotomia
Gli altri son fratelli e stanno dalla mia
Io vengo dal niente tipo profezia
Rappo tipo liturgia le parole del messia
Io che dal carbone tiro fuori i diamanti
Dalle rime i contanti, vuoi sapere di quanti
C’hanno ancora i piedi a mollo dentro i propri rimpianti
E si ripetono ogni giorno “amico, guardati avanti”
Ho parole pesanti, da tanita a tanita
Muovo passi eleganti e corro verso l’uscita
Mentre sfido i giganti sto incrociando le dita
E sto scrivendo nuove pagine della mia vita
Questo è l’uomo che veste contro l’uomo che legge
È la legge del branco o quella del gregge
Nella giungla non fai caso più alle schegge
Ora con due canne, sì sei un fuorilegge
Ho lottato sempre per chi mi sta accanto
Senza alcun rimpianto sotto un cielo bianco
Poi mi chiudo in casa disilluso e stanco
Taglio ogni rapporto come Rei di Nanto

Sapessi quante volte ho chiesto aiuto
Sapessi quante vite ho già vissuto
E quante volte son rimasto muto
Zitto e deluso, stanco e confuso
Sai quante volte ho visto il cielo cupo
Cadere sugli umani in un minuto
E son rimasto ancora lì seduto
Zitto e deluso nella tana del lupo

Tu non sai la gioia di restare a casa nel weekend
Queste crew di scarsi adesso sembrano delle boy band
Noi siamo tornati a demolire e convertire il trend
Spacco il micro nelle jam, primitivo, Paul Gauguin
Tornerò dal buio in cui mi sono spinto
Sangue del bestiame fuori dal recinto
L’acero d’inverno si trasforma in meridiana
Come spiriti guardiani della tana, Shinto
Scindo le emozioni ed ho la pelle d’oca
Chiuderò i pensieri dove non si gioca
Tu non fare il pazzo con la vida loca
Tipo rum e coca, figa poca, Mystic River, Boca
Io resto me stesso per non esser loro
Io parlo degli altri per non esser solo
Con le dita gialle come di Sapporo
Come di Marlboro, sopra il palco col kimono d’oro
Volo sui tuoi cieli come gru nel Caspio
Nel Cocito d’astio tipo Bruto e Cassio
Generazionale come Fibra e Vasco
Fedele al mio pensiero come Fidel Castro
Tipo leader, mastro di una scena morta
Ora tutto è spento e niente mi conforta
Quando soffia il vento lei chiude la porta
Meriggiava sola, pallida e assorta

Sapessi quante volte ho chiesto aiuto
Sapessi quante vite ho già vissuto
E quante volte son rimasto muto
Zitto e deluso, stanco e confuso
Sai quante volte ho visto il cielo cupo
Cadere sugli umani in un minuto
E son rimasto ancora lì seduto
Zitto e deluso nella tana del lupo

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