Shame lascia parlare il rap

Shame Parla Il Rap

Parla Il Rap, l’encomio rivolto all’ hip hop da parte del giovane rapper saviglianese

È giovane, ha talento e tante cose da dire. Stiamo parlando di Shame, al secolo Fabio Errico, futura promessa della scena rap italiana. Il suo nome è in realtà già noto a molti tra gli appassionati del genere: l’MC cuneese è infatti recentemente stato inserito nel Guinness dei Primati dopo aver compiuto un freestyle durato ben 24 ore e 45 minuti. A conferma della suddetta leadership i numerosi contest cui  ha partecipato e le altrettante vittorie conseguite che hanno sicuramente definito Shame come uno dei migliori freestyler che la nostra penisola possa attualmente offrire al grande pubblico.

Accompagnato dal suo fedele Dj Calimistik, il giovane rapper ha recentemente pubblicato sul proprio canale YouTube il  bellissimo video – prodotto dalla Roof Animation – in occasione del suo ultimo pezzo: Parla il rap (feat Deep), quarto estratto del nuovo album in uscita a breve.

Nel brano, costruito sullo story-telling, Shame compie un vero e proprio elogio del rap e della cultura hip-hop in generale. L’MC si sfoga sulla strumentale lasciando trapelare tutto il proprio amore nei confronti di un genere musicale che riesce sempre ad incantare gli animi ed a restituire una certa gratificazione personale agli artisti impegnati intere nottate a curare i più sottili tecnicismi e liricismi al fine di migliorare i propri lavori. Nel susseguirsi delle barre, Shame ripercorre anche il fenomeno di evoluzione storica dell’hip hop, evidenziandone i valori principali e manifestando tutta la propria disapprovazione nei confronti delle odierne derive consumistiche cui purtroppo anche questo movimento culturale è troppo spesso assoggettato.

“Io guerriero vero fiero c’ero dallo scorso secolo prima che mi vendessero per un centesimo”

Degno di nota anche il featuring del collega Deep che con la sua profonda e calorosa tonalità riesce abilmente ad aumentare esponenzialmente il mood che avvolge in maniera graduale l’ascoltatore immergendolo in una progressiva ascesa alla scoperta dell’autentica essenza dell’hip hop.

Parla Il Rap non si tratta invero di un brano isolato. Molti altri, prima di Shame, hanno a loro volta tessuto le lodi di tale movimento culturale. Mi riferisco alle molteplici produzioni musicali di artisti vari, stranieri e non. Dovessimo guardare alla realtà nostrana potremmo riferirci -ad esempio- al primissimo Caparezza (Ti clonerò) o a Stokka e Madbuddy con il loro Ghettoblaster, un cult ormai pilastro della scena rap italiana. Volendo restare “a passo coi tempi” potrei citare anche Kento e la sua ode alla cultura della doppia acca: Mia. Questa volta però a parlare è Shame. È lui che guida il racconto, e noi lo ascoltiamo seguendolo in tale iter. Lasciamo che sia il rap a parlare.