L’Universo Non Esiste… o quasi! – Recensione dell’album di Mistaman

Mistaman

Il ritorno del rapper di Treviso sulle basi di Fid Mella.

È stato annunciato a marzo ed è uscito il 12 aprile 2019: L’Universo Non Esiste è il nuovo album di Mistaman.

Dopo una pausa durata tre lunghi anni, Mista ci proietta nel suo mondo con 7 pezzi inediti prodotti dal semper fidelis Fid Mella. Togliamoci subito il dente: la frase “è solo un beat di Fid Mella” non viene mai pronunciata (sigh!), negando un tributo esplicito  a “Centouno Barre” contenuta in “M-Theory” (2014), ma continua ad echeggiare continuamente nella nostra mente fin dall’annuncio del disco.

“Ero un bravo ragazzo che voleva fare il rap
Son diventato un ragazzo bravo a fare il rap
Voi siete ragazzi difficili col sogno di rappare
Per me siete ragazzi difficili soltanto da ascoltare”

La tracklist svela subito nomi importanti in collaborazione:

01 – Io non so chi cazzo chi sei
02 – Mai feat. Frank Siciliano, Johnny Marsiglia
03 – Dio Denaro
04 – La city corre feat. Jack The Smoker
05 – Mumble No. 5
06 – Autotune
07 – Algorhythm and Blues

Frank Siciliano, Johnny Marsiglia e Jack The Smoker sono nomi di rilievo e garanzie assolute. Sia Mai che La City Corre, infatti non deludono minimamente, dando un bello sprint ad un album che nel complesso è molto uniforme e a tratti un po’ troppo costante.

L’inizio di L’Universo Non Esiste ci porta subito ad un’evoluzione, con uno stile molto più vicino alle nuove tendenze soft piuttosto che al classico boom bap, tenendo il livello dei testi comunque molto alto e inconfondibile. Sono almeno due le perle che rispecchiano il wordplay e la tecnica inconfondibile del rapper classe ’76:

“Nato nell’era in cui andavan le posse
Resisto nell’era in cui vanno le pussy”

“Vorrei curare le teste di c*zzo
Sì ma non sono neurologo né urologo, man
Vi ammazzo”

L’evoluzione corre e si mischia ad uno stile che ci riporta maggiormente a Parole in Dio denaro con una forte critica al mondo capitalistico, anti Hip-Hop per eccellenza (o almeno così dovrebbe essere).

Mumble No. 5 martella le tempie e Autotune ci dà quella sana dose di puro rap di cui avevamo -veramente- bisogno.

“Siamo nati tutti con la morte che ci bussa nel petto
Più ti agiti più ti bussa forte allo sterno
Vuole uscire all’esterno io più la trattengo dentro
Più mi sale in gola quando rappo”

“Se do un colpo al cerchio non ne do alla botte
Ma se entro nel cerchio se rappo do botte”

La chiusura è molto chill e ci lascia un buon sapore, facendoci apprezzare tutte le sfumature del progetto.

Nel complesso si tratta di un bel lavoro, una boccata d’aria fresca che fa contenti tutti i fan di Mistaman e non solo. Gli stessi fan che però potrebbero restare delusi dal doversi accontentare di solo sette tracce, un po’ poco rispetto alle aspettative e ai tre anni di attesa.

Ci aspettiamo e speriamo in un altro “colpo alla botte” nel giro di pochi mesi, perché altri tre anni senza Mistaman sarebbero veramente troppi.