A più di un anno di distanza da “Next Level” Mouri è tornato con una nuova traccia, prodotta da Detox.
Qualche anno fa Egreen venne a suonare nella mia città. Il locale era abbastanza piccolo e nemmeno particolarmente pieno, nonostante questo lui spaccò e non saltò nemmeno un brano, ma quello che mi colpì davvero fu il ragazzo che aprì il live: Mouri. Avevo sentito nominare più volte questo artista ma non avevo mai avuto la possibilità di sentirlo live, né credevo avesse un vero e proprio repertorio da portare in un concerto, non avendo mai pubblicato un disco ufficiale.
Con lo stupore dei molti che non lo conoscevano, ricordo che Mouri si mangiò letteralmente il palco, facendo freestyle e cantando un po’ di brani che, a suo dire, sarebbero usciti nei mesi successivi. Era il 2014 se la mente non mi inganna, ma da quell’anno di uscite discografiche targate Mouri ce ne son state davvero poche: un featuring nel disco di Skizo e Mirko Miro, un altro in “Miracolo” di Clementino e poco altro.
Con il passare degli anni mi sono sempre continuato a chiedere che fine avesse fatto questo ragazzo, mi dispiaceva davvero non vederlo giocarsi le sue chance nel rap game italiano e osservare magari dei personaggi fasulli e incapaci avere successo al posto suo. L’anno scorso, dopo anni di silenzio, Mouri ha pubblicato un singolo intitolato “Next Level“, il quale ha avuto effettivamente un buon riscontro. Dopo questo brano però, di nuovo il nulla.
Due giorni fa, quasi all’improvviso, il rapper ha vuotato il sacco, pubblicando il nuovo singolo “Stare qui” – prodotto da Detox – assieme ad un lungo post nel quale ha parlato di tutti i fantasmi che lo hanno rincorso in questi anni.
Ammetto di essermi emozionato nel leggere queste righe e nell’ascoltare il brano: trovo che ci voglia sempre molto coraggio nel mettersi a nudo davanti anche solamente ad una persona, figuriamoci davanti un pubblico più o meno vasto.
Noi vi consigliamo di ascoltare il brano e di iniziare a seguire Mouri, il ragazzo sembra proprio avere le carte regola per prendersi quello che gli spetta nella vita e nella musica.
