Noyz Narcos live all’Estragon – Reportage

Noyz Narcos

Ottima performance dell’artista romano in occasione dell’Enemy Tour.

Bologna, venerdì sera. Esco di casa, Noyz Narcos nelle cuffiette. Direzione Estragon. In programma un live che si preannuncia “di fuoco”.

Fila interminabile davanti ai cancelli, indefinita quantità di persone sopraggiunte da varie parti d’Italia per assistere al concerto. Colgo qualche accento laziale, i chilometri percorsi per arrivare fin qua sono indice di grande ammirazione verso uno dei massimi “capisaldi” della scena rap romana. Ore ventidue circa, si comincia.

Ecco giungere sul palco Emanuele Frasca, questo il vero nome dell’ artista, accompagnato dal suo fedele dj Gengis Khan. Pubblico in delirio, live durato complessivamente un’ ora e mezza. Riproposta la performance di alcuni celebri – vecchi – brani, scontata l’ovazione per i “pezzacci” hardcore incisi, ai tempi, con i TruceKlan. Lasciato spazio, ovviamente, anche ad Enemy: quinto album solista pubblicato lo scorso aprile che vanta collaborazioni con noti producer, Night Skinny e Sine exempli gratia.

Notevole la presenza scenica di Noyz Narcos, figura contraddistinta da una vena comica in pieno “stile romano”, accompagnata da una sofisticata inclinazione verso il cinico. Ingegnoso l’utilizzo di un mega schermo, posizionato dietro dj Gengis, sul quale sono stati proiettati inediti video backstage, oltre a foto recanti i loghi di Enemy e Propaganda. Il rapper romano ha inoltre deliziato il proprio pubblico con il video di Lone star, recentemente realizzato e prossimamente disponibile anche su YouTube.

Il concerto si è concluso con un caloroso ringraziamento da parte di Noyz Narcos a tutti i presenti. L’artista, prima di scendere dal palco per “battere il cinque” alle prime file e rientrare in camerino, ha invitato i propri fan ad intrattenersi ulteriormente in occasione dell’imminente dj set. Appena uscito di scena Frasca, sono infatti partite Vado al massimo di Vasco Rossi ed I like it di J. Balvin e Cardi B. Non nascondo l’iniziale disorientamento, sopratutto perché trattasi entrambi di brani ben poco attinenti con il genere musicale propugnato durante tutta la passata ora e mezza di live. Tuttavia il clima di festa ha permesso al sottoscritto ed ai presenti di potersi divertire ugualmente.

Rimango per altri trenta minuti circa, poi decido di lasciare l’Estragon. Non senza prima avere acquistato una maglietta, che ripongo fedelmente nello zaino. Torno a casa soddisfatto per la serata trascorsa, in attesa del prossimo concerto e felice per aver assistito al live di un “pezzo da Novanta” della scena rap nostrana.